Uk, la sterlina paga le conseguenze della sconfitta May

Theresa May non ha ottenuto la maggioranza sperata e ha visto sfumare la sua auspicata “hard Brexit”: ma come hanno reagito i mercati dopo le elezioni?

L’8 giugno, nei piani di Theresa May, avrebbe dovuto essere la data che sanciva la maggioranza del partito conservatore alla Camera. Una Brexit più incisiva e rapida era l’obiettivo dei conservatori che però hanno dovuto fare i conti con un esito diverso da quello sperato. All’indomani del voto, infatti, nessun partito ha ottenuto la maggioranza, tanto meno lo schieramento May. E mentre in tutto il Regno Unito ci si chiede come sarà possibile un governo di fronte a questo punto fermo, la prima a pagarne le conseguenze è la moneta. La sterlina crolla giù come dalle montagne russe, sprofondando del 2%: a 1,28 sul dollaro e al di sotto di 1,14 sull’euro. Un altro duro colpo da assestare per il popolo britannico, che adesso si ritrova in un clima di profonda incertezza. Ma l’incertezza, si sa, non è gradita ai mercati. Vediamo quali sono state le prime reazioni in borsa dopo la sconfitta della May.

Theresa May va avanti per la sua strada. Per un Paese che si avvia verso l’uscita dall’Unione Europea (il primo, tra l’altro, a esperire questa situazione) la mancanza di un governo stabile è quanto di più inappropriato si possa auspicare. All’indomani dal voto, tanti hanno invitato Mrs. May a dimettersi, ma la premier ha fatto tutto il contrario, chiedendo alla Regina Elisabetta di poter formare un governo in alleanza col partito unionista nord-irlandese DUP. Queste contromosse, però, non hanno giovato alla sterlina che si è portata ai minimi da nove mesi.

Come hanno reagito i mercati? Se da un lato i titoli di giornali davano per sconfitta la May e affossata la sterlina, una prima analisi del mercato finanziario inglese fa intravedere una reazione negativa, ma nemmeno così catastrofica. I mercati non si sono mossi poi così tanto, anzi, rispetto ad un anno fa in cui veniva annunciata la Brexit. Il grafico sottostante mostra come, un anno fa, la reazione alla notizia della Brexit era stata molto più dura rispetto a quella post-elezioni. Nel giugno scorso, infatti, dopo il referendum sul divorzio con Bruxelles, la reazione dei mercati era stata molto più incisiva rispetto a quella post sconfitta May.

In Europa, dopo l’esito delle ultime elezioni in Regno Unito, i listini hanno chiuso in positivo: Milano +0,34%, Parigi +0,67% e Francoforte +0,8%. Anche Londra, infatti, registra un guadagno dell’1,04%. Alla fine dei conti, la partita è ancora tutta da giocare, tra chi tifa per la Brexit e tra chi dall’esito dell’8 giugno ne ha tratto invece un sospiro di sollievo.

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