World wonders e le 132 meraviglie

Google ci permette di viaggiare stando seduti sul divano e senza spendere un euro. Un tour virtuale per chi da casa non può spostarsi...

132 meraviglie Visitare i luoghi più belli della Terra stando comodamente seduti sul divano e senza spendere un euro. Ecco l’opportunità offerta dal nuovo arrivato in casa Google: World Wonders. Le meraviglie del mondo promesse dal nome sono quelle che si possono visitare online, dal 31 maggio scorso, all’indirizzo google.it/worldwonders: 132 luoghi di interesse storico-culturale (siti archeologici, paesaggi,  monumenti e architetture considerati patrimonio dell’Unesco) in 18 Paesi diversi. Qualche esempio? Dai megaliti di Stonehenge agli antichi templi di Kyoto, dalla Reggia di Versailles al memoriale della pace di Hiroshima, passando per le bellezze naturali dello Yosemite National Park e delle isole Ogasawara.

Le perle d’Italia Tra i protagonisti di questo progetto c’è anche l’Italia. Sono infatti decine le perle del nostro Paese accessibili da World Wonders e visitabili grazie a Street View (una funzione di Google Maps che permette all’utente di muoversi a livello stradale a 360° proprio come se si trovasse sul posto). È possibile, ad esempio, fare un viaggio virtuale nell’area archeologica di Pompei, visitare i centri storici di Firenze, Napoli, San Gimignano, Siena, Urbino, Ferrara, Pisa, le chiese rupestri della Puglia, le Cinque Terre, la Costiera Amalfitana, i trulli di Alberobello e Villa Adriana a Tivoli.

Trike Street View La maggior parte delle immagini sono state raccolte da Google utilizzando le auto Street View, dotate di una speciale fotocamera montata sul tettuccio. Nei luoghi inaccessibili alle automobili è stato usato il trike Street View, una bici a tre ruote munita di sistema fotografico: mentre il conducente pedala, il trike raccoglie automaticamente, in movimento, le immagini.

Il patrimonio del mondo Il progetto World wonders, in collaborazione con l’Unesco, il World Monument Fund e l’agenzia fotografica Getty Images, punta a creare un contenitore virtuale del patrimonio artistico-culturale del mondo. Non ci sono solo foto a 360 gradi: ogni immagine è accompagnata da una scheda sul luogo a cura dell’Unesco, da immagini d’archivio Getty (unite a quelle degli utenti di Panoramio, il sito di condivisione fotografica di Google), e da video YouTube di approfondimento. Steve Crossan, direttore del Google Cultural Institute: «Il nostro obiettivo è dare nuova vita ai luoghi più significativi del patrimonio culturale mondiale e, soprattutto, di renderli accessibili a un pubblico globale». Francesco Bandarin, vicedirettore generale della cultura per l’Unesco: «Le nuove tecnologie hanno molto da offrire nella promozione e nella salvaguardia delle bellezze culturali e naturali. Con World Wonders speriamo di riuscire a raggiungere le nuove generazioni, perché sono loro i futuri custodi del patrimonio». Bonnie Burnham, presidente del World Monuments Fund: «Molte persone non capiscono l’importanza della tutela storica e geografica, grazie al sito impareranno quanto lavoro c’è dietro la preservazione di quello che amano».

Il Cultural Institute Questa sulle meraviglie del mondo è solo l’ultima iniziativa del Cultural Institute di Google, che ha già contribuito a progetti in ambito culturale come la digitalizzazione in alta risoluzione dei Manoscritti del Mar Morto, dell’archivio di Nelson Mandela e la possibilità di ammirare online 30 mila opere d’arte in alta risoluzione attraverso il Google Art Project.

La sezione didattica Una grande novità del progetto World Wonders è la sezione didattica del sito. Gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie possono infatti scaricare kit con guide, manuali e documenti di approfondimento divisi per argomenti storici e aree geografiche. Tra le proposte didattiche c’è la caccia al tesoro architettonico virtuale, il gioco delle meraviglie del mondo – con domande a risposta multipla riguardanti i siti – e “Dentro l’immagine”, che prevede la scelta e il racconto di un luogo come simbolo della bellezza del mondo. Per ogni località gli insegnanti dispongono di una presentazione, di una proposta di lezione e degli esercizi per i ragazzi. Per quanto riguarda l’Italia, i docenti possono scaricare, al momento, un pacchetto dal titolo “Come vivevano i Romani”, collegato alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, e uno sul Rinascimento, collegato a Firenze.

Come contribuire al progetto La piattaforma non include ancora tutti i siti Unesco: il progetto è in divenire e punta ad arricchirsi progressivamente delle meraviglie del mondo antico e di quello moderno. A chi non torna mai da una vacanza senza centinaia di foto, Google offre la possibilità di contribuire alla sua crescita caricando gli scatti più belli o inconsueti su Panoramio.

Altri viaggi virtuali Navigareweb.net segnala, oltre a World Wonders, gli altri siti che offrono i migliori viaggi virtuali in tutto il mondo. Tra questi 360Cities.net, che ha una grande collezione di viste panoramiche di città e paesaggi di tutto il mondo; Panoramas.dk, con viste panoramiche immersive e interattive che rendono lo schermo del computer una finestra sul mondo (spettacolari le viste panoramiche a 360 gradi su Gran Canyon, Colosseo, Grande Muraglia, Petra, Taj Mahal, Machu Picchu, Rio De Janeiro, Chichen Itza); Gigapan.org, sviluppato dalla Carnegie Mellon University in collaborazione con la Nasa e il supporto di Google, fornisce immagini panoramiche da tutto il mondo (su questo sito si può anche partecipare ad una community di appassionati di fotografia panoramica e condividere con loro i propri scatti); Arounder.com contiene tantissime visite guidate e immagini panoramiche di città, musei, parchi, caffè, negozi, locali, cattedrali, eccetera (per gli appassionati dello spazio ci sono anche viaggi virtuali sulla Luna e su Marte).

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