Difficoltà con la memoria? La tecnologia che ti aiuta

Demistifichiamo un luogo comune: la tecnologia non ci rende smemorati. Computer e smartphone possono aiutarci a tenere a mente scadenze e informazioni importanti: con reminder smart, sistemi di memorizzazione visiva e piccoli esercizi quotidiani

Siamo “iperconnessi” e navighiamo in un mare infinito di informazioni. Con il cervello stimolato da dati sempre nuovi, c’è il rischio che ti sfuggano le cose importanti. Dare la colpa alla tecnologia sarebbe sbagliato. Certo, le possibilità di trovare qualunque informazione con lo smartphone è un invito alla pigrizia, ma la capacità di ricordare va stimolata. E le informazioni vanno organizzate. È un esercizio come tanti altri che, se ben fatto, darà i suoi risultati. Ecco allora cinque tecniche per allenare la memoria grazie alla tecnologia.

Dedica qualche minuto al giorno all’esercizio. La memoria va allenata, dicevamo. Si può fare alla vecchia maniera, imparando a memoria i classici della poesia, come suggeriva Umberto Eco in un celebre articolo del 2014. Oppure, se preferisci un approccio pragmatico, puoi farti guidare da alcune app di brain training pensate per questo scopo. Tra le più interessanti, ci sono PeakMemory Assistant (che ambisce a donarti “la memoria di un elefante”). Se invece sei in difficoltà con le cifre, perché nessuno ha più bisogno di ricordare i numeri di telefono, potrai scegliere Memory Ladder – Numbers Trainer. Se poi vuoi allenare il tuo vocabolario, le notifiche web del sito unaparolaalgiorno.it ti aiuteranno a non dimenticare le sfumature della lingua italiana.

Un aiuto per associare contatti digitali a visi reali. Ti sarà sicuramente capitato di scorrere la rubrica del telefono e non riuscire proprio a ricordare a chi corrispondano alcuni nomi. Covve serve proprio a questo, è un “address book” potenziato che, grazie ai suoi algoritmi, collega nomi e numeri alle informazioni disponibili sul web: associa profili social, posizioni lavorative, città in cui vivono. È un’app molto accurata e, in più, ha alcune funzioni extra: ti permette di impostare avvisi per ricordarti di mantenerti in contatto con le persone che pensi di trascurare e puoi scegliere di risentirle una volta al mese o a intervalli personalizzati. Inoltre offre la scansione automatica dei biglietti da visita. Covve è gratuita, ma ha alcune funzioni avanzate disponibili a poco più di 7 euro al mese per chi sottoscrive l’abbonamento annuale. Potrebbe essere un’opzione da valutare se, per lavoro, hai relazioni con molte persone.

Ricordati ciò che leggi online, sottolineando il web. Anche usare gli evidenziatori è un vecchio metodo che aiuta la memoria. Ma come fare con il digitale, dove non ci sono pagine? Un modo c’è. Gli autori di Hibou, un’estensione per il browser Chrome, hanno messo a punto un metodo chiamato “spaced repetition”: vi permette di evidenziare e prendere note sulle pagine web dei siti visitati. Questi appunti digitali verranno archiviati e Hibou si preoccuperà di riproporteli, per una seconda lettura, cosicché non dovrai più affrontare la frustrazione di dire “l’ho letto online ma non ricordo dove”.

Riscopri la scrittura per allenare la memoria visiva. La mente umana archivia tra i propri ricordi anche i gesti usati per tracciare le lettere a mano ed è capace di associare facilmente un pensiero a un disegno. Perfino gli scarabocchi hanno un potere sottovalutato per potenziare la memoria. Scrivere digitando con tastiere o touchscreen è invece una forma più asettica. Ma Squid (per Android) e PocketJot (per iOS) permettono di usare gli schermi di smartphone e tablet per prendere appunti a mano. Puoi usare queste app scrivendo con le dita o con i cosiddetti “pennini passivi” che costano meno di 10 euro e riescono a sostituire perfettamente una penna.

Usa i reminder smart. Se segnare sull’agenda gli impegni non basta, usare il calendario dello smartphone è uno dei metodi più efficaci per non affidarsi alla propria memoria. Esistono anche alcune scorciatoie per rendere il tutto più facile. Per esempio, attivare i promemoria sfruttando i luoghi al posto degli orari. Si può utilizzare l’Assistente Google per creare eventi del tipo “ricordami di comprare il cibo per gatti quando sono al supermercato”. Gli algoritmi saranno in grado di capire qual è il luogo dove fai la spesa più spesso e di inviarti una notifica quando avrai varcato quella soglia. È un promemoria che si può attivare scrivendo sulla barra di ricerca dell’app Google o pronunciando il comando a voce. E funziona con tantissimi luoghi, come “casa”, “lavoro” e non solo.

E tu come alleni la tua memoria? Credi che la tecnologia possa esserti utile?

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