Tutto parte dall'informazione: ecco 5 libri per capire il cambiamento climatico e a cui ispirarsi per adottare uno stile di vita più sostenibile
Il 2021 è l’anno decisivo nella battaglia per il clima. Ci sarà la Conferenza globale di Glasgow di novembre, rinviata a causa del Covid, ci sarà l’incontro globale dei giovani di Milano a settembre, e tutti i Paesi del mondo dovranno dimostrare di poter mantenere gli ambiziosi impegni presi alla fine del 2020 per contenere l’aumento delle temperature ben al di sotto di due gradi, come previsto dagli accordi di Parigi del 2015.
Tu puoi fare la tua parte, non esiste transizione globale senza transizione individuale: servono consumi sostenibili, riduzione degli sprechi ma anche consapevolezza e conoscenza. Il cambiamento avviene solo quando si è informati.
E se ai bambini l’abbiamo già spiegato grazie al prezioso contributo di Luca Mercalli, ora con questi 5 libri ci rivolgiamo a un pubblico più adulto e ti aiuteremo ad avere una visione ampia e nuova sulla sfida che tutti abbiamo davanti.
“Oro blu. Storie di acqua e cambiamento climatico” di Edoardo Borgomeo
Non si può capire il cambiamento climatico senza conoscere il destino dell’acqua. Un vecchio adagio geopolitico dice che le vecchie guerre scoppiavano per il petrolio, le prossime per l’acqua. La situazione però è anche più complessa di così e Oro blu di Edoardo Borgomeo è il punto di partenza migliore per capirlo.
Borgomeo è un giovane idrologo con esperienze sul campo in tutto il mondo, il suo saggio racconta nove storie legate all’acqua, all’accesso, al diritto, alla scarsità, alla devastazione che può portare e al necessario adattamento che ogni paese è chiamato a fare. Tra le storie più affascinanti c’è il riconoscimento dei diritti legali concesso al fiume Whanganui in Nuova Zelanda per proteggerlo dallo sfruttamento. Oro blu è uno strumento eccellente per sviluppare un rapporto più informato e consapevole alle risorse idriche.
“No Planet B” di Mike Berners-Lee
L’overshoot day è un giorno che arriva ogni anno, indica il momento (di solito poco la metà) nel quale abbiamo già consumato tutte le risorse a disposizione per nutrire e alimentare il nostro stile di vita. Mike Berners-Lee è uno dei principali conoscitori di questo paradosso, nonché il massimo esperto al mondo di carbon footprint, l’impronta energetica che dobbiamo per forza di cose adeguare a un mondo che cambia.
C’è spesso una cupezza di fondo intorno a questo concetto, come se fosse solo una questione di sacrifici e rinunce, invece No Planet B è un libro ottimista, guida e manuale per chi vuole costruire un mondo più equo, a partire da quello che mangiamo, compriamo, consumiamo. Ogni cosa ha un costo evidente, in termini economici, e un costo segreto. Berners-Lee (che è il fratello di Tim, creatore del World Wide Web) rende evidente e facile da comprendere questo costo, e lo fa con un approccio gioioso, entusiasta: non è troppo tardi per cambiare e riprenderci il futuro.
“La nazione delle piante” di Stefano Mancuso
Stefano Mancuso, docente di arbicultura all’Università di Firenze, è il più affascinante divulgatore italiano sul mondo vegetale. Grazie a lui abbiamo imparato a conoscere l’intelligenza, la socialità, il ruolo e la forza delle piante. In questo saggio Mancuso fa un passo ulteriore: ci spinge a immaginare una Carta Costituzionale con i diritti delle piante, prerogative da riconoscere, tutelare, proteggere. È un salto di pensiero decisivo, simile a quello fatto dai cittadini neozelandesi per il Whanganui: riconoscere una soggettività al mondo naturale, per cambiare noi, il nostro atteggiamento, le nostre pretese. Mancuso ci invita ad avere una relazione con il mondo vegetale fatta non più di sfruttamento e sottomissione, ma reciprocità.
“Mercanti di dubbi” di Naomi Oreskes ed Erik Conway
Per agire è necessario anche indignarsi e pochi libri ti faranno arrabbiare come Mercanti di dubbi, un testo fondamentale per capire quanto siano complessi i rapporti tra scienza e democrazia e soprattutto quanti danni ha fatto la disinformazione. Il cambiamento sociale è sempre stato rallentato dagli interessi economici, il saggio di Oreskes e Conway ricostruisce come le grandi corporation abbiano manipolato la ricerca per ostacolare le decisioni politiche necessarie a proteggere l’ambiente. Una storia che inizia negli anni ’50 e arriva fino all’epoca dei social e delle fake news. Il tempo per salvare la nostra vita sulla Terra è sempre meno, la scienza ufficiale ormai concorda sul fatto che il riscaldamento globale è reale e ha cause antropiche, ma arrivare a questo consenso globale è stata una strada complicata e piena intoppi proprio a causa dei «mercanti di dubbi». Conoscere la loro storia e i loro metodi è fondamentale per ogni cittadino del mondo.
“Il clima è (già) cambiato” di Stefano Caserini
Per agire serve la rabbia, dicevamo, ma serve anche l’ottimismo, la consapevolezza che le nostre azioni hanno un effetto reale e che il mondo si può davvero salvare. Se un po’ di fiducia climatica è quello che ti serve, ti consigliamo di leggere Il clima è (già) cambiato, per scoprire le buone notizie sul cambiamento climatico divulgate dal professore del Politecnico di Milano Stefano Caserini. Risultati, progressi, avanzamenti: le battaglie politiche e personali hanno avuto degli effetti negli ultimi anni. Lo scenario è sempre allarmante ed è giusto rimanere preoccupati, ma è bello anche sapere che abbiamo ancora la capacità di cambiare le cose. Come scrive Caserini, «La storia di come gli esseri umani del XXI secolo hanno cambiato il clima del pianeta è in buona parte ancora da scrivere. Le scelte che faremo nei prossimi decenni contano assai».
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