Da Uber a Zego: ecco le 5 app per spostarsi in auto risparmiando e tutelando l’ambiente
Esistono diverse app per muoversi in città , ma come ci si può spostare su quattro ruote risparmiando tempo e soldi, in più rispettando l’ambiente? Questa volta non si parla di car sharing a noleggio, bensì di condivisioni di auto e taxi.
Uber: la più celebre app di contatto diretto tra passeggeri e automobilisti. Uber è la più celebre app di contatto diretto tra passeggeri e automobilisti: presente in decine di città in tutto il mondo, le sue auto possono essere prenotate con l’invio di un messaggio di testo o usando l’applicazione, tramite la quale i clienti possono tenere traccia in tempo reale della posizione dell’auto prenotata. Nonostante le vicissitudini giudiziarie, il servizio Uber è uno dei più attivi in Italia ed è somministrato da autisti professionisti della compagnia con regolare licenza e auto spesso di alta gamma, a differenza di UberPop, giudicato fautore di concorrenza sleale verso i taxisti.
Zego: carpooling in tempo reale. Molto simile a UberPop, Zego è una applicazione di carpooling in tempo reale: il passeggero invia tramite l’app una richiesta di passaggio indicando il punto di partenza, il punto di arrivo e il numero di passeggeri e la app, automaticamente, invia la richiesta ai conducenti disponibili più vicini; il driver che valuta il punto di arrivo compatibile con il proprio percorso può accettare il viaggio. Dopo questo step, il passeggere visualizza il nominativo del driver e ha due minuti di tempo per accettare o annullare la richiesta. Zego ha un obbligo per le parti in causa: driver e passeggero sono tenuti a inserire un reciproco feedback dopo la corsa per poter continuare a fruire della app.
Heetch: enjoy your night now. “Prima di Heetch prendevo la 90 con ansia”, recita l’headline del sito dell’applicazione, che si rivolge principalmente al popolo della notte milanese, offrendo passaggi dal Giovedì al Sabato dalle ore 20 alle 6. Il funzionamento di questa app è identico a quello di Zego, ma il target di riferimento, quantomeno dei passeggeri, è molto più giovane: proprio per questo, solitamente, i viaggi sono allietati da musica e caramelle offerte dai driver. Tornare a casa tardi aspettando i mezzi pubblici notturni sarà solo un ricordo.
BlaBlaCar: condividere le spese e rispettare l’ambiente. Oltre 35 milioni di utenti, più di 10 milioni di viaggiatori ogni trimestre. BlaBlaCar è la piattaforma numero uno in Italia per la condivisione dei viaggi in auto.
Pur sembrando molto simile a Uber, la differenza sostanziale è che su BlaBlaCar le persone condividono il viaggio sulla stessa tratta: gli autisti che hanno posti a disposizione in auto condividono le informazioni e i potenziali passeggeri possono contattarli rendendosi disponibili a condividere le spese, ottimizzando l’utilizzo della auto e riducendo l’impatto ambientale diminuendo le emissioni di CO2.
MVMANT: il taxi on demand in risposta a Uber. Sviluppata da una società catenese, questa app ha preso il via pochi mesi fa in fase sperimentale a Mestre. La cooperativa artigiana Radiotaxi Venezia Mestre ha deciso di sostenere questo progetto in risposta a Uber perché MVMANT è un servizio di condivisione delle corse in taxi. La piattaforma permette di organizzare in un’unica corsa il trasporto di più persone con le medesime esigenze di tragitto, geolocalizzando in tempo reale le richieste degli utenti o prevedendole in maniera statistica secondo alcune variabili (giorno della settimana, meteo, meteo, manifestazioni cittadine etc. Il funzionamento è semplice: l’utente può prenotare e pagare la corsa tramite il proprio smartphone con il costo di 0,85 € a chilometro. Attualmente l’obiettivo è quello di coprire gli spostamenti “casa-ufficio” iniziando a diffondere la mentalità di rinunciare all’auto di famiglia in favore di una salvaguardia ambientale e di un decongestionamento del traffico cittadino, grazie al funzionamento capillare del sistema di trasporto urbano.
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