Dalla giusta dose di detersivo alla temperatura dell’acqua, le buone regole per ottimizzare la spesa legata al bucato.
Elettrodomestico indispensabile, la lavatrice può incidere parecchio sul consumo energetico domestico delle famiglie, fino al 12% sul totale annuo. Per contenere i consumi si possono, per cominciare, sfruttare le fasce orarie: l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha da tempo introdotto un meccanismo di prezzi differenziati in base alle ore della giornata e ai giorni della settimana. L’energia costa di meno dalle 19:00 alle 8:00, durante il weekend e i festivi. Per i clienti che hanno scelto il mercato libero, invece, valgono le condizioni indicate nel contratto sottoscritto con l’operatore. L’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, suggerisce alcune piccole mosse per limitare i consumi: il solo abbassare la temperatura, per esempio, permette di risparmiare fino a 3 euro a bolletta.
- Scegliere un modello di classe elevata. Sostituire le vecchie lavatrici le vecchie lavatrici con apparecchi di ultima generazione, a basso consumo energetico. Scegliere un modello di classe A o superiore (A+, A++, A+++), evitando quelli di classe inferiore. La scelta, più costosa al momento dell’acquisto, sul lungo periodo premia: per un lavaggio da 5 kg di biancheria in cotone a 60 gradi, una lavatrice di classe C consuma il 35% di energia, il 47% di detersivo e il 50% di acqua in più rispetto a una classe A, una maggiorazione che si traduce in una bolletta più costosa.
- Evitare le alte temperature. La lavatrice impiega poca energia per azionare il motore, moltissima per scaldare l’acqua. Se non è strettamente necessario, quindi, evitare i lavaggi a temperature molto alte: un lavaggio a 60 gradi può far risparmiare fino al 30% di elettricità rispetto a uno a 90, non compromettendo la pulizia del bucato. Prestare attenzione alla manutenzione dell’apparecchio: pulire frequentemente il filtro, usare prodotti decalcificanti, tenere pulito il cassetto del detersivo e staccare i collegamenti elettrici e idraulici se la lavatrice è destinata a rimanere a lungo inattiva.
- Dosare con attenzione il detersivo. Non eccedere nella quantità di detersivo da utilizzare. Le dosi cambiano in base alla quantità del bucato, al livello di sporco e alla durezza dell’acqua (cioè alla quantità di calcare). Solitamente vale la regola generale che per ogni kg di biancheria si usano 25 ml di detersivo: in ogni caso, leggere l’etichetta dei capi, le indicazioni del produttore della lavatrice e del detersivo utilizzato. Utili per evitare gli sprechi possono essere le ecodosi, pastiglie di detersivo già dosato che si usano mettendole direttamente nel cestello della lavatrice prima del lavaggio.
- Programmare i cicli di lavaggio. Programmare la lavatrice in maniera attenta e ponderata aiuta senz’altro ad ottimizzare l’assorbimento energetico dell’apparecchio. I carichi devono essere sempre pieni e vanno fatti nelle ore serali o notturne quando vige la tariffa energetica agevolata.
- Evitare il prelavaggio. Il prelavaggio è molto dispendioso in termini energetici e idrici: evitarlo, riduce di un terzo il consumo di energia. Se l’acqua della rete è particolarmente dura, è consigliabile piuttosto l’uso di un anticalcare e di un ciclo a vuoto con aceto una volta ogni 2 mesi. Altro consiglio, pulire regolarmente il filtro.
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