Da Depop a Shpock, come funzionano le piattaforme in cui scambiare e vendere vestiti, smartphone, e perfino auto.
Tra chi acquista l’usato per risparmiare e chi è alla ricerca di pezzi da collezione, il mercato degli oggetti di seconda mano gode di ottima salute. Secondo un recentissimo studio dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, in Italia sono 1243 le imprese attive nel commercio di indumenti e oggetti usati, il 55,2% in più rispetto al 2009. In testa c’è Subito.it, dove si trovano annunci di ogni tipo: dalla casa in affitto o vendita all’auto usata, ma anche scambio e compravendita di gadget elettronici, laptop, abbigliamento e accessori. Ma non è l’unica risorsa. Per comprare e vendere oggetti usati ci sono app e piattaforme che permettono di fare shopping e vendere ciò che non si usa più in modo comodo sicuro. Ecco alcune delle migliori.
1. Depop, l’app preferita dalle fashion addicted. Nata in Italia nel novembre 2011, gratis, disponibile in versione app per Android e iOS (il download si effettua dal sito ufficiale), Depop è un’applicazione semplice e immediata, molto utilizzata dalle amanti dello shopping e delle firme, ma non solo. Gli stilisti mettono in vendita campioni della loro merce, i mercatini vintage rendono disponibili i loro abiti e accessori d’antan, donne e uomini rivendono abiti e accessori che non indossano più, acquistati per sbaglio, i ricevuti in regalo come doppione. Per mettere in vendita un oggetto (o per comprare) servono pochi minuti. La prima cosa da fare è iscriversi inserendo mail e password o collegandosi tramite le credenziali Facebook. Quindi basta scattare una foto di ciò che si vuole vendere, inserire una breve descrizione e il prezzo. Anche su Depop esistono gli hashtag: se, per esempio, si cerca un paio di occhiali, digitando nell’area “esplora” l’hashtag #scarpe si avrà una panoramica globale di quello che c’è in vendita, con i filtri si selezionano taglie, colori ecc. Ogni articolo riporta il prezzo e un eventuale costo di spedizione, indicato dal venditore. Chi è iscritto alla piattaforma può acquistare o fare una controfferta, sperando di ottenere uno sconto. Grazie alla ricerca geolocalizzata, si possono individuare gli oggetti più vicini così da poter concludere la transazione di persona, risparmiando sulle spese di spedizione. Se si sceglie l’acquisto tramite app, si paga con PayPal e si è tutelati da Depop.
2. Xtribe, per compravendita e noleggio. Come Depop, anche Xtribe è nata in Italia e nel nostro Paese ha il suo mercato principale. Gratis nella versione base (il download si effettua dal sito ufficiale), Xtribe permette di trovare oggetti usati e piccole creazioni artigianali, ma anche di barattare o noleggiare. Dotato di un potente motore di ricerca georeferenziale, Xtribe permette anche di cercare l’oggetto che più interessa navigando all’interno di una mappa digitale. Una volta trovato ciò che si sta cercando, è possibile incontrare l’utente di persona e concludere di persona la transazione. Xtribe mette a disposizione di tutti i propri utenti una serie di servizi a pagamento che puntano a migliorare la visibilità dei propri annunci.
3. Shpock, il mercatino delle pulci in versione app. Nato in Germania, Shpock sta conquistando anche l’Italia. Disponibile per iOS e Android, anche questo servizio di compravendita è veloce e immediato. Il funzionamento è molto semplice: chi vuole comprare, può visualizzare gli oggetti in base alla distanza o per categoria (Abbigliamento e Accessori; Casa e Giardino; Elettronica; Film; Libri e Musica; Infanzia e Bambini; Sport, Tempo Libero e Giochi; Auto e Motori). A chi vuole vendere basterà scattare una foto, inserire un titolo, una descrizione e un prezzo. L’app non prevede alcuna tariffa d’inserzione e non ci sono commissioni sulle vendite o sugli acquisti. Quando le due parti accettano l’affare (cioè si accordano su domanda e offerta), l’accordo diventa vincolante.
4. Secondamano, l’app che si comporta da social network. Disponibile per iPhone e iPad, su Secondamano si possono trovare prodotti divisi in otto categorie differenti che spaziano dalla moda ai casalinghi, dagli accessori per le automobili a quelli per il tempo libero. Usare quest’app è molto semplice: dopo il download basta registrarsi tramite account Facebook o email e postare le foto degli oggetti che si desidera vendere all’interno delle categorie pertinenti. Comprare è ancora più semplice: basterà selezionare il prodotto e fare un’offerta. A differenza degli altri e-commerce, quest’app nasce essenzialmente come piattaforma mobile e si configura come un vero e proprio social network in cui gli utenti possono comunicare tra loro attraverso la chat e interagire tramite like.
5. Etsy, l’ecommerce per gli oggetti fatti a mano e vintage. Su Etsy, piattaforma disponibile anche in versione app, è possibile trovare creativi e produttori di ogni genere: dai giovani designer che vogliono mettere in mostra le proprie creazioni fino a sarte e artigiane disposte a creare capi e oggetti personalizzati. Per registrarsi basta scegliere un nome per il proprio profilo/negozio virtuale e inserire i propri dati personali. In alternativa si possono usare le credenziali dei propri account social (Facebook o Google+). Gli utenti possono utilizzare il motore di ricerca interno per cercare nel database Etsy, impostando diversi filtri: per esempio, si possono cercare solo prodotti vintage, fatti a mano, o solo da un determinato luogo di spedizione, per localizzare gli artigiani italiani. Molti venditori danno la possibilità di personalizzare l’oggetto acquistato. Il sito garantisce la spedizione in tutto il mondo, assicurando l’acquirente dell’arrivo a destinazione. Simile a Etsy c’è Dawanda, portale tutto italiano dove si trovano solo creazioni artigianali made in Italy.
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