Con i test d’ingresso anticipati ad aprile gli studenti devono darsi una mossa: come prepararsi alla prova – anche da soli e senza spendere una fortuna – e quali sono le lauree più richieste nel mondo del lavoro...
Test d’ingresso anticipati ad aprile. Con l’arrivo del 2014 alle preoccupazioni dei maturandi se n’è aggiunta un’altra. Il ministero della Pubblica istruzione, infatti, il 27 dicembre scorso ha ufficializzato l’anticipo ad aprile dello svolgimento dei test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso a graduatoria nazionale. Una grossa novità che ha sollevato malumori e polemiche tra gli studenti, che si sono visti soffiare sotto il naso alcuni preziosi mesi per prepararsi al meglio ai test, che fino allo scorso anno si sono svolti in autunno. Le date confermate dal ministero della Pubblica istruzione sono disponibili qui. Novità, quest’anno, sono previste anche per le università private: le informazioni, in questo caso, sono disponibili sui siti dei singoli atenei.
I test a Medicina, Architettura e Veterinaria. I test d’ammissione a Medicina/Odontoiatria, Architettura e Veterinaria si svolgono tutti nello stesso giorno in tutti gli atenei d’Italia e hanno graduatoria nazionale. L’iscrizione alla selezione si può fare solo online su Universitaly.it. Gli studenti concorrono per tutte le sedi nazionali, ma possono indicare un ordine di preferenza.
Le selezioni per Professioni sanitaria e Scienze della formazione primaria. Anche i test per le facoltà di Professioni sanitarie e di Scienze della formazione primaria prevedono una data unica nazionale decisa dal MIUR, ma per il resto sono a carattere locale: gli studenti, cioè, svolgeranno il test nell’ateneo scelto ed entreranno in graduatoria per i posti lì disponibili. Gestiti dalle diverse università, i test cambiano di ateneo in ateneo ma sono redatti sulla base d’indicazioni generali del ministero sia per il numero di domande sia per materie e argomenti. Per iscriversi alle selezioni basta tenere d’occhio il sito dell’università scelta.
Le altre facoltà. Le altre facoltà gestiscono il test d’ingresso autonomamente: l’università stabilisce data, modalità del test e termini di iscrizione. Per iscriversi al test, quindi, gli studenti devono aspettare il bando, pubblicato di solito sessanta giorni prima della data del test.
Come prepararsi: corsi (online e no) e testi specifici. Prima di affrontare la prova, ovviamente, gli studenti dovranno prepararsi. Uno dei modi più consueti è frequentare corsi di preparazione. Cercando sul web se ne trovano anche gratuiti, sulla cui valenza, tuttavia, non si può scommettere. Poi ci sono i corsi promossi da società specializzate, la Alpha – Test per esempio, i cui costi sono abbastanza elevati (si parla di diverse centinaia di euro, qualche volta anche migliaia). In genere la preparazione ai test di ammissione prevede il ripasso di alcune materie (fisica, matematica, biologia) che possono essere studiate sui libri scolastici e integrate con testi specifici.
Le lauree nel ramo sanitario, le più richieste. Tra i fattori che influenzano maggiormente la scelta del percorso di studi c’è la facilità d’ingresso nel mondo del lavoro. Le lauree più richieste, dice l’ultimo rapporto AlmaLaurea, rimangono quelle del ramo sanitario: nonostante la difficile congiuntura economica, le opportunità per medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti continuano a essere maggiori rispetto a quelle offerte agli altri laureati. A un anno dalla laurea lavora il 90,6% dei medici e dei laureati nelle professioni sanitarie, e il tasso sale al 96,5% a cinque anni.
Gli ingegneri hanno contratti a tempo indeterminato. Al secondo posto tra le lauree più richieste nel mercato del lavoro ci sono quelle del ramo economico-statistico, con un tasso di occupazione a cinque anni dalla laurea del 93,6%. Seguono, con il 93,3% di occupati, le lauree dell’area di Ingegneria, che vantano anche un’ottima percentuale di laureati con un contratto a tempo indeterminato (85,1%). Gli ingegneri superano i medici e gli economisti in quanto a retribuzioni: a cinque anni dalla laurea il loro guadagno netto mensile è in media di 1.748 euro, contro i 1.662 euro dei laureati del ramo sanitario e i 1.603 euro netti di quanti hanno conseguito un titolo di studio in discipline economico-statistiche.
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