10 consigli per risparmiare luce e acqua

Non lasciare apparecchi in stand-by, preferire i led, eseguire manutenzione periodica e altri modi per abbassare le bollette

A fine giugno l’Autorità per l’Energia ha autorizzato per il trimestre luglio/settembre aumenti tariffari nella bolletta elettrica e in quella del gas. La bolletta della luce registrerà un aumento del 4,3%, mentre per il gas l’aggiustamento sarà dell’1,9 %. Nonostante l’incremento – rende noto l’Authority – il risparmio complessivo nei 12 mesi del 2016 sarà comunque di oltre 70 euro rispetto all’anno precedente. Rincari a parte, risparmiare luce e acqua con gli elettrodomestici è possibile grazie ad alcuni piccoli accorgimenti: eccone alcuni, validi per lavatrice, lavastoviglie e piccoli elettrodomestici, dispositivi di casa e lampadine.

  1. Non lasciare elettrodomestici in stand-by. Secondo l’indagine Micene svolta dal dipartimento Energetico del Politecnico di Milano nell’ambito del progetto europeo “Save Eureco” sul monitoraggio dei consumi elettrici domestici, le apparecchiature in stand by consumano in media il 15% della corrente elettrica utilizzata in un anno da una famiglia, per una spesa di almeno 50-60 euro l’anno. Per risparmiare energia e denaro conviene collegare più apparecchi a una presa multipla dotata d’interruttore, da spegnere nei momenti di inutilizzo dei dispositivi, per esempio quando si esce di casa o si va a dormire. Gli elettrodomestici più voraci, anche da spenti, sono i decoder, i televisori, le macchinette del caffè, i forni e i caricabatteria. Non lasciare lo smartphone in carica tutta la notte: è uno spreco di energia inutile. Quando l’apparecchio è carico, staccare la presa dalla corrente.
  2. Scegliere elettrodomestici di classe energetica elevata e “energy star”. Sostituire gli elettrodomestici più vecchi con apparecchi di ultima generazione, a basso consumo energetico. Scegliere un modello di classe A o superiore (A+, A++, A+++), evitando quelli di classe inferiore. La scelta, più costosa al momento dell’acquisto, sul lungo periodo premia: per un lavaggio da 5 kg di biancheria in cotone a 60 gradi, una lavatrice di classe C consuma il 35% di energia, il 47% di detersivo e il 50% di acqua in più rispetto a una classe A, una maggiorazione che si traduce in una bolletta più costosa. Nel caso del frigorifero, un apparecchio di classe A+++ è in grado di ridurre i consumi energetici fino al 60%, con un risparmio in bolletta di circa 25-30 euro l’anno. Il risparmio non riguarda soltanto l’energia elettrica: le lavatrici e le lavastoviglie “energy star” consentono di risparmiare il 50% d’acqua e di regolare la quantità erogata in base al carico.
  3. Preferire l’illuminazione a led. A partire dal 2013 le lampadine a incandescenza sono state sostituite dalle alogene a basso consumo, che costano in media 3 euro l’una. Eppure sono i led, più costosi al momento dell’acquisto (circa 20 euro) che, nel lungo periodo, permettono di risparmiare energia e denaro. Analizzando la spesa necessaria per illuminare un ambiente di medie dimensioni per 50 mila ore (circa 5 anni e mezzo), Italia Led ha calcolato che per l’intero periodo basterà una sola lampadina a LED mentre di quelle a risparmio energetico ne serviranno 6. Chi teme che l’illuminazione a led sia troppo fredda si ricrederà, in commercio abbondano le proposte di led a luce calda.
  4. Preferire il microonde al forno tradizionale per azioni brevi. Il forno elettrico consuma energia soprattutto all’inizio, nella fase di riscaldamento, ragion per cui conviene usarlo per preparazioni lunghe. Per azioni come lo scongelamento o il riscaldamento di pietanze già pronte, a parità di tempo si spreca meno con il microonde: il forno elettrico (considerando un paio di ore di utilizzo a settimana) consuma circa 173 kWh all’anno, mentre il microonde circa 99 kWh (stimando un uso di 15 minuti al giorno).
  5. Scegliere tariffe elettriche a fasce orarie. Per contenere i consumi si possono sfruttare le fasce orarie: l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha da tempo introdotto un meccanismo di prezzi differenziati in base alle ore della giornata e ai giorni della settimana. L’energia costa di meno dalle 19:00 alle 8:00, durante il weekend e i festivi. Per i clienti che hanno scelto il mercato libero, invece, valgono le condizioni indicate nel contratto sottoscritto con l’operatore.
  6. Piatti, non sempre lavarli a mano conviene. Le lavastoviglie di ultima generazione utilizzano pochissima acqua per un ciclo di lavaggio, molto meno di quella che si userebbe per lavarli a mano (basti pensare che per ogni minuto d’acqua corrente si consumano in media 20 litri di acqua). Se non si dispone di un apparecchio di ultima generazione, utilizzare la lavastoviglie solo a pieno carico (la stessa regola vale anche per la lavatrice): quest’accortezza permetterà di risparmiare almeno 8000 litri di acqua l’anno. Infine, tenere presente che un grosso spreco di acqua si ha quando si tenta di miscelare acqua calda e fredda per ottenere una temperatura tiepida: installare i miscelatori d’acqua ai rubinetti (nella grande distribuzione si acquistano a meno di 20 euro) permette di risparmiare acqua ottenendo la temperatura desiderata più velocemente. E per i veri paladini dell’ambiente, c’è la lavastoviglie che non consuma energia elettrica.
  7. Installare rompigetto aerati. I rompigetto aerati (che si acquistano a meno di 10 euro) sono dispositivi di piccole dimensioni che, montati all’estremità dei rubinetti, permettono di ridurre il flusso d’acqua erogato senza diminuire la resa dell’impianto. L’installazione di un rompigetto su tutti i rubinetti di casa consente a una famiglia composta da tre persone un risparmio annuo di circa il 30% (quantificabile in 6.000 litri d’acqua).
  8. Eseguire una manutenzione periodica. Mantenere rubinetti e altri impianti idrici in efficienza, riparando perdite e malfunzionamenti appena si verificano, evita dispersioni di acqua inutili e costose: un rubinetto che perde 30 gocce al minuto comporta uno spreco di 200 litri al mese. Altro accorgimento, installare cassette del water dal doppio getto, da azionare a seconda delle necessità: il risparmio idrico sarà di circa 26.000 litri di acqua l’anno.
  9. Innaffiare piante e giardino con “l’acqua grigia”. Per innaffiare il giardino e le piante di casa si possono usare le “acque grigie”, cioè le acque che in casa sono state usate per altri usi, come il risciacquo delle verdure. Per raccoglierle basterà una bacinella posizionata sotto il rubinetto. Importante poi la scelta dei momenti in cui abbeverare le proprie piante, preferibilmente le ore più fresche della giornata così da ridurne al minimo l’evaporazione dell’acqua.
  10. Scegliere scaldabagni elettrici adeguati ai propri consumi. Chi usa lo scaldabagno elettrico scelga un apparecchio delle dimensioni adeguate alle proprie necessità, evitando i modelli sovradimensionati. Lo scaldabagno va posizionato vicino al sanitario da alimentare, in un luogo isolato dall’ambiente esterno né caldo né freddo. Dopo l’installazione, regolare la temperatura di funzionamento dell’apparecchio in modo tale da non superare i 40 gradi in estate e i 60 gradi in inverno.

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