Come correggere la dichiarazione dei redditi

Quella di commettere errori sulla dichiarazione dei redditi è una paura piuttosto comune. Ti sei accorto di aver sbagliato il tuo 730? Ecco come rimediare

Dal suo esordio nel 2015, la dichiarazione dei redditi precompilata è diventata ormai la modalità di gran lunga preferita dagli italiani. Secondo quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate, a pochi giorni dalla disponibilità del modello 730 precompilato 2021 sono stati oltre 1,8 milioni i contribuenti che hanno consultato la propria dichiarazione online. In pratica circa il 40% in più rispetto allo scorso anno, a conferma della maggiore fiducia che i cittadini ripongono in questa nuova modalità.

Dichiarazione precompilata: le tasse rese facili

La modalità fai-da-te semplifica di gran lunga le operazioni e facilita i rapporti – non sempre idilliaci – tra cittadini e tasse.

Se non hai ancora comunicato la tua situazione reddituale, attenzione alle scadenze: ricorda che hai tempo fino al 30 settembre 2021.

Entro questa data potrai visualizzare, correggere e inviare il tuo modello 730 direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Nonostante i numeri in crescita, la paura di commettere errori influenza ancora le scelte di tanti italiani che continuano a rivolgersi a CAF o intermediari. Ma cosa succede se, una volta presentata la dichiarazione, ti accorgi che c’è qualcosa di sbagliato? Vediamo come è possibile rimediare ai possibili errori o come integrare eventuali dimenticanze.

Come correggere o integrare la dichiarazione dei redditi

Se non hai fatto in tempo ad annullare la dichiarazione che conteneva degli errori, niente panico. Nel caso in cui tu abbia già inviato il 730 e avessi bisogno di apportare delle modifiche, l’Agenzia delle Entrate ti lascia tempo fino al 30 novembre 2021. In questo caso, esistono due procedure distinte: il modello “Redditi aggiuntivo” e il modello “Redditi correttivo”.

  • Modello Redditi aggiuntivo
    Questa procedura permette di integrare il 730 precompilato già inviato all’Agenzia delle Entrate. Dovrai quindi presentare questo nuovo modello entro il 30 novembre 2021 nel caso in cui, per esempio, tu debba aggiungere redditi percepiti nel 2020 e soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva, oppure investimenti o attività finanziarie all’estero.
  • Modello Redditi correttivo/integrativo
    In caso di errori o dimenticanze, puoi presentare il modello Redditi correttivo. Se dopo aver inviato il modello 730 ti accorgi di aver sbagliato qualcosa, hai tempo fino al 25 ottobre 2021 per rimediare. Ricorda che, anche se hai utilizzato la modalità precompilata, per questa operazione dovrai comunque rivolgerti a un CAF o a un intermediario abilitato. Se la nuova dichiarazione comporta un maggior credito o un minor debito, puoi chiedere l’eventuale rimborso.
    Ma cosa succede in caso contrario? Se dalla nuova dichiarazione emerge un minor credito o un maggior debito, allora dovrai pagare contestualmente l’imposta dovuta, gli interessi e la sanzione come previsto dal ravvedimento operoso.

Come funziona il ravvedimento operoso

Il ravvedimento operoso consiste nella possibilità per il contribuente di regolarizzare la propria posizione fiscale a seguito di mancato, omesso o insufficiente versamento di imposte e tributi. Si tratta di un’operazione che consente di beneficiare della riduzione delle sanzioni e di correggere omessi o insufficienti versamenti spontaneamente, quindi senza aspettare le verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questo tipo di ravvedimento si può applicare se si superano i 90 giorni di ritardo ma il pagamento viene comunque effettuato entro il termine di 1 anno. Rispetto all’originale imposta, per metterti in regola dovrai quindi effettuare il versamento di sanzioni e interessi (vediamo in seguito come calcolarli) utilizzando il modello F24.

Come calcolare gli interessi

Come visto in precedenza, se dalla nuova dichiarazione risulta un minor credito o un maggior debito, dovrai regolarizzare la tua posizione e pagare gli interessi dovuti. Come si calcolano? Per conoscere l’importo dovuto al Fisco, dovrai calcolare gli interessi sull’imposta su base giornaliera, applicando il tasso a seconda dell’anno di riferimento.

Interesse annuo Anno
0,01% 2021
0,05% 2020
0,8% 2019
0,3% 2018
0,1% 2017

La sanzione si calcola in base al ritardo

Oltre agli interessi, dovrai calcolare anche le sanzioni. In questo caso l’importo viene calcolato in base al ritardo, quindi a seconda di quanto passa dal momento in cui avresti dovuto versare l’imposta.

Sanzione per ogni giorno di ritardo Calcolo del ritardo
0,1% Entro 14 giorni dopo il 30 giugno
1,5% Dal 15° al 30° giorno dopo il 30 giugno
1,67% Dal 31° al 90° giorno dopo il 30 giugno
3,75% Dal 91° giorno e fino al 30 novembre 2022
4,29% Dal 1° ottobre 2022 al 30 novembre 2023
5% Dal 1° ottobre 2023 al 31 dicembre 2026

L’ultimissima chance è il 31 dicembre 2026

L’ultima opportunità per mettersi in regola con quanto dovuto all’Agenzia delle Entrate è allo scadere del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi. In questo caso puoi regolarizzare la tua posizione presentando il modello Redditi integrativo. Per quella relativa al 2021, perciò, l’ultima data utile è quella del 31 dicembre 2026.

Ti è mai capitato di dover utilizzare il ravvedimento operoso per metterti in regola con il fisco? Raccontaci tra i commenti com’è andata!

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