Computer e Smartphone, cinque regole per guadagnare spazio di archiviazione senza spendere soldi e fatica.
Lo spazio di archiviazione dei nostri dispositivi non è sempre sufficiente a contenere tutti i nostri documenti, fotografie o video. La crescita esponenziale delle tecnologie, soprattutto in ambito di qualità dei contenuti multimediali, con l’avvento di video e foto in altissima risoluzione, tende ad aggravare il fabbisogno medio degli utilizzatori in termini di capacità di archiviazione. Eppure, con semplici accorgimenti, possiamo risparmiare spazio senza dover spendere denaro per acquistare supporti di archiviazione più grandi.
1) Eliminare i file temporanei abbandonati sul dispositivo. Computer e smartphone sono veri e propri accumulatori di file, non sempre inutili. Il sistema operativo e le applicazioni hanno infatti il bisogno fisiologico di creare documenti temporanei per garantire la loro efficienza e funzionalità. Con il passare del tempo questi file tendono ad incrementare copiosamente il loro volume, asportando prezioso spazio del nostro archivio. La stessa navigazione sul web tramite browser, implica lo scaricamento involontario di pacchetti di dati (la cache), archiviati dal sistema operativo in apposite directory di sistema. L’installazione di applicazioni, genera spesso volumi di file temporanei delle stesse, abbandonati in cartelle invisibili del dispositivo. Per liberare lo spazio occupato da megabyte non necessari è possibile utilizzare applicazioni quali Ccleaner per pc e smartphone, oppure farlo manualmente, accedendo alle directory temporanee del dispositivo e cancellando i file temporanei
2) Musica e video, meglio in streaming. Fino a poco tempo fa, per guardare un film o un breve video sui nostri dispositivi era necessario disporre del file e del relativo programma di riproduzione video, come VLC Videolan o Windows Media Player. Oggi, con l’avvento della connessione dati in banda larga e della tecnologia mobile 4G, si è diffuso un sistema di visualizzazione in streaming, grazie al quale è possibile guardare il filmato senza disporre del relativo documento memorizzato. Youtube è il capostipite di questa tecnologia, con il suo database di milioni di video, visualizzabili direttamente nel browser del pc o nelle relative applicazioni sugli smartphone, senza dover copiare nulla sul dispositivo. La musica non è da meno, stesso discorso dei video, non è più essenziale archiviare i brani in formato MP3 o altro sul disco, in merito, esistono servizi come Spotify e Deezer che consentono di ascoltare tutta la musica che si desidera, senza archiviarla, in modo gratuito con alcune limitazioni o senza limiti e pubblicità con un canone mensile di abbonamento.
3) Un archivio esterno per video e foto . Foto e video accompagnano la nostra vita: ma alzi la mano chi non li ha mai abbandonanti al loro destino in qualche cartella sperduta dell’hard disk. Scattiamo una foto o giriamo un video con lo smartphone e poi, ci limitiamo ad abbandonarli sul dispositivo, dimenticandoci per sempre della sua esistenza. Nulla di più sbagliato, poiché si tratta di spazio sottratto alle routine quotidiane e alla funzionalità basilari dei dispositivi. Il materiale multimediale privato dovrebbe essere sempre archiviato in tempo reale utilizzando supporti esterni al dispositivo. Nel caso dei dati contenuti nell’hard disk di un PC e nella memoria dello smartphone, utilizzando hard disk esterni o masterizzando il tutto su DVD.
4) Dropbox e app per il cloud, occhio alle impostazioni. Solitamente per gestire al meglio i documenti archiviati nel nostro spazio cloud, si installa l’apposita applicazione in grado di mostrarci, in tempo reale, i nostri file presenti sul server. Poiché queste app non fanno altro che sincronizzare i documenti presenti sul server remoto con l’archivio del dispositivo, creando delle copie pari e conformi su entrambi, per evitare di appesantire troppo il pc o lo smartphone con tutti i file del server, sarebbe utile utilizzare l’opzione di sincronizzazione selettiva, in modo da poter scegliere di volta in volta le cartelle da sincronizzare, evitando di intasare il dispositivo con il contenuto globale del nostro account Dropbox, Google Drive e One Drive.
5) Non accumulare app e programmi inutili. Il fatto che il mercato offra centinaia di applicazioni e programmi, suddivisi per tematica e categoria, non giustifica l’installazione massiva ed incontrollata di esse sui dispositivi. Implementare app con troppa frequenza, per il solo gusto di provarle e conoscerle, sottrae spazio di archiviazione, appesantisce il dispositivo e ne rallenta le performance. Spesso, la disinstallazione delle stesse non è garanzia sufficiente di pulizia radicale. La prevenzione, in questo caso, sarà molto più semplice della risoluzione. Difatti, spulciare l’hard disk del nostro pc o la memoria dello smartphone alla ricerca di residui delle applicazioni non più presenti è un’operazione laboriosa e spesso non praticabile da utenti inesperti.
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