Cercare lavoro, da dove cominciare

Centri per l’impiego e agenzie per il lavoro, marketplace e aggregatori di offerte, tutte le risorse per trovare un’occupazione

A luglio, rileva l’Istat, il tasso di disoccupazione è sceso all’11,4%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto a giugno. Il calo però non ha interessato i giovani tra i 15 e i 24 anni (+23 mila) e quelli nella fascia 25-34 (+38 mila). Per i più giovani, insomma, trovare lavoro, specie se si è neolaureati e non si sa da dove cominciare, è ancora un’impresa. Meglio rivolgersi a un centro per l’impiego o a un’agenzia del lavoro? Come inviare il cv? E mentre si aspetta una risposta, cosa si può fare? I canali da tentare sono tanti e la cosa migliore è percorrerli tutti. Ecco quali sono i primi passi da fare per chi è alla ricerca di un lavoro.

Centri per l’impiego e agenzie per il lavoro. Si può iniziare rivolgendosi ai centri che si occupano di intermediazione. In Italia ne esistono di due tipi: i centri per l’impiego (soggetti pubblici) e le agenzie per il lavoro (soggetti privati). Gli indirizzi (web e fisici) dei centri per l’impiego si trovano sui siti delle province. Tutte le offerte di centri e agenzie sono disponibili sui siti della “Borsa lavoro regionale” (queste pagine web hanno indirizzi standard cioè www.borsalavoro + nomeregione + it). Per iscriversi al CPI (centro per l’impiego) della propria provincia di residenza basta presentarsi in sede con un documento valido e compilare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Mentre l’iscrizione al CPI è limitata alla provincia di residenza, ci si può iscrivere contemporaneamente a più agenzie per il lavoro. Sul web se ne trovano tantissime (Adecco, GiGroup, Manpower ecc.). Se non si hanno idee molto chiare sul tipo di impiego che si sta cercando è meglio rivolgersi a un centro che mette a disposizione il servizio di orientamento.

Marketplace e aggregatori di offerte online. La ricerca di un posto di lavoro è sempre più digitale e l’offerta in questo senso è illimitata. Una possibilità sono i marketplace, siti che mettono in contatto professionisti e aziende per trovare lavori a breve e brevissimo termine, a seconda della propria necessità. In alternativa ci si può rivolgere agli aggregatori di offerte che funzionano come motori di ricerca, raccolgono annunci da tutta Italia (alcuni anche dall’estero) e consentono di entrare in contatto con le aziende. Leggete qui quali sono i principali marketplace italiani e qui dove trovare le migliori offerte di lavoro. Altro metodo “più tradizionale” sono i giornali specializzati in offerte di lavoro come “Il Posto”, “Il Concorso” e, a Napoli, il “Bollettino del lavoro”: consultateli, possono sempre tornare utili. Non dimenticate anche di consultare il “Corriere Lavoro” del Corriere della Sera, e “Cerco Lavoro – Giovani” del Sole 24 Ore.

Trovare lavoro con i social network. Altro canale da tenere sotto controllo sono i social network: LinkedIn, Twitter, Facebook non offrono soltanto la possibilità di rimanere in contatto con gli amici, fanno conoscere i brand e, allo stesso tempo, sono un ottimo strumento di  “self-branding”, cioè di autopromozione. Il leader in questo settore è LinkedIn, il social network dei professionisti, che è un ottimo strumento per mettere in vetrina competenze, passioni ed esperienze (a patto di saperlo usare). I profili di LinkedIn, e in generale quanto pubblicato sui social, non sostituiscono il curriculum, ma rappresentano comunque uno strumento prezioso per farsi conoscere. Attenzione: per i responsabili delle risorse umane dare un’occhiata ai profili social dei candidati prima di un colloquio di lavoro è ormai diventata un’abitudine: lì si cercano informazioni sulla personalità del candidato, informazioni che – a volte – risultano più veritiere di quanto emerge durante l’incontro. Per stare tranquilli, leggete i nostri consigli per non commettere errori sul profilo LinkedIn.

Sfruttare il passaparola. Nella ricerca di un lavoro non vanno mai sottovalutati passaparola e conoscenze dirette. Informare parenti, amici, conoscenti, ex colleghi di lavoro che si è alla ricerca di un’occupazione e domandare loro di spargere la voce è sempre una buona idea. Ancora: se si frequentano corsi, club, palestre, associazioni o qualunque altro ritrovo sociale (fisico o virtuale), non aver timore di chiedere se qualcuno è a conoscenza di opportunità lavorative. Sul web è facile trovare gruppi di persone appassionate di un argomento: partecipando, sarà facile entrare in contatto con persone che lavorano nel campo cui si è interessati e avere informazioni su eventuali posti disponibili.

Lettera di presentazione e curriculum. Meglio non inviare una candidatura in modo anonimo, ma indirizzare la propria mail alla persona che si occupa del processo di selezione: basta una breve nota, per catturare l’attenzione e fare in modo che il curriculum sia letto e non scartato a priori. Evitare il “copia-incolla”: la lettera di presentazione esprime il proprio interesse verso l’azienda, è quindi importante raccontare in breve competenze e qualità, spiegando come i propri punti di forza si adattano al profilo richiesto. Alla lettera va naturalmente allegato il curriculum (leggete anche i nostri consigli per creare un curriculm perfetto) , che è allo stesso tempo biglietto da visita e sintesi delle proprie esperienze. Non mandare i cv in maniera indiscriminata: meglio valutare con attenzione l’azienda cui ci si sta rivolgendo e personalizzarlo. Selezione e cura daranno buoni frutti.

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