Comprare casa ai tempi del Covid: cos’è cambiato?

Cosa cercano gli italiani dopo la pandemia? Una casa più grande, fuori dalle aree urbane, e con giardino o terrazzo. Ma a dispetto delle previsioni i prezzi del mercato immobiliare non sono scesi, anzi

Il mercato immobiliare? A dispetto delle stime, ha reagito meglio di altri al trambusto della pandemia da Covid-19. Nonostante una titubanza registrata nel primo trimestre del 2020, il secondo ha mostrato che agli italiani è tornata voglia di comprare casa. L’allentamento delle misure restrittive è infatti coinciso con la ripresa, seppur lenta, delle visite immobiliari (spesso anche in videochiamata) e delle trattative di compravendita. Gli effetti economici sul settore immobiliare si sono comunque fatti sentire: il fermo delle attività ha avuto un forte impatto, anche se è presto per valutare in maniera complessiva gli effetti di una crisi che, di fatto, ha interrotto una fase di crescita del mercato in atto ormai dal 2014.  Stai valutando di comprare casa? Vediamo insieme se è il momento giusto per te!

Partiamo dai prezzi: cos’è cambiato? Le previsioni prevedevano una possibile flessione del mercato e, quindi, un abbassamento dei prezzi degli immobili. Invece i prezzi sono cresciuti del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Nel primo trimestre 2020, come dimostra l’ultima statistica trimestrale diffusa dall’Istat, i prezzi sono saliti in media dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, nel secondo trimestre, invece, i prezzi delle abitazioni sono saliti del 3,1% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Anche in ambito europeo siamo nella stessa situazione, con i prezzi degli immobili che hanno subito un incremento di circa il 5% rispetto allo stesso trimestre del 2019.

Come hanno reagito le agenzie immobiliari? A causa del lockdown, le agenzie immobiliari hanno risentito di una minor predisposizione a visite e ad acquisti da parte degli italiani. La percentuale di agenti incaricati che hanno venduto almeno un immobile è scesa al 72,8% (era l’84,4% nei mesi precedenti), mentre per il 47% degli agenti la pandemia da Covid-19 ha causato un aumento dei casi di rinuncia all’acquisto o di rinegoziazione delle transazioni. A incidere su queste decisioni è stato spesso il lavoro, come dimostra anche il fatto che il 70% di chi ha rinunciato all’acquisto lo ha fatto a causa di un cambiamento delle condizioni lavorative o di reddito, nel 39% dei casi invece la ragione è da ricercare nel mancato reperimento di un contratto di mutuo.

Cosa cercano gli italiani? Case più ampie, col terrazzo e fuori città. Il Covid ha trainato anche le richieste di immobili in zone di campagna. Complice il periodo di lockdown e il massiccio ricorso allo smart working, infatti, la domanda di rustici e casali al di fuori dei grossi centri abitati ha registrato un’impennata del 30%, come conferma un’indagine di Immobiliare.it.
Guidano la classifica delle province più ambite Brescia e Alessandria: qui le richieste di soluzioni più a contatto con la natura sono aumentate rispettivamente del 268% e del 241%. Ma, oltre a una maggior predisposizione a spazi più ampi e a un ritorno alle aree rurali, ci sono anche i prezzi che – in linea generale – sono molto più bassi rispetto a quelli delle grandi città. E, a differenza di quanto registrato per i grossi centri, nonostante una maggiore domanda i prezzi delle abitazioni in provincia sono rimasti pressoché stabili rispetto al periodo pre-Covid. È cresciuta anche la richiesta di spazi più ampi, meglio se con giardini o terrazzi: anche in questo caso, una delle motivazioni è da ricercare nelle lunghe settimane di lockdown in cui chi ha potuto godere di ambienti più confortevoli ha sicuramente vissuto un periodo più leggero.

Affitti, sale l’offerta, restano stabili i prezzi. Non hanno risentito del periodo soltanto le compravendite, ma anche gli affitti. Secondo quanto riportati da SkyTG 24, infatti, nonostante un importante calo della domanda, l’offerta di immobili è salita. Uno degli effetti dell’emergenza sanitaria sui proprietari di casa è infatti stato quello di procedere con cautela. È Milano a fare da capolista nella classifica dei Comuni che registrano i numeri più significativi di case sfitte: qui la variazione dell’offerta di abitazioni tra settembre 2019 e marzo 2020 ha superato il +68% (contro il 14% degli altri grandi capoluoghi nazionali). Contrariamente alle aspettative, però, questo non ha inciso sui prezzi degli affitti che hanno registrato una variazione percentuale dell’1%, a dimostrazione che tra i proprietari si preferisce procedere con prudenza, per comprendere meglio l’evoluzione della situazione. I prezzi, insomma, sono rimasti piuttosto esosi: per affittare un bilocale da 65 metri quadri nel capoluogo lombardo si spende in media 1.267 euro.

Ti conviene acquistare casa in questa fase? Come abbiamo visto, stando ai dati a disposizione, al momento i prezzi delle abitazioni sono rimasti prevalentemente stabili e, in alcuni casi, sono addirittura aumentati. Secondo alcune previsioni, nei prossimi mesi potremmo dover fare i conti con gli effetti del lockdown e non è da escludere che questi possano incidere anche indirettamente sui prezzi degli immobili. C’è poi la variabile relativa sia ai dati degli occupati che alle prossime misure a sostegno dei cittadini da parte del Governo: entrambi fattori che potranno influenzare in qualche modo il futuro del mattone in Italia. Se vuoi comprare casa, insomma, forse ti conviene temporeggiare per capire come reagirà il mercato immobiliare in quest’ultimo trimestre del 2020. La situazione dei mutui, però, sta vivendo un periodo favorevole: se decidi di acquistare un immobile come prima casa, infatti, puoi contare su tassi di mercato vantaggiosi. Per fare un preventivo con Mutuo Arancio vai sul sito ing.it.

Stai progettando di acquistare casa o lo hai fatto nel 2020? Raccontaci tra i commenti quali aspetti hai valutato nella ricerca e come hai gestito le procedure in questa delicata fase.

Per poter visualizzare i commenti devi accettare i cookie facoltativi, clicca qui per cambiare le tue impostazioni sui cookie.