Factor investing: cos’è e quali sono i principali fattori?

Malgrado la sua popolarità, l’investimento fattoriale, o factor investing, rimane un concetto difficile da capire e spesso si nota una certa confusione sull’argomento. Scopriamo allora il suo vero significato

Partiamo dalla definizione nuda e cruda. Quando si parla di strumenti finanziari, in particolare azioni, per “fattore” si intende una caratteristica in grado di spiegarne statisticamente performance e rischio. Questa idea è alla base dell’Arbitrage Pricing Theory (APT) proposta da Stephen Ross sul Journal of Economic Theory negli anni Settanta, secondo cui i rendimenti di ogni titolo azionario dipendono appunto da diversi fattori. Andiamo a dettagliare.

Che cosa si intende per “fattore”? La strategia factor investing si basa sulla constatazione che i rendimenti di un’azione dipendono da diversi fattori, i quali si possono suddividere in tre categorie: fattori macroeconomici, statistici e fondamentali.

I fattori più seguiti sono quelli fondamentali e riguardano il Momentum, la qualità (“Quality”), il valore (“Value”), la volatilità (“Volatility”) e il rendimento (“Dividend Yield” o “Yield”). Conosciamoli meglio.

Ok, ma quali metriche utilizzare? Abbiamo citato alcuni “rilevatori” di questi fattori: per esempio, in riferimento al fattore Quality abbiamo menzionato il Debt/Equity. Può essere quindi interessante fare il punto sulle metriche da osservare e soppesare per poter valutare l’investimento in un titolo azionario, a seconda del fattore che, a monte, abbiamo deciso di seguire. Qui di seguito una sintesi, che allarga lo sguardo anche ad altri “factors”.

Come investire e quale fattore scegliere? L’applicazione dell’una o dell’altra “filosofia” permette di circoscrivere in maniera omogenea ed efficiente l’universo di investimento, senza le interferenze tipiche dell’intervento umano: l’adozione di questo metodo di lavoro consente infatti di procedere allo stock picking, ovvero la scelta dei titoli, in modo automatico, evitando valutazioni “caso per caso”, che spesso risultano compromesse dall’emotività. Tuttavia, realizzare un investimento fattoriale senza assistenza professionale può essere molto complicato, perché richiede un discreto grado di conoscenze e competenze tecniche. L’alternativa al “fai-da-te” c’è: sul mercato esistono diversi strumenti finanziari, principalmente ETF e fondi comuni d’investimento, diversificati e già esposti ai vari fattori, pronti per essere inseriti in un portafoglio azionario.

 

Per poter visualizzare i commenti devi accettare i cookie facoltativi, clicca qui per cambiare le tue impostazioni sui cookie.