La tecnologia al servizio dei bambini

Tablet, lettori mp3 e persino cellulari a misura di bambino. Il mercato, di recente, si è accorto anche di loro. Ecco le ultime novità in campo tech per diventare grandi, divertendosi.

Ormai la tecnologia fa parte della vita dei nostri figli. Del resto, le sue potenzialità sono enormi. Questi strumenti, se ben utilizzati, sono in grado di contribuire al loro sviluppo cognitivo. Progettati in base alle loro necessità, i device oggi disponibili mutano in base all’età del bambino, tant’è che potremmo quasi dire che “crescono con lui”, arricchendosi mano a mano di nuovi programmi e applicazioni.

D’altro canto è necessario supervisionare sempre i nostri ragazzi quando si rapportano con il mondo tech e internet; troppe ore passate su tablet e affini possono essere causa di problemi relazionali e di concentrazione o portare a incontri poco raccomandabili. Importante, quindi, che i genitori delimitino sempre tempi e modi di utilizzo della tecnologia.

Per imparare divertendosi. La tecnologia è innanzitutto uno strumento che consente ai bambini di divertirsi. Ecco qualche strumento utile.

  • Clempad Clementoni.  A vederlo potrebbe sembrare un tablet uguale agli altri, ma ha una vocazione istruttiva, pur rimanendo divertente.  Si trova in due versionie per bambini dai 3 ai 6 anni e una dai 6 ai 12, normali o modello plus. Clempad contiene tante app educative: i primi numeri, le prime forme e colori. E poi matematica, linglese e tanto altro. Naturalmente navigano in internet ma grazie all’interfaccia genitore, è possibile personalizzare il profilo del bambino. Periodicamente nel canale ClemChannel è possibile scaricare nuovi aggiornamenti. Il costo oscilla dai 105 ai 130 euro. Qualche dato più tecnico: sistema operativo Android, processore centralre da 1,2 Ghz, 1GB di RAM e 8GB di memoria flash, doppia fotocamera e importantissimo bumper antishock in silicone. Cadono a noi, figuriamoci a loro…
  • Il Samsung Tab 3 Kids offre prestazioni tecnologiche adatte alle esigenze di tutta la famiglia. Grazie al parent control si imposta nelle due modalità, adulto-bambino. Leggero da impugnare (solo 300 g), comprende anche la cover protettiva inclusa (che solo quella costa parecchio!) e 30 euro da utilizzare nello store Samsung per comperare nuove app. Adesso c’è anche una particolare promozione che include sei mesi di Topolino App, la versione interattiva del celebre fumetto. Prezzo medio: 160 euro.
  • Per bambini ancora più piccoli, a partire già dai 18 mesi, c’è il Tablet Chicco Pop Tab. La sua peculiarità è quella di interagire con il bambino, anche con la parola, aiutandolo nella scelta delle applicazioni. Quest’ultime sono state tutte studiate da esperti di pedagogia e dell’infanzia dell’Osservatorio Chicco. I contenuti “crescono” con il bambino e si fanno mano a mano più complessi. Ultima cosa ma non meno importante, la possibilità da parte dei genitori di limitarne il tempo di utilizzo impostando giorni e orari di funzionamento. Prezzo: 130 euro circa.

Per responsabilizzarsi. La tecnologia può venire in aiuto dei genitori incoraggiando e stimolando i bambini nel loro sviluppo psicologico e nei rapporti con gli altri.

  • Tomodachi Life è un gioco dove si accudisce un miniavatar che deve relazionarsi con altri “Mii” su un’isola sperduta. Attualmente è in vetta alle classifiche di vendita da giugno 2014 e mi ha colpito perchè ha rivelato una valenza educativa capace di generare un dibattito tra psicologi dell’infanzia. Persino un’esperta del calibro di Maria Luisa Parsi ha utilizzato toni entusiasti per parlarne: “Una palestra virtuale nella quale il bambino si allena a riconoscere e ad esprimere emozioni, bisogni e desideri – ha detto  cioè a strutturare il suo essere al mondo e a mettere alla prova le sue capacità di relazione nel microcosmo familiare e nel macrocosmo sociale”. Un videogioco che può aiutare i genitori a entrare in contatto con l’immagine che il proprio figlio ha di sé.
  • Li farà subito sentire grandi il bPhone U10, il primo cellulare che si rivolge ai bambini sotto i 10 anni. Un prodotto 100% made in Italy, voluto da Datamatic Spa, GioMax Corp e 21am. Nessun numero da schiacciare ma solo forme e colori, al cerchio per esempio corrisponde il numero di mamma, al quadrato quello di papà e così via. C’è anche un tasto dedicato alle chiamate d’emergenza. Altra caratteristica è il Gps sempre attivo e la gelocalizzazione delle celle delle rete telefonica mobile che permettono di localizzare sempre il piccolo, sperando non ce ne sia mai davvero bisogno. Uno strumento che, personalmente, vedo perfetto soprattutto per alcuni anziani, magari malati di Alzheimer che poi faticano a ritrovare la strada di casa.

E per rilassarsi… La musica piace anche ai più piccoli e li aiuta a rilassarsi. Ecco qualche idea per intrattenerli a suon di note.

  • Ocarina è il primo lettore musicale pensato per i più piccoli. Nessun auricolare ma un altoparlante tarato ad hoc garantisce ottime performance di ascolto. Non solo tanta musica al suo interno ma anche tre fiabe e tre canzoni originali. Privo di sostanze tossiche è adatto anche ai bambini più piccoli, da posizionare nella culletta come accompagna-nanna. Inoltre è possibile anche utilizzarlo come registratore e imprimere la voce di mamma e papà. Prezzo consigliato 79.90 euro
  • Per i bambini più grandicelli che possono già utilizzare le cuffiette, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Su idealo.it per esempio trovate svariati modelli con i loro beniamini preferiti da Barbie a Hello Kitty o Ben 10 per i maschietti. Dai 40 ai 120 euro per i modelli più tecnologici.

Questi sono solo alcuni esempi di come la tecnologia guardi ormai con grande attenzione anche ai più piccoli; non a caso il termine “nativi digitali” è entrato a far parte ormai del nostro vocabolario. Perché la tecnologia continui a essere un vantaggio, però, la regola rimane sempre una: assistere i nostri figli mentre utilizzano strumenti tecnologici e non lasciarli in balia di quest’ultimi.

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