Anche il fisco fa gli sconti!

Oneri deducibili e detrazioni: tutto quello che c’è da sapere prima di andare dal commercialista o compilare la dichiarazione dei redditi...

Premessa numero 1: le scadenze. C’è più tempo per presentare la dichiarazione dei redditi. È slittato dal 31 maggio al 20 giugno il termine per far avere il modello 730 a un Caf (Centro di assistenza fiscale) o a un professionista abilitato (consulente del lavoro o commercialista).

Premessa numero 2: deduzioni e detrazioni. Senza evaderle, le tasse si possono pagare un po’ meno sfruttando le agevolazioni fiscali esistenti, che viaggiano sostanzialmente su due binari: deduzioni e detrazioni.

• La deduzione fiscale è uno “sconto” sul reddito anziché (come succede per le detrazioni) sull’imposta. Prima di calcolare l’entità dell’imposta, al reddito complessivo vengono sottratte, oltre che le ritenute previdenziali e assistenziali, anche le somme che costituiscono una deduzione. Si tratta di somme previste dal fisco (deduzioni per carichi familiari, per categorie di lavoro) o applicate dal contribuente in quanto spese sostenute per cui il fisco concede questo tipo di agevolazione (spese deducibili). Esempio: se il mio reddito lordo prima di applicare le deduzioni è di 30.000 euro, sottraendo deduzioni per un ammontare di 5.000 euro si ha un reddito imponibile (su cui viene calcolata l’imposta) di 25.000 euro.

• La detrazione fiscale è uno sconto sull’imposta anziché (come succede per le deduzioni) sul reddito imponibile. Dopo che sul reddito imponibile è stata calcolata l’imposta, da questa somma vengono sottratte le somme che costituiscono una detrazione. Anche in questo caso si tratta di somme previste dal fisco (per carichi familiari, per categorie di lavoro) o applicate dal contribuente in quanto spese detraibili. L’importo delle detrazioni è fisso per quelle previste dal fisco; nel caso delle spese detraibili, invece, la detrazione di solito è concessa per una percentuale sulle spese stesse: avendo sostenuto una spesa (medica, per esempio) pari a 1.000 euro e se la percentuale prevista è del 19%, la detrazione effettiva risulterà pari a 190 euro.

Spese deducibili. Ecco le spese che si possono sottrarre al reddito imponibile e la misura della loro deducibilità.

• Adozione di bambini stranieri: fino al 50% delle spese sostenute per l’espletamento delle pratiche.

• Assegni al coniuge: sono deducibili nei limiti stabiliti dal giudice, con esclusione della quota per i figli.

• Contributi per colf e baby sitter: fino a un massimo di 1.549,37 euro.

• Contributi a istituzioni religiose: fino a un massimo di 1.032,91 euro.

• Contributi per paesi in via di sviluppo: fino al 2% del reddito complessivo dichiarato.

• Contributi previdenziali obbligatori e volontari: interamente deducibili.

• Previdenza complementare: i contributi versati ogni anno per fondi pensione e piani previdenziali individuali sono deducibili fino a un tetto massimo di 5.164,57 euro.

• Versamenti a Onlus: fino al 10% del reddito con un massimo di 70.000 euro (oppure detrazione del 19% su un tetto massimo di 2.065,83 euro).

Spese detraibili. Casa e salute sono le voci di spesa che concorrono più di tutte alle detrazioni fiscali.

La casa. Gli sconti fiscali principali per la casa riguardano le ristrutturazioni, le caldaie, i pannelli solari, la riqualificazione energetica. E le rate del mutuo.

Riqualificazione energetica delle abitazioni. La detrazione più sostanziosa, il 55% delle spese sostenute, fino a un tetto massimo di 181.818,18 euro (con una detrazione pari a 100.000 euro), riguarda gli interventi per il risparmio energetico, cioè lavori su edifici esistenti che consentono di ridurre il fabbisogno annuo di energia primaria. La ripartizione a rate dello sconto fiscale (per le spese sostenute nel 2011 e nel 2012) è stata però portata da cinque a dieci anni. E al momento la detrazione al 55% non è prorogata per il 2013.

Altre spese con sconto del 55%. La detrazione del 55% riguarda anche le spese per installare pannelli solari per produrre acqua calda per usi domestici o industriali e per coprire il fabbisogno di acqua calda in grandi strutture (scuole, case di cura, impianti sportivi ecc.). Le spese per sostituire impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e pompe di calore ad alta efficienza. Le spese per interventi su edifici esistenti riguardanti finestre e infissi. Lo sconto fiscale è “spalmato” in dieci anni.

Ristrutturazione edilizia delle abitazioni. È detraibile dall’Irpef il 36% delle spese di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento. La detrazione vale anche per le manutenzioni ordinarie di parti comuni condominiali. Il tetto massimo di spesa su cui si può chiedere l’agevolazione è pari a 48.000 euro per unità immobiliare. In generale, la detrazione del 36% (pari, nel caso del tetto massimo di spesa, a 17.280 euro) deve essere ripartita in dieci anni. Chi ha compiuto 75 anni entro il 31 dicembre 2011 può optare per la ripartizione in cinque rate nel modello Unico persone fisiche 2012 o nel 730 2012; chi ne ha compiuti 80 può optare anche per una ripartizione in tre rate.

Benvenuto nuovo frigorifero. La spesa per la sostituzione del vecchio frigorifero è detraibile per il 20% e fino a una spesa massima di 1.000 euro. Il nuovo apparecchio deve essere come minimo di classe energetica A+.

Mutui per la casa. Gli interessi passivi pagati sul mutuo prima casa sono detraibili nella misura del 19%, fino a un tetto di 4.000 euro all’anno (lo sconto fiscale complessivo può dunque arrivare a un massimo di 760 euro). Nessuna detrazione sui mutui per la seconda casa, fatta eccezione per quelli stipulati prima del 1992 fino a un tetto di 2.065,83 euro.

 

Le spese sanitarie. Si può detrarre dall’Irpef il 19% delle spese sanitarie sostenute nel 2011 (prestazioni chirurgiche, analisi e indagini radioscopiche, esami di laboratorio, visite specialistiche comprese quelle sportive o per il rinnovo della patente, prestazioni rese da un medico generico, anche per medicina omeopatica ecc.). Non si possono però detrarre i costi per i bisogni non essenziali del paziente (chirurgia estetica, parafarmaci, integratori alimentari ecc.). Le cure termali, per essere detraibili, devono essere state prescritte dal medico. Danno diritto alla detrazione gli acquisti di prodotti omeopatici, di lenti a contatto (e relativi liquidi) e occhiali da vista. Per ottenere lo sconto bisogna presentare il documento giustificativo: fatture, ricevute, parcelle, scontrino “parlante” della farmacia (con l’indicazione della natura, della quantità e del codice del farmaco acquistato).

• Per la detrazione fiscale delle spese mediche c’è una franchigia di 129,11 euro (le vecchie 250.000 lire): questo significa che il contribuente deve sommare tutte le spese sostenute, sottrarre la franchigia e calcolare il 19% sul risultato ottenuto.

• Le spese sanitarie dei portatori di handicap sono interamente detraibili senza alcun tetto massimo o minimo.

Altre spese che si possono detrarre dall’imposta. In questi altri casi la detrazione d’imposta è sempre del 19%. Ovvero, si può scontare dalla quota di imposta dovuta il 19% delle spese sostenute per:

• Animali domestici: spese veterinarie detraibili nella parte che eccede i 129,11 euro ed entro un tetto massimo di 387,34 euro.

• Asilo nido: detrazione delle spese per il pagamento delle rette di asili pubblici e privati. L’importo massimo non deve essere superiore a 632 euro l’anno per ciascun figlio.

• Locomozione dei portatori di handicap: per i veicoli il tetto massimo è pari a 18.075,99 euro e la spesa può essere sostenuta una volta ogni quattro anni.

• Polizze vita e infortuni: detraibili se sottoscritte entro il 2000 e fino a un tetto di 1.291,14 euro.

• Provvigione agenti immobiliari: fino a 1.000 euro e solo per l’acquisto dell’abitazione principale.

• Spese funebri: fino a un tetto massimo di 1.549,37 euro per ogni decesso.

• Spese per addetti all’assistenza personale: fino a un tetto massimo di 2.100 euro se il reddito complessivo non supera i 40.000 euro.

• Università: detraibili le spese per l’istruzione secondaria, universitaria, di perfezionamento e di specializzazione per corsi tenuti in università italiane e straniere, pubbliche o private. Nessun limite di spesa per chi frequenta gli atenei pubblici, il tetto entro cui calcolare lo sconto per i corsi universitari privati è fissato alla misura massima delle tasse e dei contributi versati agli istituti statali italiani.

Familiari a carico. Il contribuente può detrarre con la propria dichiarazione dei redditi il 19% di alcune spese che ha sostenuto per i familiari a carico. Sono le spese sanitarie, per lo sport dei figli (fino a 210 euro per ogni figlio), per i premi dell’assicurazione infortuni, per l’istruzione secondaria e universitaria, per i canoni per gli studenti universitari fuori sede.

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