Un contributo statale per ammortizzare le spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica di casa: anche quest’anno il conto termico darà una mano a chi vuole ristrutturare il proprio appartamento. Ecco che cosa fare per ottenere gli incentivi.
Il conto termico, una definizione. Istituito con il Decreto ministeriale 28/12/12, il conto termico è un incentivo – cioè un contributo statale alle spese – che finanzia piccoli interventi di ristrutturazione per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. L’incentivo, destinato ai privati e alle pubbliche amministrazioni, è erogato in rate annuali per una durata variabile (tra i due e i cinque anni) in relazione agli interventi realizzati. Gli incentivi possono coprire fino al 40% dell’investimento e dipendono dal tipo di intervento e dalla potenza dell’impianto installato.
Interventi coperti dagli incentivi. Gli interventi coperti dagli incentivi – spiega il decreto – sono di due tipi: “interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti” e “interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza”. In pratica gli interventi coperti sono:
a) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
b) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
c) installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
d) sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Per poter accedere agli incentivi, gli interventi di sostituzione di impianti/apparecchi devono essere realizzati in edifici già esistenti e fabbricati rurali esistenti. In caso di installazione di impianti solari termici, anche abbinati a tecnologia solar cooling, gli interventi possono essere realizzati anche su edifici nuovi. I generatori di calore alimentati a biomassa possono essere installati anche in sostituzione di impianti di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti.
Come accedere al conto termico. Per ottenere il contributo del conto termico basta seguire una procedura online sul sito predisposto dal Gestore, cui si accede dopo registrazione. La domanda deve essere presentata entro e non oltre 60 giorni dalla data della fine dei lavori. Alla richiesta devono essere allegati anche alcuni documenti:
- Dichiarazione di un tecnico oppure autodichiarazione firmata di fine intervento corredata da una certificazione dei produttori dei componenti impiegati che attesti il rispetto dei requisiti minimi richiesti dal decreto;
- fatture di acquisto e bonifici di pagamento;
- le fatture devono riportare esclusivamente le spese ammissibili all’incentivo;
- Documentazione fotografica attestante l’intervento;
- Copia digitale del documento d’identità del soggetto responsabile;
- Libretto d’impianto (o libretto di istruzioni) e dati di targa di tutti i generatori esistenti;
- Visura catastale dell’immobile oppure visura storica nel caso la data di accatastamento non sia conosciuta;
Come si calcola l’incentivo erogato dal Conto termico. La cifra erogata dall’incentivo del conto termico dipende dalla potenza del nuovo apparecchio, dal suo rendimento, dalla quantità di emissioni rilasciate in atmosfera e dalla fascia climatica in cui viene installato. La formula matematica per calcolare il conto termico, disponibile nel testo del decreto, mette in relazione tutti questi dati (Ia tot =3,35 x logn(Pn) x hr x Ci x Ce).
A quanto ammontano gli incentivi. I tetti dei bonus erogati sono differenziati. Per gli interventi sull’involucro (cioè su tetti, pavimenti, pareti perimetrali) il valore massimo dell’incentivo è di 250.000 euro. Per le finestre il valore massimo dell’incentivo varia tra i 45.000 e i 65.000 euro a seconda delle zone climatiche. Per le caldaie a condensazione fino a 35 kilowatt termici (kWt) il tetto dell’incentivo è di 2.300 euro, per quelle sopra i 35 kWt il tetto è di 26.000 euro. Per i sistemi di schermatura e ombreggiamento fissi o mobili il valore massimo dell’incentivo è di 20.000 euro. Per gli scaldacqua a pompa di calore l’incentivo massimo è di 400 euro per impianti fino 150 litri e di 700 euro oltre i 150 litri. Su impianto solare termico e solar cooling l’incentivo si calcola per metro quadro installato: 170 euro/mq fino a 50 mq di superficie e 55 euro/mq per impianti oltre i 50 mq di superficie.
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