Tecnologia alleata della finanza: è la rivoluzione fintech

Nuove generazioni di servizi digitali, pagamenti istantanei e strumenti di investimento online rendono le persone più autonome e consapevoli. Ne parliamo il 24 ottobre a Milano a #INGChallenge

Banche e tecnologia sono sempre più vicine. E tutto ciò ha ricadute pratiche sulle persone: i conti correnti si possono aprire in pochi minuti, i prestiti vengono concessi in tempi brevissimi (ING dà una risposta in 5 minuti ai clienti) e ci sono sempre più servizi digitali che aiutano a risparmiare e investire. Sono alcuni effetti, che rientrano in un trend più grande (e in forte ascesa): è il fintech. Secondo gli ultimi dati di PwC e NetConsulting Cube, solo nel 2017, la tecno-finanza in Italia ha raccolto investimenti per 30 milioni di euro. La tecnologia, infatti, migliora le attività bancarie tradizionali, ma è solo l’inizio. Con il digitale si stanno affermando nuovi modi di gestire il denaro. Ecco qualche esempio.

I mobile wallet. Funzionano tramite app e permettono di conservare e trasferire qualunque cifra tramite il cellulare, perché “dematerializzano” il denaro. Con questi servizi potete pagare la spesa, prestare denaro ai vostri amici, comprare biglietti virtuali dei mezzi pubblici. Insomma, quando i mobile wallet si affermeranno del tutto, potrete tranquillamente lasciare a casa portafogli e carte di credito.

I mobile payment. In questo caso, è l’infrastruttura che lavora dietro le quinte. E che rende possibile fare acquisti con lo smartphone. Se potete pagare la cena sfiorando il pos con il telefono o prenotare un’auto in car sharing aprendo un’app, è grazie a questi sistemi. Che stanno seguendo una direzione precisa: diventare sempre più semplici e naturali, eliminando tutte le barriere per gli utenti (come password, codici o moduli da compilare). Con l’evolversi di questa infrastruttura, viene rivoluzionato qualunque mercato. Come quello assicurativo. Un esempio di questa tendenza è Yolo, un servizio che permette di sottoscrivere assicurazioni totalmente on demand. Pagando un canone online (come Netflix) è possibile proteggere dai vostri animali domestici al computer portatile appena acquistato.

Il crowdfunding. Si tratta di piattaforme digitali con cui è possibile presentare un’idea e ricevere microfinanziamenti. In questo modo, possono diventare realtà progetti che – magari – si hanno in mente da tempo, ma che non hanno attirato gli investitori tradizionali. Il crowdfunding è più di una “colletta virtuale”: con questa formula, negli ultimi anni, sono stati realizzati film e prodotti di successo.

I chatbot. Sono software automatici che rispondono ai vostri quesiti. E potete contattarli come in una comune chat. Si trovano, per esempio, su Facebook, Skype o sulle app. Sono attivi 24 su 24 e possono aiutarvi nell’assistenza tecnica. In più, con i progressi dell’intelligenza artificiale (su VoceArancio ne abbiamo parlato qui), stanno diventando più “umani”. Così i chatbot stanno iniziando a svolgere operazioni che, fino a poco tempo fa, potevate portare a termine online solo dopo molti clic e che, presto, saranno eseguiti con una sola frase, scritta o pronunciata a voce.

Di tutto ciò si parlerà durante la tappa di apertura della 5° edizione di ING Challenge, contest organizzato da ING e H-FARM. L’appuntamento è il 24 ottobre presso la sede di Talent Garden di Via Calabiana (Milano), a partire dalle 17.30. L’evento si aprirà con un approfondimento sul legame tra tecnologia ed empowerment. E cioè come nuove generazioni di servizi non solo facilitano la vita, ma permettono di guadagnare consapevolezza e autonomia anche su attività complesse, eliminando gli intermediari. Dopo la prima parte, l’ING Challenge si focalizzerà sul mondo fintech.

Vi piacerebbe partecipare all’evento? Prenotate qui il vostro bigliettola partecipazione è gratuita!

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