Lusso sempre più Millennial

Il settore del lusso globale non sembra dare segni di debolezza. E sono proprio le generazioni più giovani a sostenerlo

Il 2016 è stato un anno difficile per il settore del lusso. I titoli azionari del settore hanno sofferto su tutte le principali piazza finanziarie e i marchi più noti hanno dovuto fronteggiare una crescita dei consumi di beni di lusso nettamente inferiore al passato, per effetto del rallentamento delle economie in Asia (in Cina in primis), della crisi in Russia e di una ripresa del mercato americano inferiore alle attese. Quest’anno le cose sono decisamente cambiate.

Il settore del lusso nel 2017. Secondo lo studio appena pubblicato da Bain & Company ,il settore del lusso nel 2017 dovrebbe toccare la cifra record di 1,2 mila miliardi di euro, in salita del 5% rispetto al precedente anno. A rappresentare la maggior parte del settore con 489 miliardi di euro previsti nel 2017 (+6%) è il business delle automobili di lusso seguito dai beni personali (pelletteria, moda, orologeria, gioielleria, profumi e cosmetici) con 262 miliardi di euro (+5%) e dall’industria alberghiera (+4%, 191 miliardi). Claudia D’Arpizio, partner di Bain & Company e autrice dello studio, sottolinea la solidità di questa crescita avvenuta “in modo sano”.

Dalle stime ai numeri delle trimestrali. Le stime sembrano fondarsi su buoni numeri. Kering, gruppo multinazionale francese che comprende marchi distribuiti in 120 Paesi, ha riportato vendite che ammontano a 3,9 miliardi di euro, nel terzo trimestre dell’anno, un balzo del 23% grazie agli ottimi risultati di Gucci che ha contribuito con 1,5 miliardi di dollari di vendite (+42%). Anche per il più grande gruppo del lusso in termini di fatturato, il francese LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy), il 2017 è un anno decisamente positivo; +12% nei primi nove mesi dell’anno, cifra che è riuscita a battere le attese degli analisti.

Un cambio generazionale. Se per lungo tempo i “meno giovani” sono stati i principali acquirenti di beni di lusso, nell’ultimo periodo c’è stato un vero e proprio cambio generazionale. La generazione Y, i famosi Millennial, affronta il 30% della spesa totale in beni di lusso. Non solo, l’85% della crescita del settore del lusso negli ultimi 12 mesi è dovuta alle spese proprio della Generazione Y e della Generazione Z (i nati tra il 1995 e il 2010). Sono i più giovani a rappresentare il motore di crescita del mercato in ogni regione del mondo e questo è un bene per il futuro dell’industria. I millennials con i loro gusti e i loro modi di acquistare e di usare la tecnologia stanno indirizzando tutti i principali marchi: le vendite online di beni di lusso sono aumentate del 24% e entro il 2025 dovrebbero rappresentare un quarto delle vendite complessive. Instagram, Facebook, Snapchat, fashion blogging, l’unione di pop stars e dei “social media influencer” sono tutti fattori essenziali in ogni strategia di marketing, anche per i prodotti di alta gamma.

 

 

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