Auto e scooter a basse emissioni, al via i contributi del Decreto Rilancio

Dal 1° agosto è possibile richiedere l’incentivo per acquistare veicoli a basse emissioni. Il contributo si aggiunge a quanto già previsto dall’Ecobonus e prevede agevolazioni anche per le auto usate. Ecco quali veicoli rientrano nell'incentivo e come farne richiesta

Mentre si aspetta ancora la messa a punto del servizio che consentirà di beneficiare del bonus mobilità su biciclette e monopattini, sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico è già disponibile la piattaforma che permette di richiedere l’Ecobonus per acquistare automobili o scooter a basse emissioni. La misura è stata introdotta dal Decreto Rilancio con l’obiettivo di risollevare le sorti del settore automobilistico, tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus, ma anche per agevolare l’immissione nella circolazione di veicoli che impattino meno sull’ambiente. Il bilancio dei primi cinque mesi del 2020 evidenzia uno scenario piuttosto preoccupante per il settore, con le nuove immatricolazioni che sono crollate di oltre il 50% rispetto al 2019.

Boom di richieste per l’avvio delle prenotazioni. Lo scorso 1° agosto sono partite le prenotazioni sul sito dedicato ecobonus.mise.gov.it dell’incentivo per l’acquisto di veicoli a basse emissioni con le novità introdotte dal Decreto Rilancio che vanno ad aggiungersi a quanto introdotto dall’ultima legge di bilancio con il cosiddetto Ecobonus. Per l’incentivo sono infatti stati messi a disposizione altri 50 milioni di euro, in aggiunta ai fondi già stanziati pari a 100 milioni di euro per il 2020 e a 200 milioni di euro per il 2021. Stando ai numeri diffusi dal Ministero dello Sviluppo economico, la partenza è andata oltre le aspettative. Nelle prime due ore di messa online della piattaforma sono state oltre 3.000 le prenotazioni per l’incentivo a favore della mobilità a basso impatto ambientale e nel primo fine settimana sono stati utilizzati quasi 10 milioni di euro dei 50 previsti fino a dicembre 2020.

Quali sono le auto incentivabili. Capire quali modelli di auto possono beneficiare dell’incentivo non è così semplice, anche perché non esiste in realtà un elenco dei veicoli ammessi. La soluzione migliore è verificare assieme al venditore se l’auto che vuoi acquistare ha le caratteristiche individuate dal Decreto Rilancio. La normativa prevede che le auto incentivabili debbano avere criteri precisi: in prima battuta devono essere veicoli di categoria M1 (parliamo quindi di veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente) nuovi e con emissioni di CO2 non superiori a 110 g/km. Devono inoltre avere anche dei requisiti di prezzo che, comprensivo di optional, non può superare i 40.000 euro di listino per le auto con emissioni di CO2 fino a 60 g/km e inferiore a 50.000 euro per i veicoli con emissioni di CO2 comprese tra i 61 e i 110 g/km, purché siano almeno pari alla classe Euro 6.

A quanto ammonta l’incentivo per le auto nuove. Se acquisti dal 1° agosto al 31 dicembre 2020, anche tramite finanziaria, un veicolo nuovo di fabbrica, ti vengono riconosciuti incentivi direttamente dal venditore, sotto forma di sconto. In particolare:

  • Se acquisti una nuova auto con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km e, contestualmente, rottami un vecchio veicolo immatricolato prima del 1° gennaio 2010 o che sia immatricolato da almeno 10 anni, il contributo viene calcolato secondo questi parametri, a condizione che venga applicato dal venditore uno sconto pari ad almeno 2.000 euro.
Emissioni di CO2 g/km Contributo in euro
Da 0 a 20 2.000
Da 21 a 60 2.000
Da 61 a 90 1.750
Da 91 a 110 1.500

 

  • Se, invece, acquisti un veicolo a ridotte emissioni di CO2, ma non hai una vecchia auto da rottamare, l’incentivo ti viene riconosciuto a condizione che il venditore pratichi uno sconto pari ad almeno 1.000 euro.
Emissioni di CO2 g/km Contributo in euro
Da 0 a 20 1.000
Da 21 a 60 1.000
Da 61 a 90 1.000
Da 91 a 110 750

L’incentivo può essere sommato a quanto già previsto dall’Ecobonus. Ricorda inoltre che se hai un’altra auto da rottamare e vuoi acquistare un veicolo con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km puoi beneficiare di un ulteriore incentivo di 750 euro, da sommare ai 1.500 già attribuiti al primo veicolo o, in alternativa, da utilizzare in forma di credito di imposta entro i successivi tre anni per l’acquisto di monopattini elettrici, biciclette classiche o elettriche, abbonamenti al trasporto pubblico o servizi di mobilità condivisa. È importante ricordare, inoltre, che questi bonus possono essere cumulati con quanto previsto fino al 2021 dall’Ecobonus, il contributo introdotto dall’ultima legge di bilancio. Questo ti permette risparmi interessanti sull’acquisto di una nuova auto.

Sconto del 40% sul passaggio di proprietà se scegli un’auto usata. L’incentivo statale non riguarda solo le auto nuove, il Governo ha pensato anche a una misura che agevolasse chi sceglie di acquistare l’usato. Se decidi di comprare un veicolo di seconda mano tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2020 e rottami un’auto dalla classe Euro 0 alla classe Euro 3, puoi infatti beneficiare di uno sconto del 40% su quanto dovuto per gli oneri fiscali del passaggio di proprietà, pagando quindi solo il 60% del totale. Anche in questo caso la normativa prevede però che il veicolo di seconda mano acquistato abbia caratteristiche precise: la classe non può essere inferiore a Euro 6 e le emissioni di CO2 devono essere inferiori o uguali a 60 g/km.

Non solo auto: come funziona il bonus per l’acquisto di scooter elettrici e ibridi. Se stai pensando di acquistare uno scooter elettrico o ibrido, dallo scorso 22 luglio è operativa la piattaforma sul sito del Ministero dello Sviluppo economico per richiedere l’incentivo riservato alle due ruote. Si tratta di un contributo che ti viene riconosciuto in maniera diversa, a seconda che contestualmente all’acquisto rottami o meno la tua vecchia moto. I veicoli interessati all’incentivo sono quelli nuovi di categoria L a due, tre o quattro ruote, sia ibridi che elettrici, sono interessati quindi i veicoli di categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e (sul sito di ACI puoi trovare le definizioni per ogni singola categoria). Anche in questo caso la normativa ha differenziato la scontistica in base al fatto che contestualmente si rottami o meno un vecchio veicolo. Se sei interessato all’acquisto di uno scooter elettrico o ibrido, perciò, puoi contare sul 30% di sconto sul prezzo d’acquisto (fino a un massimo di 3.000 euro) senza rottamazione, mentre lo sconto arriva al 40% (fino a un massimo di 4.000 euro) se rottami contestualmente un vecchio scooter.

Come vengono erogati gli incentivi. Gli incentivi vengono erogati attraverso i venditori tramite compensazione del prezzo d’acquisto. Sarà quindi il tuo concessionario a doversi preventivamente registrare nell’Area Rivenditori sulla piattaforma dedicata sul sito del Ministero dello Sviluppo economico per poter erogare di fatto il contributo sotto forma di sconto agli acquirenti. Da quest’area è possibile quindi prenotare i contributi relativi a ogni singolo veicolo, ottenendo una ricevuta di registrazione. L’operazione deve infine essere confermata entro 180 giorni, comunicando il numero di targa del veicolo di nuova immatricolazione, quindi consegnando e allegando tutta la documentazione prevista.

Approfitterai degli incentivi introdotti dal Governo per cambiare l’auto o lo scooter? Raccontaci i tuoi progetti tra i commenti!

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