Cos’è l’esonero contributivo per mamme lavoratrici 2022

Uno sconto del 50% sui versamenti previdenziali dopo il rientro dal congedo di maternità per le lavoratrici del settore privato. Ecco l'esonero contributivo

Per te, mamma lavoratrice del settore privato, l’esonero contributivo è uno sconto del 50% sui versamenti previdenziali previsti dopo il tuo rientro dal congedo di maternità. Si tratta di una misura speciale che il governo Draghi aveva inserito nella Legge di Bilancio 2022. Approfittane entro il 31 dicembre.

L’Italia non è il Paese ideale se sei una mamma che lavora. La nostra società sta però lentamente cambiando e così anche le leggi. Non è facile bilanciare le esigenze familiari con quelle professionali e l’esonero contributivo può dare un piccolo supporto.

Cos’è l’esonero contributivo per mamme lavoratrici

Se sei una lavoratrice dipendente, all’interno della tua retribuzione lorda, sono previsti i cosiddetti contributi previdenziali. E’ una percentuale che devi versare all’INPS o alla cassa di previdenza a cui sei iscritta per garantirti, una volta in pensione, il diritto a riceverla mensilmente.

Nel sistema pensionistico italiano, che è a “ripartizione”, i contribuiti delle persone attive, cioè occupate, servono a pagare gli importi a chi invece ha smesso e ha diritto alla pensione.

Per agevolare il rientro nel mondo del lavoro alle mamme lavoratrici del settore privato, nella Legge di Bilancio 2022 il governo Draghi aveva previsto un esonero contributivo del 50% per la durata di un anno a partire dal giorno del ritorno sul posto di lavoro.

Significa che se sei una mamma lavoratrice che torna dalla maternità ti viene abbuonato il versamento della metà di quanto avresti dovuto e che quindi ti troverai uno stipendio netto mensile più alto.

Insieme all’assegno unico per il mantenimento dei figli, si tratta quindi di un altro mezzo per risollevare il bassissimo tasso di natalità italiano.

Chi ha diritto all’esonero contributivo

Puoi accedere all’esonero contributivo per le mamme lavoratrici se sei una dipendente nel settore privato, anche di quello agricolo, che ha concluso il congedo obbligatorio di maternità e rientra al lavoro entro il 31 dicembre 2022.

La buona notizia è che non c’è alcuna limitazione sulla durata contrattuale del tuo rapporto di lavoro. Hai diritto all’esonero sia se lavori a tempo indeterminato sia se lavori a tempo determinato, a regime di part-time, di apprendistato (di qualsiasi tipologia), di lavoro domestico e di lavoro intermittente.

Ottenere l’esonero dopo il congedo di maternità

Come detto, per ottenere l’esonero devi aver concluso il tuo congedo di maternità. INPS specifica anche che puoi avere l’esonero contributivo se hai usufruito del congedo obbligatorio e anche se hai scelto di prendere dei mesi di congedo facoltativo.

Ricordiamo che il congedo obbligatorio è un periodo retribuito al 100% rispetto al tuo stipendio precedente e puoi usurfuirne facendo a casa due mesi prima del parto e tre dopo, oppure uno prima e quattro dopo. Il congedo facoltativo invece è un’opzione che ti permette di stare a casa dei mesi aggiuntivi ricevendo un’idennità al 30% e non al 100% dello stipendio. 

La cosa fondamentale è che il tuo rientro al lavoro avvenga entro il 31 dicembre di quest’anno.

Come richiederlo

La buona notizia è che inoltrare la richiesta per l’esonero contributivo è compito del tuo datore di lavoro. Come spiega INPS, sono questi ultimi a dover inoltrare all’istituto previdenziale un’istanza per l’attribuzione del codice di autorizzazione specifico.

Nella sua circolare INPS spiega poi nel dettaglio le procedure che i datori di lavoro (o i loro delegati) devono seguire per fare in modo che la richiesta vada a buon fine.

Altre informazioni utili

Se sei diventata da poco mamma e vuoi  posticipare il giorno del rientro al lavoro, sappi che puoi farlo sfruttando anche eventuali residui di ferie e permessi. L’Inps, in un messaggio recente, spiega che potrai poi avvalerti dell’esonero contributivo anche in questo caso. L’importante è che il giorno del tuo rientro a lavoro sia successivo a eventuali ferie o permessi.

Facciamo un esempio pratico. Hai avuto un/a figlio/a il 3 agosto 2022 e hai goduto di 2 mesi di maternità obbligatoria prima del parto. Saresti così tenuta a rientrare a lavoro il 3 novembre, dopo aver esaurito i tre mesi di congedo residui. Se però decidi di usufruire del congedo facoltativo per oppure di ferie e permessi residui per un ulteriore mese, hai diritto a rientrare a inizio dicembre e al tuo rientro godrai dell’esonero contribuitivo.

Conoscevi questa opportunità? Può interessare te o qualcuno che conosci? In caso c’è tempo fino al 31 dicembre!

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