Gestione del denaro: come cambia tra Boomer, Millennial e Gen-Z?

Tre generazioni a confronto su educazione finanziaria, risparmi e pagamenti. Scopri se ti ritrovi nella tua leggendo il nostro articolo!

Ti va di fare un test? Devi acquistare un capo d’abbigliamento. Cosa preferisci:

  1. Recarti in negozio e pagare in contanti.
  2. Acquistarlo online pagando con carta di credito.
  3. Comprarlo online con la modalità “compra ora, paga dopo” o in un negozio fisico tramite app.

Cosa possiamo dedurre dalla tua risposta? Scoprilo nell’articolo.

Ti è mai capitato di scrollare sui social e di incappare in profili dai nomi nostalgici come “Sei degli anni ‘80 se…”? Lo sappiamo, è quasi impossibile resistere al fascino di un vecchio giocattolo o di una pubblicità e non tornare con la mente all’epoca spensierata dell’infanzia. Questo perché ogni generazione ha dei ricordi condivisi, un modo di essere che segna una netta linea di confine che spesso non si incrocia con quella delle generazioni successive.

Se pensiamo ai Boomer e alla Gen-Z, le differenze sono molteplici, anche nel rapporto con il denaro: dai risparmi al modo in cui pagano le loro spese. Vediamole insieme!

Quanto ne sanno Boomer, Millennial e Gen-Z di soldi e finanza?

Secondo una ricerca condotta dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, i Millennial e la Gen-Z sono senza dubbio generazioni più scolarizzate rispetto a quelle precedenti. Possiamo quindi affermare, che l’educazione finanziaria è inversamente proporzionale all’età: basti pensare che, secondo lo studio di Kyoung Tae Kim, Somer G. Anderson e Martin C. Seay intitolato “Financial Knowledge and Short-Term and Long-Term Financial Behaviors of Millennials in the United States”, il 47% dei Millennial possiede conoscenze finanziarie adeguate, mentre fra gli over 55 solo il 35% è ferrato in materia.

Questo vuol dire che i giovani, sapendone di più di educazione finanziaria, riescono sempre a gestire correttamente il proprio denaro?
Continua a leggere per scoprirlo.

Boomer

“Gli italiani sono un popolo di risparmiatori”. Ma è ancora così?

Gli italiani sono certamente un popolo di risparmiatori, ma le cose stanno lentamente cambiando. La generazione dei Boomer cresciuta appunto durante il boom economico, ha una percezione molto diversa del denaro rispetto alle generazioni successive, dai Gen-X ai Gen-Z passando per i Millennial.

L’infanzia e l’adolescenza dei più giovani, in particolare, è stata costellata da crisi economiche come quella dei mutui subprime (2008) o quella del debito sovrano (2010-2011): avvenimenti che hanno plasmato due generazioni che oggi affrontano molte difficoltà quando si parla di risparmio. Basti pensare che nel febbraio 2022, il 54% dei Millennial e il 46% della Gen-Z ha affermato che i loro risparmi di emergenza sono diminuiti nettamente rispetto al 2020.

I Boomer gestiscono meglio il denaro di Gen-Z e Millennial?

Non proprio. Anche i boomer oggi, hanno le loro preoccupazioni. La principale non è legata tanto alla ricchezza oggettiva, quanto al potere d’acquisto. Secondo un’indagine condotta da Bva-Doxa nel 2023, il 77% di loro, infatti, ritiene fondamentale saper gestire il denaro e per questo alcuni scelgono di vivere in posti dove la spesa è ridotta e il costo della vita è più basso.
E i giovani? Spesso per loro risparmio gestito e acquisti immobiliari non sono ancora sul piatto, dal momento che non riescono a risparmiare molto: basti pensare che il 44% degli adulti, tra i 18 ai 34 anni, ha dichiarato di aver ricevuto un aiuto economico da parte dei loro genitori negli ultimi 12 mesi.
In particolare, gli aiuti sono utilizzati per:

  • Spese legate alla casa (28%)
  • Servizi di streaming o costi legati allo smartphone (25%)
  • Affitto o mutuo (17%)
  • Spese mediche (15%)
  • Formazione scolastica (11%)

Infine l’attenzione di Millenial e GenZ per temi come l’ambiente si riflette anche nelle scelte finanziarie, ad esempio preferendo investire in fondi sostenibili, i cosiddetti ESG (Environmental, Social, e Governance).

Ma quali sono le abitudini d’acquisto di queste generazioni?

No, non abbiamo dimenticato la risposta al quiz all’inizio dell’articolo! Ora puoi scoprire a quale generazione appartieni. Le scelte corrispondono tipicamente a:

  1. Boomer
  2. Millennial
  3. Gen-Z

Lo deduciamo dalle abitudini d’acquisto. Partendo dal contante: possiamo affermare che in generale gli italiani sono ancora molto legati a questo metodo di pagamento, soprattutto la generazione dei Boomer. Le cose però stanno cambiando: secondo la Banca d’Italia in Italia dal 2016 al 2022, la quota di operazioni in contante presso i punti vendita è scesa dall’86% al 69% in termini di numero, e sotto il 50% in termini di valore di denaro scambiato. Questo perché stanno prendendo sempre più piede, anche tra i Boomer, i pagamenti fatti con la carta di credito.

I giovani sono già un passo avanti: secondo i dati dell’ultima ricerca Netcomm NetRetail 2023, il 66,5% degli under 25 preferisce comprare utilizzando le app, lo smartphone o lo smartwatch. Non solo: tra le loro modalità di pagamento preferite c’è il “compra ora, paga dopo”, che permette di dilazionare l’intero pagamento in rate e senza interessi, usata da oltre la metà dei GenZ.

Pagare con il telefono

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Abbiamo visto che ci sono molte differenze fra chi è nato negli anni ‘50 e chi è nato negli anni 2000, ma ci sono tanti interessi e attitudini che non si legano in modo univoco ad una sola generazione, come la voglia di viaggiare ed esplorare il mondo.

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