Per pagare chi fa le pulizie in casa o il giardiniere che viene a darci una mano sul terrazzo. Vediamo come funzionano i nuovi voucher per i lavori occasionali
Dal 10 luglio sono disponibili i nuovi voucher lavoro. Dopo la sospensione dei vecchi titoli dello scorso 18 marzo, adesso per i tutti i lavori occasionali o a chiamata, arriva una seconda opportunità. Per limitarne gli abusi, la legge impone da subito limiti restringenti sia per i datori di lavoro che per i lavoratori: vediamo quali sono le principali novità introdotte.
Cosa cambia rispetto ai vecchi voucher lavoro. La differenza sostanziale rispetto alla prima versione è che vengono introdotte due tipologie diverse di voucher: il libretto famiglia e il contratto di prestazione occasionale. Il primo è rivolto alle persone fisiche che vogliono utilizzare lavoratori occasionali per sbrigare piccoli lavori domestici (giardinaggio, pulizia e manutenzione), assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane (ammalate o disabili) o per l’insegnamento privato supplementare, quindi per le cosiddette ripetizioni. Il contratto di prestazione occasionale, invece, si rivolge a imprese e liberi professionisti, a lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata. Sono incluse anche le pubbliche amministrazioni, tutti i datori di lavoro con meno di cinque dipendenti, le associazioni, le onlus, ecc.
Il libretto famiglia, per pagare piccoli lavori domestici. Come precisato, questo strumento è rivolto alle persone fisiche che non esercitano attività professionali. Possono essere utilizzati in ambito familiare, per retribuire piccoli lavori in casa o altre attività finalizzate all’ambito domestico. I titoli di pagamento hanno un valore nominale di 10 euro che va a compensare una prestazione di durata non superiore a un’ora. In realtà sarà 8 euro la somma percepita dal lavoratore, perché 1,65 euro vengono accantonati per la contribuzione IVS alla Gestione Separata, 0,25 euro per il premio assicurativo INAIL e 0,10 euro per gli oneri gestionali. Esistono però dei limiti economici in riferimento all’anno in corso per l’utilizzo di questi voucher. Ogni lavoratore non può ricevere compensi complessivi (quindi anche sommando quelli dei diversi datori) di importi superiori a 5.000 euro. Anche le prestazioni rese da ogni lavoratore in favore dello stesso utilizzatore non possono superare un valore complessivo di 2.500 euro. Tutti gli importi sono calcolati al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione. Il datore non potrà ricorrere a prestazioni occasionali da parte di lavoratori con i quali ha in corso o ha avuto nei precedenti sei mesi un rapporto subordinato o di collaborazione continuativa.
Il contratto di prestazione occasionale, lo strumento per le aziende. È uno strumento che può essere utilizzato dai soggetti che esercitano attività lavorative in modo saltuario. Rientrano in questa categoria le prestazioni occasionali fornite alle imprese o alle altre categorie precedentemente indicate. Come nel caso dei libretti famiglia, anche per i contratti occasionali esistono dei limiti imposti, per cercare di limitare l’abuso di questi sistemi. Il compenso giornaliero del lavoratore non può essere inferiore a 36 euro, pari al corrispettivo di quattro ore lavorative. Il compenso orario, invece, viene concordato tra datore e prestatore, ma non può mai essere inferiore a 9 euro l’ora, salvi i limiti diversi previsti per il settore agricolo. Esiste anche un limite riguardo le aziende: non potranno infatti stipulare un contratto di prestazione lavoro occasionale tutti i datori che, nel corso dell’anno precedente, hanno occupato più di cinque lavoratori a tempo indeterminato. Gli stessi limiti imposti ai libretti famiglie valgono anche per i contratti di prestazione occasionale: ogni lavoratore può ricevere un compenso annuale non superiore a 5.000 euro, di cui massimo 2.500 possono provenire dallo stesso datore di lavoro. I datori di lavoro, invece, non possono superare i 5.000 euro complessivi, con riferimento alla totalità dei lavoratori impiegati.
Come attivare i nuovi voucher. Per usufruire di questi due sistemi, sia il lavoratore che il datore di lavoro devono registrarsi sulla piattaforma online disponibile nel sito Inps. Il lavoratore deve quindi indicare la modalità con cui intende essere retribuito e inserire la procedura della comunicazione di lavoro occasionale. La prestazione deve essere pagata dal lavoratore entro il giorno 15 del mese successivo. Il contratto di prestazioni accessorie deve essere attivato tramite il servizio online almeno 60 minuti prima dell’orario concordato per l’inizio della prestazione. Sempre tramite il servizio online, il datore di lavoro deve comunicare i dati identificativi del lavoratore, il compenso pattuito, dove si svolge la prestazione, la durata e la tipologia, il settore dell’attività e tutte le altre informazioni utili per la gestione del rapporto lavorativo. Anche se presta un’attività lavorativa occasionale, il lavoratore ha diritto a un riposo giornaliero e a pause e riposi settimanali. Ha inoltre diritto all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e all’assicurazione per l’invalidità e la vecchiaia.
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