Tra Francia e Italia una vera battaglia navale

L’affaire Finmeccania-Stx è durato per tutta l’estate e si sta avviando alla resa dei conti. Ecco cosa è successo e quali sono le prossime mosse

Il settore navale non è un mercato semplice. Negli ultimi anni si è assistito ad una vera e propria concentrazione delle società che si occupano della costruzione di navi, processo che già negli anni passati aveva coinvolto il settore aereo originando alla fine due grandi gruppi, uno europeo (Airbus) e uno statunitense (Boeing). Durante l’estate si è consumata una vera e propria battaglia navale, tra Francia e Italia, che ha avuto come campo di gioco i cantieri di Saint-Nazaire.

L’accordo iniziale. Bisogna tornare indietro al 6 aprile di quest’anno, giorno in cui Fincantieri ha partecipato, e successivamente vinto, l’asta per aggiudicarsi i cantieri Stx di Saint-Nazaire del gruppo coreano Stx offshore & Shipbuilding per una cifra che ammonta a 79,5 milioni di euro. L’accordo prevedeva l’acquisto dei due terzi del sito, di proprietà del gruppo coreano successivamente fallito, mentre un terzo sarebbe rimasto nelle mani del governo francese. Parigi aveva imposto delle condizioni all’acquirente italiano non solo sulla capacità produttiva del sito in questione, ma anche sulla governance della nuova società.

L’importanza di Saint Nazaire. Sicuramente il posto sarà sconosciuto ai più, eppure i cantieri di Saint Nazaire sono di importanza strategica dal momento che rappresentano il fiore all’occhiello della cantieristica navale militare francese. Non solo navi militari però; grazie all’ampio bacino con fondali profondi è stato possibile realizzare la più grande nave da crociera al mondo, la “Harmony of the Seas”.

Macron cambia le carte in tavola. Dopo aver avuto l’ok francese e il via libera del tribunale coreano di Seoul, il 19 maggio è stato firmato l’accordo di compravendita. Tutto sembrava procedere per la giusta via, almeno fino al 31 maggio, giorno in cui il neo presidente Macron ha chiesto una nuova struttura azionaria come condizione necessaria per poter concludere l’affare con l’obiettivo di garantire l’indipendenza e la sovranità strategica della Francia, cercando così di riportare in territorio francese una società che prima era sostanzialmente di proprietà coreana. Questa mossa è stata possibile attraverso l’esercizio, da parte del governo francese, del diritto di prelazione ovvero il diritto di “essere preferito” nella vendita rispetto ad un altro soggetto. Prima di esercitare tale opzione, da Parigi era stata ventilata l’ipotesi di un accordo 50% – 50% con la società italiana e quindi la spartizione a metà del capitale, accordo che però non è stato accettato.

Le prossime mosse. Secondo Le Maire, ministro dell’economia francese, la cooperazione tra la Francia e Fincantieri è la miglior soluzione per Saint Nazaire, mentre Roma ha fatto sapere di non essere disposta a perdere la maggioranza e di voler controllare i cantieri di Stx France con almeno il 51%. Gli investitori e gli operatori di mercato sembrano abbastanza ottimisti che entro la fine del mese si riuscirà a trovare un accordo; il titolo Finmeccanica infatti ha ampiamente recuperato le perdite messe a segno dopo l’intervento di Macron e ora veleggia intorno ai massimi.

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