Via libera alla legge di bilancio: sai cosa cambia?

È stata approvata la manovra economica da 40 miliardi riferita al 2021. Tante le novità, ma anche le proroghe: dall'assegno unico per i figli a carico fino al finanziamento dei contributi a fondo perduto per le partite IVA, dalle pensioni agli aiuti per le famiglie fino alle agevolazioni per le imprese. Ecco cosa aspettarti

Vale 40 miliardi di euro la Legge di Bilancio – o meglio Manovra 2021 – che il Consiglio dei Ministri ha approvato nella notte tra sabato 17 e domenica 18 ottobre e sarà essenzialmente in chiave anti Covid. Sai cosa conterrà? Principalmente aiuti e finanziamenti a famiglie e imprese, ma anche nuove misure relative a scuola, pensioni e lavoro per i giovani. Verrà finanziata in buona parte dal fondo Next generation EU, ossia dall’Unione Europea, non è quindi detta l’ultima parola. Se le misure non dovessero rientrare nella destinazione prescelta dai fondi comunitari, potrebbero non venire attuate. Ma scopriamo insieme cosa contiene la nuova Legge di Bilancio e quali novità ti aspettano.

Misure per la sanità: stanziati circa 4 miliardi di euro.  Uno dei temi più delicati è stato quello relativo alla sanità. Viene prima di tutto aumentata di un miliardo di euro la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale e istituito un fondo aggiuntivo di circa 400 milioni di euro per due anni, destinato solo all’acquisto di vaccini e altre esigenze legate alla lotta contro il virus. Le misure riguarderanno poi in particolare il sostegno al personale medico e infermieristico attraverso la conferma anche per l’anno 2021 di 30.000 fra medici e infermieri assunti a tempo determinato durante il periodo emergenziale. Per le stesse categorie, viene inoltre potenziato il sostegno delle indennità contrattuali. “Mai più tagli alla sanità, ma investimenti sulla salute, il nostro bene più prezioso”, ha commentato il ministro dell’economia Gualtieri.

Oltre 6 miliardi per scuola, università e cultura. Alla fine vengono stanziati oltre 6 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi per l’assunzione di 25mila insegnanti di sostegno, e 1,5 miliardi per i tanto richiesti interventi di edilizia scolastica. Inoltre, 350 milioni di euro saranno in mano ai Comuni per poter potenziare il sistema dei trasporti. E le università? Destinati per il prossimo triennio 500 milioni di euro l’anno oltre ad altri 500 milioni che serviranno per finanziare interventi sul diritto allo studio, mentre un intervento da 2,4 miliardi di euro servirà in particolare per l’edilizia universitaria e per la ricerca.  Finanziamenti per 600 milioni di euro anche per sostenere uno dei nostri beni più preziosi, l’arte, compresi il mondo del cinema e della cultura.

Stop alle cartelle esattoriali fino al 31 dicembre 2020. Altro capitolo importante su cui si è molto dibattuto. Dal 16 ottobre si annunciava la ripartenza delle attività di riscossione esattoriale, ma lo stop è arrivato; accanto alla Manovra, il Governo ha infatti approvato un decreto che introduce un nuovo stop alle cartelle esattoriali. Viene così disposta la proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attività e degli atti dell’Agente della Riscossione.

Sostegno alle assunzioni under 35: nuova decontribuzione. Una bella novità per i più giovani sempre alle prese con la difficoltà di trovare contratti di lavoro sostenibili. Fra le misure che entreranno nella prossima Legge di Bilancio è prevista anche la decontribuzione per 3 anni per le imprese che assumono lavoratori sotto i 35 anni. Una misura, secondo la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, che rilancerà concretamente l’inserimento lavorativo dei giovani. Varrà fino al 2023 e prevederà anche un taglio del 30% dei contributi a carico delle imprese (già in vigore da ottobre, ma adesso esteso a 3 anni) per tutti i dipendenti la cui sede di lavoro si trovi in una regione del Sud.

Lavoro e imprese: arrivano i contributi a fondo perduto. Cosa otterranno le imprese, le più colpite economicamente dalla pandemia? Nella manovra è contenuto un nuovo fondo per l’emergenza da 4 miliardi di euro destinati a una nuova edizione del contributo a fondo perduto per commercianti e piccole imprese in difficoltà. Stanziati anche 5 miliardi di euro per la proroga della cassa integrazione Covid fino a fine anno per le aziende che la esauriranno a novembre. Viene prorogata inoltre la moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE. Sostegno aggiuntivo previsto alle attività di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro. Infine, con circa 7 miliardi di euro annui viene riconfermato il taglio del cuneo fiscale anche per i redditi sopra i 28mila euro l’anno e la proroga Ape sociale e Opzione donna.

Assegni per le famiglie: i primi 3 miliardi nel 2021 A partire da luglio 2021 verranno distribuiti i 3 miliardi di euro tesi a finanziare l’assegno unico per ogni figlio a carico dal settimo mese fino ai 21 anni di età. Si tratta di un assegno fisso tra i 200 e i 250 euro al mese in base all’Isee e all’età del bambino, elementi che saranno determinati nei prossimi decreti attuativi. Per i figli successivi al secondo, poi, l’importo è maggiorato del 20%, mentre nel caso di figli disabili la maggiorazione può arrivare anche al 50%. Hanno diritto all’assegno anche i nuclei con figli maggiorenni fino ai 21 anni, a condizione però che siano studenti, disoccupati o con lavori a reddito basso. L’assegno potrebbe essere corrisposto direttamente ai giovani.

A quando la conferma delle misure?  Entro il 31 ottobre 2020 il testo della Legge di Bilancio 2021 verrà presentato in Parlamento, il quale dovrà valutare l’approvazione o meno nel dettaglio delle singole spese che intende attuare lo Stato. Infine, entro e non oltre il 31 dicembre 2020 dovrà avvenire l’approvazione definitiva da parte di entrambi i rami del Parlamento (prima alla Camera e poi al Senato), con la successiva pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, momento che sancisce la sua entrata in vigore. L’Unione Europea dal canto suo avrà tempo fino al 30 novembre 2020 per esprimere un parere (positivo o negativo) sulla manovra, ma potrà riservare la sua decisione fino alla primavera del 2021.

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