Come funzionano i bonus luce, acqua e gas

Requisiti, domanda, erogazione: la nostra guida passo passo per richiedere gli sconti in bolletta in caso di disagio economico o fisico

Anche quest’anno è prevista la possibilità di usufruire di un bonus sulle forniture dell’elettricità, del gas e dell’acqua in casi di difficoltà economica: una bolletta più leggera, insomma, pensata per le famiglie o le persone bisognose. Chi può richiederli e come può fare? Ve lo spieghiamo nella nostra guida.

In cosa consistono i bonus? Si tratta di agevolazioni che vengono erogate sotto forma di uno sconto applicato direttamente sulle bollette, oppure assegnato ai beneficiari tramite metodi tracciabili, resi operativi dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con la collaborazione dei Comuni. In caso di disagio economico è possibile anche fare un’unica richiesta per beneficiare delle agevolazioni su tutte e tre le forniture.

Come richiedere i bonus. Per richiedere uno o più bonus, è necessario presentare domanda presso il vostro Comune di residenza oppure presso un altro ente indicato dal Comune (come CAAF o Comunità montane) utilizzando gli appositi moduli disponibili direttamente online sul sito del Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche SGAte dedicato oppure rivolgendovi direttamente al vostro Comune.Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti necessari e come richiedere i bonus.

Chi può richiedere i bonus? Bonus elettrico, bonus gas e bonus acqua possono essere da clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura elettrica che:
• appartengono a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 8.265 euro
• appartengono a un nucleo familiare con almeno quattro figli a carico e con ISEE non superiore a 20.000 euro
• appartengono a un nucleo familiare già titolare di Reddito o Pensione di cittadinanza.

Erogazione bonus luce. Il bonus sui consumi dell’elettricità viene erogato in base ai componenti del nucleo familiare e viene aggiornato annualmente dall’Autorità. Per il 2020 vengono corrisposti 125 euro per numerosità familiari di 1-2 componenti, 148 euro per quelle comprese tra 3 e 4 componenti e 173 euro per numerosità familiari superiori ai 4 componenti. L’importo viene corrisposto sotto forma di sconto applicato direttamente sulla bolletta elettrica, ma non in un’unica soluzione. Quanto spetta viene ripartito nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi a quello di presentazione della domanda.

Erogazione bonus gas. Per usufruirne i clienti devono inoltre avere un misuratore gas di classe non superiore a G6 (è un indicatore per stabilire la quantità di gas che può essere trasportata in un punto di fornitura e che distingue le utenze domestiche da quelle di tipo commerciale o industriale). Il bonus viene erogato tenendo conto di categorie d’uso, zone climatiche e composizione del nucleo familiare: si va da un minimo di 32 euro per famiglie fino a 4 componenti che utilizzano il gas per l’acqua calda sanitaria e uso cottura e si arriva fino a 264 euro riconosciuti per nuclei familiari superiori a 4 componenti che vivono in zona climatica F e che utilizzano il gas oltre che per l’acqua calda sanitaria e per cottura, anche per il riscaldamento. Lo sconto in bolletta viene ripartito nelle diverse fatture corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi a quello di presentazione della domanda.

Erogazione bonus idrico. Per ogni componente del nucleo familiare, il bonus idrico prevede la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua, che corrispondono a 50 litri d’acqua al giorno per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Il bonus viene erogato in maniera differente in base al fatto che venga richiesto da utenti diretti o indiretti. Nel primo caso l’erogazione avviene direttamente in bolletta, nel secondo, invece, il gestore eroga il bonus in un’unica soluzione, tramite accredito su conto corrente o tramite assegno circolare non trasferibile, scegliendo comunque una modalità di pagamento tracciabile.

Bonus luce, anche in caso di disagio fisico. Nel caso del bonus elettrico, ne hanno diritto anche:
tutti i clienti domestici affetti da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita
• i nuclei familiari presso cui viva un soggetto affetto da grave malattia
L’elenco delle apparecchiature che possono rientrare in questa categoria è disponibile online. È bene ricordare che, in caso di possesso dei requisiti richiesti, il bonus per soggetti in condizione di disagio fisico può essere cumulato con quello per disagio economico.
Per la condizione di disagio fisico, è necessario presentare domanda presso il Comune di residenza del titolare del contratto di fornitura elettrica, anche se diverso dal malato, utilizzando gli appositi moduli e allegando i documenti rilasciati dalla ASL che attestino la grave condizione di salute. La domanda può anche essere inoltrata tramite un altro ente designato dal Comune, come CAAF o Comunità montane.

Erogazione del bonus luce per disagio fisico. L’importo erogato non è uguale per tutti e varia a seconda della potenza contrattuale, delle apparecchiature e dal tempo giornaliero di utilizzo. Gli importi per il 2020 vanno da un minimo di 185 euro per potenze fino a 3 kW (per consumi fino a 600 kWh all’anno) e arrivano a 663 euro per potenze superiori a 3 kW (per consumi oltre i 1.200 kWh all’anno). Come per chi è in situazioni di disagio economico, anche in questo caso l’importo del bonus viene scontato in fattura e suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi a quello della presentazione della domanda.

Pensate che queste misure possano essere realmente efficaci per nuclei familiari in situazioni di difficoltà economiche? Diteci cosa ne pensate tra i commenti.

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