In anteprima le tv sottili come carta da parati

Saranno spesse solo pochi millimetri. Alcune si potranno montare a parete altre anche arrotolare come papiri...

Con l’estinzione del tubo catodico ormai accertata, il futuro delle televisioni sembrava saldamente in mano a schermi al plasma e lcd. Nessuno avrebbe scommesso che sarebbero bastati così pochi anni perché i televisori a schermo piatto diventassero troppo spessi. Dall’Asia infatti sono già in arrivo i televisori sottilissimi.

Tv da premio. Dal 10 al 13 febbraio si è tenuta a Las Vegas l’annuale fiera Ces (Consumer electronic show), la fiera dell’elettronica di consumo. Come ogni anno nella città delle luci sono state esposte le novità tecnologiche che inonderanno il mercato tecnologico nell’anno in corso e in quelli a venire. Il premio come miglior prodotto in mostra è stato vinto dalla LG, che ha esibito il televisore ultrapiatto.

Sottile come un foglio. Ecco il televisore più sottile al mondo (nonché più grande): è spesso solo 4 millimetri e misura ben 55 pollici. La nuova tv pesa 7,5 chilogrammi ed è concepita per essere montata a parete. Tale caratteristica ha fatto guadagnare a questa nuova generazione di televisori il nome di “tv carta da parati”.

Il display che si illumina da sé. È naturale chiedersi come sia possibile mettere tanta elettronica all’interno di uno spazio così piccolo. Le tv carta da parati sfruttano la tecnologia Oled (organic light emitting diode), ovvero diodo organico ad emissione di luce. Con questa tecnica è possibile costruire display capaci di emettere luce propria (contrariamente a quelli utilizzati fino ad oggi, a cristalli liquidi, che hanno bisogno di essere illuminati da una fonte esterna).

Nero sublime. Il modello si chiama LG 55EM9600 e introduce un’ulteriore novità riguardante la qualità del colore; LG sfrutta infatti pixel di quattro colori: oltre ai soliti rosso, verde e blu è utilizzato anche il bianco. Per gli esperti del settore la qualità del nero è superlativa, la velocità di reazione ottima e l’angolo di visione è talmente ampio da consentire un’ottima immagine anche da posizioni più defilate. Sarà in vendita dal terzo trimestre 2012.

Una cornice adeguata. LG ha curato anche l’aspetto estetico. Lo schermo è incassato all’interno di una cornice in metallo spessa solo 1 millimetro, in questo modo l’immagine è visibile fino a ridosso del bordo, creando un bellissimo effetto finestra sulla parete.

Mai da soli. Ogni new entry tecnologica crea una nuova rivalità nel settore. A contendere a LG il settore delle tv carta da parati è la connazionale Samsung, che al Ces ha presentato un prodotto equivalente. Di spessore leggermente maggiore, 8 millimetri, sarà disponibile negli Stati Uniti a partire dalla seconda metà del 2012. Il prezzo? Anche se non sono state fornite cifre ufficiali, secondo indiscrezioni dovrebbe costare circa 8mila dollari.

Videocassette. Alla fiera Ces di Las Vegas è stato presentato, nel 1970, il primo registratore Vhs.

Sottili e arrotolabili. La tecnologia Oled, oltre a permettere la produzione di schermi decisamente più sottili, risulta una scelta vincente anche in termini di consumi energetici: i display Oled richiedono meno energia per funzionare. Inoltre questi display sono pieghevoli e arrotolabili come fossero papiri; anche se fino ad ora questa peculiarità non ha trovato una applicazione concreta, è facile pensare ad un loro uso per i quotidiani del futuro. Gli unici svantaggi, per cui non sembra essere stata trovata ancora una soluzione, sono l’alto costo di produzione e la maggiore deperibilità.

Tecnologia al top. I televisori carta da parati di LG e Samsung sono entrambi dotati delle più recenti funzioni smart, che permettono la navigazione internet, l’interazione con social network, video streaming e altre attività multimediali; ma non solo: con il Motion Control è possibile utilizzare un telecomando senza spingere i tasti, ma inviando gli impulsi con il movimento della mano.

Coreani in ascesa. Quella che fino a qualche tempo fa era stata la supremazia in campo tecnologico è messa a repentaglio dai competitor coreani, primi fra tutti proprio Samsung e LG. Gli sforzi fatti da questi ultimi in termini di qualità e innovazione tecnologica, uniti a uno Yen forte (che non aiuta l’esportazione dal Giappone) hanno messo in difficoltà aziende del Sol Levante come Panasonic e Sony.

Con la crisi, io risparmio. Il 2011 ha visto un piccolo crollo delle vendite dei televisori nei principali paesi europei: -14%. Questo ha provocato un conseguente abbassamento dei prezzi degli articoli di settore. Una delle cause è stato l’esaurirsi del processo di Switch Off (spegnimento dei canali televisivi analogici) e il conseguente acquisto di televisori dotati di decoder digitale terrestre.

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