Occhi puntati sulla strategia della FED

Se per l’Europa il momento di uscita dal QE sembra ancora distante, per gli USA non è così. Chi comprerà i titoli presenti nel bilancio della banca centrale americana? Quali gli effetti sui mercati?

La Federal Reserve sembra avere le idee molto chiare. Il Governatore, Janet Yellen, intervenendo a un evento pubblico con un’università americana ha ribadito che il ruolo della Fed è cambiato. Se la crisi aveva obbligato la Banca Centrale a “premere sul gas” per far sostenere l’economia, adesso che le prospettive sono decisamente migliorate, si può togliere un po’ di pressione dal pedale.

Cambio di strategia per la Fed. In questa fase, la strategia della Fed deve allentare le redini passando da una strategia attiva ad una neutrale. Per adempiere a questo nuovo obiettivo non basta aumentare i tassi d’interesse ma è obbligata a ridurre le dimensioni del suo bilancio.

Il bilancio della Fed. Dal 2007 a oggi, il bilancio della Banca Centrale è passato da circa 750 miliardi di dollari agli attuali 4.500 miliardi. Come si evince dal grafico, una buona fetta del bilancio della Fed è composto da obbligazioni governative e da obbligazioni garantite da ipoteche sugli immobili (dette anche Mortgage-backed securities).

Con il quantitive easing la Fed è stata a lungo un attore attivo del mercato obbligazionario ed ha ovviamente giocato un ruolo decisivo, prima nel calmare i mercati di fronte alla crisi finanziaria e successivamente nel far scendere i tassi d’interesse. La Fed ha deciso di passare ad una strategia neutrale; ora l’economia americana sembra stare in piedi con le proprie gambe e non ha bisogno della presenza dalla banca centrale. Il passo successivo per la Fed consiste, ora, nell’iniziare a ridurre il proprio bilancio pieno di titoli obbligazionari che sono stati acquistati durante il QE e gli analisti si chiedono cosa potrebbe succedere al costo del denaro. Per ridurre l’ammontare complessivo del bilancio la Fed ha due soluzioni:

  • Disfarsi dei titoli che ha in portafoglio (ovvero a bilancio) attraverso la vendita sul mercato.
  • Smettere di reinvestire il capitale dei titoli acquisitati durante il QE.

La prima soluzione è quella più rapida, ma quella potenzialmente più pericolosa per i mercati, perché per vendere dei titoli ci vuole un compratore e nel caso in cui la domanda non fosse di pari forza all’offerta i prezzi potrebbero scendere drasticamente e quindi i rendimenti salire velocemente. Nel secondo caso, invece, la discesa del bilancio è vincolata ai tempi di rimborso delle obbligazioni e perciò ci vorrà più tempo per eliminare tale operazione dal bilancio con effetti sui tassi d’interesse più contenuti e quindi senza un particolare effetto diretto sui mercati obbligazionari. La Fed non ha ancora deciso quale strada intraprendere, ma nell’ultima riunione i membri del board hanno ribadito la necessità di diminuire il peso del bilancio della Banca Centrale in quanto troppo carico di titoli obbligazionari comprati durante la fase di QE. Gli analisti si aspettano che la Banca Centrale fornisca qualche dettaglio in più nella prossima riunione del 3 maggio.

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