I podcast, una finestra digitale sul mondo

A piedi, in auto o sui mezzi pubblici: è sempre un buon momento per imparare qualcosa di nuovo

Probabilmente lo avete già notato, ma il Web è un luogo che può essere confusionario, tra decine di app e social network che si contendono la vostra concentrazione, lasciandovi annoiati, poco informati e distratti. Per questo motivo è tornato ad avere un successo uno strumento digitale che ha la tendenza a fare la cosa opposta: un buon uso della vostra attenzione. Si tratta dei podcast, i contenuti in stile radiofonico pensati per il Web, che vanno tenuti distinti sia dalle radio digitali che dalle versioni caricate su Internet dei programmi radiofonici. Oggi c’è un boom della scena podcast che ricorda quello dei blog personali di più di un decennio fa: tanti giornalisti, autori e creatori di contenuti ne stanno creando di notevoli, i costi sono ridotti, le potenzialità sono altissime e la scelta sta diventando smisurata. Solo su Apple, ci sono 500mila podcast attivi in oltre 100 lingue diverse, sono la nuova passione Web di un pubblico colto, istruito e leale. Il podcast più scaricato al mondo, l’americano Serial, è stato un blockbuster da 250 milioni di download. La metà dei podcast (il 49%), secondo una ricerca Nielsen, viene ascoltata in casa, il resto in mobilità: camminando, sui mezzi pubblici, in automobile. Sono il modo migliore per aprirsi una finestra (quasi sempre gratuita) sul mondo mentre andate o tornate dal lavoro.

Scegliete il varco più adatto a voi. Innanzitutto, per entrare nel mondo dei podcast avete bisogno di uno strumento per cercarli, scaricarli, organizzarli e ascoltarli. Nella maggior parte dei casi questo strumento sarà un’app. Una delle più interessanti è Spreaker: gratuita, facile da usare, permette di ascoltare contenuti live o da un archivio. Sul modello di Netflix, piattaforme come Audible (Amazon), Spotify e Deezer hanno cominciato non solo ad aprire una sezione podcast, ma anche a produrre contenuti originali. Per gli utenti iOS c’è anche la sezione Podcast di iTunes, che permette di accedere a una vasta libreria di contenuti. Per quanto riguarda il mondo Android, un’altra opzione interessante è Podcast Addict. Quale che sia la vostra scelta, la funzione più importante è la possibilità di fare download sul vostro dispositivo, per non doverli ascoltare in streaming consumando traffico. Da desktop, infine, un player di podcast audio (così come di musica e video) molto efficiente è il software open source Miro.

Facciamo un viaggio: USA, Cina o Europa? Ora che abbiamo messo a punto gli strumenti, passiamo alla parte più divertente: scegliere cosa ascoltare. Un punto di partenza imprescindibile per gli appassionati italiani di podcast è Piano P, la piattaforma italiana più innovativa per i contenuti audio giornalistici. Al momento sono inattivi (quindi non aggiungono nuove puntate) ma sempre disponibili all’ascolto due grandi e interessanti finestre su quanto successo negli Stati Uniti e in Cina negli ultimi anni: Da Costa a Costa di Francesco Costa è il racconto da ascoltare per avere il lungo resoconto di cosa ci ha portato all’attuale scenario politico negli Stati Uniti. Risciò invece è un’antologia di tutto quello che c’è da sapere sulla Cina contemporanea, a cura di due esperti come Giada Messetti e Simone Pieranni. Se invece avete voglia di capire e approfondire cosa succede in Europa, come funzionano le regole, le sfumature e i meccanismi dell’Unione Europea, ascoltate Lo Stato dell’Unione di Fabio Cassanelli e Andrea Sorbello. Infine, se il vostro genere è la divulgazione scientifica, il miglior prodotto del genere in Italia è sicuramente Scientificast di Paolo Bianchi e Marco Casolino. Il suo archivio da quasi duecento puntate potrebbe tenervi impegnati per mesi (e probabilmente lo farà).

Detoniamo canzoni o parliamo di calcio? I podcast però sono anche un modo per rimanere aggiornati sulle vostre passioni, che siano cinema, musica, sport. C’è, per esempio, Fantascientificast, un bellissimo podcast in italiano sulla fantascienza, che approfondisce tutto quello che ruota intorno a questo genere: serie Tv, film, libri, fumetti, videogiochi, con un archivio da 150 puntate. Anche se è in inglese, per gli appassionati di musica un prodotto imperdibile è Song Exploder, creato e condotto da Hrishikesh Hirway. Song Exploder effettua un’operazione molto semplice: smonta le canzoni con l’aiuto dei musicisti che le hanno scritte e suonate. Lo fa suono per suono, facendosi spiegare dagli autori testo, melodia, armonia, ritmo e storia del brano. Tra i gruppi e gli artisti che hanno partecipato al podcast, ci sono R.E.M., Alt J, St. Vincent, Nine Inch Nails. C’è poi una vasta produzione di contenuti in italiano legati allo sport, il più interessante e divertente da ascoltare è sicuramente Vox2Box, da segnalare anche La Riserva e Ball Don’t Lie. Racconta una storia vera, ma si ascolta come un lungo (e doloroso) romanzo, Veleno, prodotto da Repubblica, curato da Pablo Trincia e Alessia Rafanelli e dedicato a un orrendo caso di cronaca ed errori giudiziari. La cosa più vicina che abbiamo avuto in Italia a Serial.

Ascoltate podcast? Vi piacciono? Qual è il vostro preferito?

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