Le truffe sentimentali sono un fenomeno in crescita sulle app di dating e sui social network. Ecco una guida per riconoscerle e le precauzioni da prendere
Le app di dating sono ormai diffusissime nel nostro Paese. Secondo un sondaggio di YouGov, quasi il 30% degli italiani le ha utilizzate almeno una volta. Gli incontri romantici nascono online per poi proseguire nella vita reale fino, in alcuni casi, al matrimonio (come racconta questo articolo apparso sul Corriere della Sera). Ma non sempre tutto va per il meglio e non parliamo solo degli appuntamenti in cui le aspettative vengono deluse.
I criminali informatici hanno iniziato a intrufolarsi nelle pieghe dell’intimità digitale per sfruttare un contesto che – per sua natura – porta ad abbassare le difese. Questo fenomeno si chiama “romance scam” (truffa sentimentale) o “cat fishing” e, secondo gli ultimi dati della Polizia Postale, i casi sono cresciuti del 118% nel 2021. Parliamo solo dei casi denunciati, perché i numeri reali potrebbero essere molto più alti. Spesso, infatti, la vergogna di essere stati raggirati porta le vittime a non farsi avanti.
Purtroppo, in Italia, gli obiettivi risultano essere le persone più vulnerabili: persone di mezza età, divorziate di recente, con figli e in difficoltà. Sono questi i profili ai quali i truffatori danno la caccia, perché più facili da manipolare.
Nel sondaggio che abbiamo realizzato sulla pagina LinkedIn ING Italia emerge, fortunatamente, una consapevolezza diffusa del fenomeno (86% delle persone che hanno risposto lo sono), anche se ancora il 10% degli utenti dichiara di non esserne a conoscenza e il 4% di non sapere come difendersi. È bene comunque sapere che le tecniche delle truffe sentimentali possono trarre in inganno chiunque. Ecco perché, in questo articolo, vogliamo aiutarti a individuare i campanelli d’allarme e a capire come agire.
Nella mente del truffatore. Cosa lo motiva a ingannare?
Per riconoscere un tentativo di truffa romantica può essere utile immedesimarti nell’aggressore, il cui obiettivo è, nella maggior parte dei casi, ottenere denaro. Le sue tecniche rientrano nella grande famiglia dell’ingegneria sociale (che abbiamo affrontato in questo articolo). Quindi, spesso, l’inganno partirà con la costruzione di uno o più profili fasulli. Il primo account corrisponderà a un’app di dating o a un social network con cui avverrà il primo contatto. Gli altri profili, invece, serviranno per dare l’idea che l’identità impersonata esista davvero. Approfondire le diverse motivazioni dietro questi comportamenti può esserti d’aiuto. Proviamo a vederle insieme.
- Divertimento. Purtroppo, ci sono persone che amano ingannare per svago, semplicemente per dimostrare a se stessi che riescono a far innamorare virtualmente gli sconosciuti. In questo caso, può trattarsi di un gioco infantile senza richieste di denaro, oppure può sfociare nella richiesta di regali o in piccole estorsioni.
- Cyber-bullismo. A volte i truffatori creano profili falsi e iniziano a chattare con le vittime e, una volta stabilita una certa intimità, iniziano a offenderle e provocarle gratuitamente, sulla base di diverse idee politiche o visioni della propria sessualità. Sfortunatamente, questa forma di bullismo è spesso indirizzata verso la comunità LGBTQIA+.
- Stalking e spionaggio. In altri casi la truffa romantica parte da colleghi e conoscenti che vogliono ottenere dettagli intimi da sfruttare a proprio vantaggio.
- Guadagno economico. Infine, la truffa più temibile e più ingegnerizzata. In questo caso, il criminale gestisce decine di profili fasulli di uomini e donne, pieni di scatti avvenenti. Dopo aver stabilito un contatto, inizierà a chattare seguendo sceneggiature preconfezionate: lusinghe e fotografie intime, fino alla richiesta di denaro per ragioni subdole, come aiutare un parente in difficoltà, pagare un albergo, avere un regalo. La vittima – spesso – concederà tutto, pur di continuare questa relazione fittizia.
A quali segnali prestare attenzione?
Una volta indagate le motivazioni, facciamo un passo ulteriore e capiamo quali sono le strategie. Perché, in realtà, questi criminali seguono schemi ricorrenti.
- Richieste fuori luogo. Il truffatore proverà a chiedere foto, video e messaggi vocali intimi attraverso moltissimi espedienti. Poi arriverà il ricatto vero e proprio. Il criminale richiederà del denaro minacciando di pubblicare tutto il materiale ricevuto dalla vittima se non dovesse riceverlo.
- Foto “troppo belle per essere vere”. Soprattutto nei casi più industrializzati di truffe romantiche, l’adescatore utilizzerà foto false pescate da internet e non ritoccate. Sembreranno scattate da professionisti semplicemente perché non sono reali.
- Spostare la conversazione su altri canali. Poiché il truffatore può tentare un furto d’identità o di un account, proverà a chiedere indirizzo email, numero di telefono, contatti Telegram o WhatsApp con la scusa di voler proseguire la conversazione su un canale più diretto. Una volta entrato nel campo da gioco del truffatore, la vittima può subire ogni tipo di attacco. Ne sono un esempio i link che attivano malware (come ti abbiamo raccontato in questo articolo).
Cosa fare per difendersi?
- Verifica che le immagini del profilo siano vere. Se hai qualche sospetto, ti basterà fare uno screenshot con lo smartphone, caricare la foto su Google Immagini e il motore di ricerca ti restituirà (o meno) il reale possessore del profilo.
- Non cliccare sui link che ti vengono inviati, in nessun caso.
- Se hai qualche sospetto, fidati del tuo istinto e interrompi ogni contatto con il potenziale truffatore.
- Se, invece, ti rendi conto di aver subito un tentativo di truffa o se ti sei sentito minacciato, non cancellare alcuna conversazione, foto o video, per quanto possa sembrare imbarazzante. Possono aiutare la Polizia Postale a identificare l’aggressore.
- Se la truffa è andata a buon fine e ti è stato sottratto denaro, supera la vergogna e denuncia il crimine. Così puoi evitare che ciò succeda anche ad altri.
E tu, ti sei mai trovato in questa situazione? Quali strategie hai usato per difenderti?
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