Leggere l’andamento di un portafoglio di investimento a volte può non essere così semplice. È importante capire il significato di quello che stiamo osservando, in modo da saper affrontare con maggiore consapevolezza la volatilità di mercato e vivere più serenamente il proprio rapporto con gli investimenti
Ne abbiamo parlato spesso: mantenere la razionalità quando si parla di investimenti è difficile. Un repentino calo dei mercati, riflettendosi sulla performance dei nostri investimenti, può provocare non pochi “mal di pancia” agli investitori meno esperti. In nostro soccorso è intervenuto un “decalogo” pubblicato dal Professor Motterlini, esperto di economia cognitiva, che ha illustrato alcuni pratici consigli per rimanere il più possibile “razionali” nel mondo della finanza. Analizzata la sfera psicologica della finanza, ora non ci resta che scoprire come “leggere” nel modo corretto l’andamento di una soluzione d’investimento (di un portafoglio) per poter vivere in modo più “rilassato” e consapevole il mondo degli investimenti.
Simuliamo la vita di un portafoglio. Per affrontare questo percorso, abbiamo simulato la vita di un portafoglio dal 1988 ad oggi, composto a metà da un fondo azionario e da un fondo obbligazionario. Una soluzione molto semplice, ma che può permetterci di far luce su alcune realtà finanziarie. Il grafico sottostante mostra i rendimenti giornalieri del nostro portafoglio modello, cioè come si è comportato giorno dopo giorno. A una prima occhiata notiamo subito che il grosso dei rendimenti è racchiuso nell’intervallo 1/-1%, per la precisione il 97% dei movimenti del portafoglio rientra in questa fascia.
Tuttavia, guardando solamente ai rendimenti, non riusciamo a capire quale può essere stata la performance di questo portafoglio e, anzi, gli occhi “meno esperti” possono rimanere delusi dalla successione di questi “bassi rendimenti”. Proviamo quindi a cambiare punto di vista, ed osserviamo l’evoluzione del portafoglio nel tempo.
Ora si può tranquillamente dire che l’andamento del nostro portafoglio modello ha tutto un altro aspetto. Dopo 30 anni di investimento questa simulazione restituisce un rendimento medio annuo del 3,93%, volatilità contenuta pari al 6,06% e una performance complessiva del 425% (dividendi esclusi).
I due grafici sono le due facce della stessa medaglia. Riteniamo importante sottolineare che rispetto al grafico precedente non è cambiato nulla: abbiamo solo variato il punto di vista da cui osservare l’andamento del portafoglio. Infatti concentrarsi unicamente sulle performance di breve (o brevissimo) periodo, come possono essere quelle giornaliere o mensili, può portare a farsi un’idea completamente fuorviante di quella che è invece l’effettiva realtà del portafoglio. Ovviamente, preliminare a tutto ciò, riteniamo fondamentale ricordare che un portafoglio deve essere costruito con solide basi in termini di diversificazione e correlazione. Questo semplice esempio, replicabile anche per le soluzioni d’investimento più complesse, mostra come sia indispensabile saper affrontare con consapevolezza il mondo degli investimenti: concentrarsi sui movimenti di lungo termine, tenendo sempre bene a mente l’obiettivo per cui si è intrapreso l’investimento, possono aiutarci a vivere più serenamente la nostra “vita finanziaria”.
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