10 consigli per viaggiare in sicurezza

Acquistare solo su portali affidabili, verificare visti e passaporti, leggere con attenzione il contratto e le sue clausole e molto altro ancora: dritte per partire senza (brutte) sorprese.

1. Se si decide di comprare la vacanza online, raccogliere informazioni sul portale. Verificarne la reputazione, controllando per esempio da quanto tempo è sul web, la sua presenza sui social network, i servizi di assistenza al cliente: queste notizie daranno la certezza di interagire con una società seria. Fare acquisti solo su pagine che usano il sistema SSL (Secure Socket Layer), che nasconde le informazioni finanziarie e rende il pagamento più sicuro.

2. Non fidarsi di identità sconosciute, incontrate online: controllarne sempre reputazione e legittimità, leggendo anche i commenti degli altri utenti. Soprattutto per la scelta di case vacanza o di appartamenti, scegliere portali specializzati che controllano le strutture prima di inserirle nel proprio database e che mettono a disposizione un referente per eventuali problemi.

3. Non fornire sul web informazioni specifiche sul proprio itinerario di viaggio, per esempio il periodo in cui la casa sarà vuota. Una buona regola per prevenire i furti in appartamento è infatti proprio quella di non pubblicizzare troppo una vacanza, soprattutto sui social network: per i ladri è molto facile collegare le informazioni trovate online e risalire agli indirizzi degli appartamenti vuoti.

4. Le indicazioni contenute nel contratti di viaggio sono vincolanti: in caso di modifiche il tour operator è obbligato a comunicarle per iscritto al consumatore, il quale è a sua volta libero di non accettare. Ricordarsi che qualunque eventuale impegno assunto verbalmente dal tour operator o dall’agenzia non ha alcun valore: qualsiasi prestazione, infatti, può essere pretesa dal consumatore solo se oggetto di un impegno scritto e/o di una specifica clausola del contratto.

5. Le polizze assicurative sono sempre facoltative: in caso di sottoscrizione, leggere attentamente le condizioni contrattuali e verificare se prevedono franchigia o spese non rimborsabili. Tenere presente che le clausole contrattuali inevitabilmente variano tra una compagnia e l’altra: leggere sempre con molta attenzione le condizioni proposte.

6. Le variazioni del  prezzo (aumento non superiore al 10% del prezzo originario, non applicabile nei 20 giorni prima della partenza) del pacchetto turistico sono ammesse solo se previste dal contratto per motivi precisi e documentati dal venditore. In caso di significative modifiche delle condizioni contrattuale, l’organizzatore deve darne avviso immediato in forma scritta al consumatore che, entro due giorni, può accettare o recedere senza penali.

7. Se il viaggio ha come destinazione un paese straniero, verificare sul sito del ministero degli Esteri le disposizioni sanitarie e quelle in materia di scadenze per visti e passaporti. Registrarsi su dovesiamonelmondo.it indicando generalità, itinerario del viaggio e numero di cellulare: in caso di necessità l’Unità di Crisi della Farnesina potrà stimare in modo più preciso il numero di italiani presenti in aree di crisi e pianificare eventuali interventi di assistenza.

8. Farsi rilasciare dall’operatore turistico informazioni, generalità e recapiti dei propri rappresentanti locali, da contattare in caso di necessità. Questi contatti, ovviamente, diventano ancora più importanti nel caso di viaggi di minori, per esempio in vacanza studio : non lasciarli partire se non si è certi di avere un referente affidabile.

9. Rivolgersi immediatamente ai rappresentanti dell’operatore turistico sul posto se, giunti a destinazione, si dovessero riscontrare difformità rispetto a quanto indicato nel contratto di viaggio. Se la qualità della vacanza viene compromessa dalla mancanza o dall’inadeguatezza di alcuni servizi, il turista avrà diritto al rimborso dei servizi mancanti e al risarcimento del danno derivante dalla frustrazione di quell’aspettativa che era parte integrante del pacchetto.

10. Ogni mancanza nell’esecuzione del contratto deve essere contestata attraverso un reclamo da inviare con raccomandata a/r entro dieci giorni lavorativi dalla data del rientro. L’organizzatore e l’intermediario del viaggio sono esonerati da responsabilità quando la mancata o inesatta esecuzione

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