Decreto Sostegni al via: scopri se hai diritto agli aiuti

Entra in vigore il nuovo decreto Sostegni: 32 miliardi in più per sostenere i lavoratori e combattere la povertà. Ecco tutte le misure incluse

È entrato ufficialmente in vigore il 23 marzo, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il cosiddetto decreto Sostegni (qui il testo completo). Sai di cosa stiamo parlando?

Si tratta di un decreto legge che contiene misure urgenti per sostenere imprese, operatori economici, lavoratori ed enti territoriali messi a dura prova dalla pandemia di Covid-19 e per tutelare la salute e la sicurezza collettive.

Il decreto – che tecnicamente è il numero 41, del 22 marzo 2021 – prevede uno stanziamento complessivo di circa 32 miliardi di euro, di cui 11 per imprese e professionisti, 5 per il piano vaccini, 8 per il lavoro e per la lotta alla povertà.

Quali sono i benefici e chi ne ha diritto?

Gli interventi si dividono in cinque aree:

  • sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
  • lavoro e contrasto alla povertà;
  • salute e sicurezza;
  • sostegno agli enti territoriali;
  • ulteriori interventi settoriali.

Vediamoli un po’ più nel dettaglio.

Sostegno a imprese e partite IVA

L’aiuto più consistente è un contributo a fondo perduto di 11 miliardi di euro per i lavoratori con partita IVA e per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più distinzione in base ai codici ATECO.

Potrà richiedere questi sostegni chi ha registrato perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30% dei ricavi medi mensili. Il contributo (fino a un massimo di 150mila euro per ogni beneficiario) può essere erogato tramite bonifico bancario o come credito d’imposta, da utilizzare in compensazione.

Vuoi sapere quanto ti spetta per la tua impresa?

Ecco qui tutti i dettagli.

L’ammontare dell’indennizzo è del 60% per le imprese (o le partite IVA) sotto i 100 mila euro di fatturato annuo, del 50% per quelle tra 100 e 400 mila euro, del 40% tra 400 mila e 1 milione di euro, del 30% tra 1 e 5 milioni, del 20% tra 5 e 10 milioni. Come abbiamo detto, in ogni caso non potrai ricevere più di 150mila euro di contributo. Niente aiuti invece per le imprese che superano i 10 milioni di euro di fatturato annuo.

Per accelerare i tempi, l’Agenzia delle Entrate ha già messo a disposizione una piattaforma telematica, dove puoi presentare domanda (qui le istruzioni) dal 30 marzo al 28 maggio 2021: i pagamenti inizieranno già dall’8 aprile prossimo.

È stato stanziato anche un fondo per il turismo invernale, mentre la dotazione del Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti è cresciuta da 1 a 2,5 miliardi.

Reddito di emergenza e blocco dei licenziamenti

Questo è un altro punto interessante per chi lavora. Devi sapere, infatti, che i licenziamenti sono bloccati fino al 30 giugno 2021 e che è stata prorogata la cassa integrazione.

È prevista anche un’indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato. Al reddito di cittadinanza va un altro miliardo di euro, mentre è stato prolungato di tre mesi il reddito di emergenza (con un ampliamento della platea dei beneficiari).

Salute e sicurezza: 2,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e farmaci

Venendo al capitolo Salute e sicurezza (5 miliardi in totale), la fetta più consistente va all’acquisto di farmaci e vaccini (2,8 miliardi di euro). Il resto è destinato alla produzione di vaccini in Italia, al coinvolgimento dei medici di base nella vaccinazione intervento alle farmacie e ai covid hospital.

Altri fondi sono stati previsti per compensare comuni, province ed enti territoriali per la perdita di gettito e per sostenere il trasporto pubblico locale.

Occhio alla scuola

L’ultima parte del decreto guarda all’istruzione, alla cultura e al sostegno di filiere agricole e altri settori in crisi.  In particolare, alla scuola vanno 150 milioni di euro per garantire la continuità in sicurezza dell’attività didattica in presenza fino a giugno, e altri 150 milioni per il potenziamento delle competenze e il recupero della socialità dei ragazzi nel periodo successivo alla fine dell’anno scolastico.

Condono fiscale

Tra le agevolazioni compare anche un condono fiscale. Le cartelle esattoriali fino a 5 mila euro (che equivalgono ad un netto di 2.500 euro oltre sanzioni e interessi), relative al periodo 2000-2010 saranno cancellate. Ma attenzione: vale solo per chi ha un reddito inferiore ai 30 mila euro l’anno – si tratta in realtà di una misura che annulla crediti che lo Stato non è riuscito finora a recuperare.

Un primo passo

Queste le misure. A dire il vero partite IVA e lavoratori autonomi sono già scesi in campo per protestare: le organizzazioni criticano la distanza ancora enorme tra quanto perso e quanto recuperato. Del resto, lo stesso presidente del Consiglio ha già detto che si tratta di “un primo passo, e che ce ne sarà un secondo assolutamente necessario”. Già ad aprile, ha annunciato Draghi, occorrerà varare nuovo deficit per altri aiuti, i cui numeri saranno da calibrare in base all’andamento dell’epidemia, della campagna vaccinale e delle previsioni sulla crisi economica.

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