Frigorifero, lavatrice, lavastoviglie, scaldabagno, condizionatore: presenti in tutte le case, possono far lievitare i consumi elettrici. A che cosa prestare attenzione in fase d’acquisto.
Uno studio dell’università tedesca di Aalen riportato da Altroconsumo sostiene che a partire dal 1998 la vita media di molti elettrodomestici si è dimezzata, passando da 12 a 6 anni (3 per i prodotti più economici). Anche per questo motivo, nell’acquisto e nell’uso di un elettrodomestico occorre far attenzione a molte cose, prima tra tutte la classe energetica d’appartenenza: più è alta più, nel lungo periodo, si risparmia sui consumi (in generale si può dire che tra un apparecchi di classe A e uno di classe A+++ c’è circa il 50% di differenza in termini di efficienza energetica). Ecco gli altri fattori da tenere in considerazione.
1. Frigorifero. Quando si acquista il frigorifero , prima di valutarne aspetto e design, occorre considerare l’uso che se ne farà. Valutarne l’ingombro e rapportarlo alle proprie esigenze: per un single è sufficiente un volume pari a 100-150 litri, per 2-4 persone dai 220 ai 280 litri. Considerare la classe energetica: rispetto a un frigorifero in classe A+, un apparecchio in classe A+++ è in grado di ridurre i energetici fino al 60%, con un risparmio in bolletta di circa 25-30 euro l’anno. Valutare anche la rumorosità dell’apparecchio, tenendo presente che una normale conversazione tra due persone raggiunge i 50 dB. È importante che il freezer sia no frost (in cui lo sbrinamento è automatico), per evitare la formazione di brina e mantenere la temperatura uniforme. Infine, scegliere un modello con due termostati separati, cosa che permette di regolare separatamente frigo e freezer.
2. Lavastoviglie. Come per il frigorifero, la scelta della lavastoviglie si basa sullo stile di vita della propria famiglia. I modelli di fascia più bassa tendono a semplificare i programmi, quelli più elaborati sono più efficienti dal ponto di vista energetico, hanno sistemi autopulenti integrati e sono molto silenziosi, caratteristica utile nelle case piccole o negli open space. Prima dell’acquisto controllare l’etichetta energetica, il marchio di qualità e l’eventuale presenza dell’ECOLABEL (il marchio dell’Unione europea che premia i prodotti e i servizi migliori dal punto di vista ambientale), per risparmiare sui consumi non solo di elettricità, acqua e detersivo, ma anche di tempo. Per ottimizzare il risparmio, utilizzare solo detersivi specifici per lavastoviglie e non superare le dosi consigliate; usare il lavaggio rapido a freddo se ci sono poche cose da lavare; far funzionare la lavastoviglie solo a pieno carico; non usare il programma di asciugatura: è sufficiente aprire lo sportello della lavastoviglie e far circolare l’aria, risparmiando così circa il 45% di energia.
3. Lavatrice. Presente in tutte le case, la lavatrice può incidere parecchio sul consumo energetico domestico delle famiglie, fino al 12% sul totale annuo. Al momento dell’acquisto meglio avere ben in mente la quantità di bucato che si ha da lavare: sul mercato si trovano modelli con capienza sempre maggiore, in grado di lavare anche piumini da letto, ma i modelli più capienti sono anche quelli che costano di più e non sono sempre quelli che lavano meglio. Se non si hanno esigenze particolari, orientarsi verso modelli a 1.200 giri con 7 kg di carico. Preferire un modello di classe energetica alta e che sia provvisto di sistemi anti-trabocco e anti-perdite (cioè sistemi di scarico automatico e di blocco dell’acqua in caso di malfunzionamento) e anti-schiuma (che previene i guasti della lavatrice, impedendo l’accumulo di schiuma).
4. Scaldabagno. Lo scaldabagno elettrico è uno dei principali responsabili del consumo dell’energia elettrica (fino a metà della bolletta). Installare uno scaldabagno elettrico è consigliabile solo nel caso in cui non sia possibile ricorrere a un sistema alternativo (caldaia a gas o pannelli solari termici). In ogni caso è preferibile scegliere un modello proporzionato alle esigenze reali della famiglia (mantenere troppa acqua calda nel boiler significa sprecare energia). Per un utilizzo ottimale dello scaldabagno, è consigliabile posizionare l’elettrodomestico in una zona isolata e protetta della casa (lontano da pareti fredde e dalla finestra) e vicino ai luoghi di utilizzo (lavabo, doccia ecc.) e regolare il termostato a 40°C d’estate e a 60°C d’inverno.
5. Condizionatore. L’uso dei condizionatori d’aria, specialmente in estate, provoca un aumento esponenziale dei consumi energetici. In fase di acquisto, scegliere l’apparecchio in base alle informazioni riportate nell’etichetta energetica (e alle certificazioni), e preferire quelli dotati di tecnologia inverter, che adegua la potenza all’effettiva necessità e riduce i cicli di accensione e spegnimento (consentendo un risparmio energetico superiore al 30%). Altra cosa, scegliere un modello di dimensioni proporzionate alle esigenze reali di climatizzazione : un impianto sovradimensionato comporta un inutile dispendio energetico, fino al 50% in più del necessario.
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