Come il digitale sta rivoluzionando lo shopping

Grazie alla tecnologia l’esperienza d’acquisto è sempre più personalizzata e gratificante. Quali sono le innovazioni che hanno cambiato il nostro modo di fare acquisti, in negozio e online.

Sempre più connessi, sempre più digitali, sempre più in mobilità anche nel retail. L’ultimo rapporto dell’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano non lascia spazio a dubbi: entro la fine del 2015 i web shopper italiani saranno 17,7 milioni, l’11% in più rispetto al 2014. Ma non è tutto: lo studio dice anche che gli utenti sono sempre più condizionati dall’uso della tecnologia mobile nei processi d’acquisto e, più in generale, nel loro rapporto con i retailer (cioè con i venditori). Il mondo della vendita al dettaglio si è adeguato studiando soluzioni per rendere l’esperienza d’acquisto sempre più unica, dinamica e coinvolgente.

Come si stanno muovendo i venditori nel mercato italiano. Per studiare l’utilizzo del digitale nel retail l’Osservatorio ha condotto una ricerca sui primi 300 top retailer italiani per fatturato, esaminati sotto il profilo dell’adozione delle innovazioni digitali nel 2015 e per i possibili sviluppi sul 2016. Dallo studio emerge che il 33% dei venditori interpellati ha già progettato soluzioni per migliorare l’esperienza di shopping in negozio. Di questi, il 27% ha sviluppato app o siti ottimizzati per la navigazione in mobilità con l’obiettivo di aumentare l’interazione con l’utente nel punto vendita mentre il 18% ha adottato soluzioni, sempre per mobile, per la gestione dell’online selling.

La rivoluzione dello shopping nel punto vendita. Il digital retail punta a migliorare l’esperienza d’acquisto e di preacquisto, offrendo anche la possibilità di poter comparare e configurare i prodotti in maniera rapida. Sono tante le aziende, italiane e internazionali, che si sono mosse in questa direzione. A Milano, Oviesse ha aperto un flagship store ad alto livello tecnologico: i clienti hanno a disposizione camerino virtuale, assistenti alla vendita muniti di iPad, totem multimediali, servizio click&collect. Twinset ha inserito nel proprio e-commerce un camerino virtuale, Levi’s permette di crearsi i jeans su misura assecondando le proprie curve. Ancora, Sephora, leader nel settore della cosmetica, ha realizzato, grazie a una collaborazione con ModiFace, società americana che opera nello sviluppo della realtà aumentata, uno specchio di ultima generazione che consente di vedere l’effetto prodotto sul proprio viso da molteplici combinazioni di make-up. Questo specchio usa una microcamera che riproduce il volto dell’utente: grazie al riconoscimento facciale il dispositivo è in grado di provare i prodotti seguendo nei dettagli le linee di ogni singolo volto da qualsiasi angolazione.

Acquisti online sì, ma personalizzati. Molto attive nel digital retail sono anche Rudy Project e Ray-Ban, aziende che consentono di creare il proprio occhiale completamente personalizzato scegliendone ogni piccola parte: montatura, lenti, nasello, inserti ecc. Completata la customizzazione, si ordina, si paga online e si riceve il tutto in pochi giorni. Ray-Ban offre anche la possibilità di condividere sui social la propria montatura per chiedere un consiglio agli amici e di incidere una parola su ogni lato delle aste e sull’astuccio (si può anche scegliere tra caratteri diversi).

I configuratori online per le auto. Per l’acquisto della 500, Fiat mette a disposizione un’esperienza di pre-acquisto completamente online: al contatto fisico con il concessionario si arriva solo per terminare la transazione. L’azienda, infatti, offre la possibilità di creare la propria 500 completamente customizzata (allestimenti, interni, optional e altri accessori): al termine del processo di configurazione è possibile entrare nella Virtual Room, vedere il video della propria vettura all’interno di un’officina virtuale e condividerla con i propri amici. Si può anche ottenere il riepilogo dettagliato della configurazione in cui sono riportate tutte le dotazioni installate: con quella si può andare dal concessionario più vicino e ordinare la macchina. Molto simile è il servizio messo a disposizione da Ford: il configuratore tiene conto delle promozioni e delle iniziative commerciali in corso nei differenti concessionari per fornire preventivi trasparenti e conformi a quelli che i clienti troverebbero presso il Ford Partner più vicino.

Personal shopper sui social. L’assistenza agli acquisti si sposta sempre più da telefono e mail ai social –  Facebook, Twitter e Whatsapp in testa –, e diventa un vero e proprio servizio di personal shopping in diretta. Un esempio virtuoso è quello di Asos su Twitter, che permette di fare domande specifiche sugli articoli, per esempio sulla vestibilità delle taglie, argomento che per molti utenti rappresenta una vera e propria barriera all’acquisto online. Un’opportunità da sfruttare anche per i negozi di quartiere: lo dimostra l’esperienza di Suite56, boutique di Piacenza che offre un servizio personalizzato sui social. I clienti possono visionare gli articoli su Facebook o Instagram e poi su WhatsApp chiedere ulteriori foto, nonché informazioni su vestibilità, tessuto, colore, e persino suggerimenti su cosa abbinare.

Il digital retail al centro della quinta tappa di Ing Challenge. Il 26 novembre, a Milano, il modo in cui le nuove tecnologie stanno trasformando tecniche di vendita e interazione con i consumatori saranno al centro della quinta tappa di ING Challenge, evento che coinvolgerà esperti e startup del settore per fare il punto sulle opportunità che tali innovazioni stanno portando sul mercato. Chi ha già maturato un’idea imprenditoriale potrà presentare il proprio progetto e sfidare gli altri durante il contest Spritz Your Pitch, che premierà i più meritevoli. Per maggior informazioni, si può scrivere a info@ingchallenge.it.

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