Dalla scelta dei prodotti per l’igiene personale, agli alberi da adottare in un click: consigli pratici per risparmiare in armonia con la biodiversità.
Il 22 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità, istituita dall’Onu nel 1992 per fare il punto sullo stato di salute delle specie viventi che abitano la Terra. L’edizione 2016 tratta il tema della “biodiversità integrata, fondamento e condizione di vita delle persone” grazie ai servizi essenziali forniti dagli ecosistemi. L’obiettivo della giornata è richiamare l’attenzione sull’importanza della difesa delle degli ecosistemi e specie animali e vegetali da cui dipendono 600 milioni di persone, circa un decimo della popolazione mondiale. In questa occasione Ecco quindi 10 regole che vi aiuteranno a risparmiare le risorse e contribuire con le scelte di tutti i giorni a rispettare la biodiversità, , risparmiando anche denaro
1. Fare la spesa consapevole. Le scelte individuali quotidiane su ciò che si mangia e si compra sono fondamentali per proteggere gli ecosistemi e quindi la biodiversità: se possibile, è preferibile scegliere prodotti alimentari sani e biologici; cercare alimenti che abbiano poco imballaggio o optare per prodotti alla spina grazie a cui è possibile risparmiare fino al 70%; controllare le distanze di produzione perché il miglior cibo è quello a km zero e acquistarlo con le app ecologiche e con le app antispreco che permettono di approfittare di sconti su alimenti deperibili dal fruttivendolo e non solo. Risparmio: dal 50% al 70%.
2. Ridurre il consumo di carne. La produzione della carne che ha un impatto elevato sull’ambiente e sul bilancio familiare: tra i fattori negativi per gli ecosistemi ci sono l’utilizzo di pesticidi, il carburante consumato per i trasporti, e lo spreco d’acqua: occorrono infatti più di 15mila litri d’acqua per produrre un chilo di carne di bue. La si può sostituire inserendo nella dieta fonti proteiche di origine vegetale come i legumi. Risparmio: mangiando meno carne una famiglia di 3 persone può risparmiare fino a 100 euro al mese.
3. Pesce, salvaguardare le specie a rischio di estinzione. La pesca selvaggia potrebbe causare l’estinzione di piatti tipici della nostra tavola. Meglio evitare di mangiare i soliti noti come tonno, spada, dentice e orate, che sono tra i pesci più consumati in cucina e proprio per questo vittime della pesca intensiva. Si possono sostituire con esemplari meno conosciuti ma ugualmente buoni (consideriamo che in Italia ci sono oltre 300 specie commestibili), facendo sempre attenzione alle etichette. Per esempio lo sgombro, molto saporito e preferibile al tonno; la lampuga, un’ottima alternativa al pesce spada; la palamita, un pesce azzurro delicato di carne bianca; la gallinella, ideale per le zuppe di pesce. Ma anche il pesce spatola, il pagello, lo zerro, il sugarello, il pesce serra, il tonnetto alletterato e tanti altri pesci che permettono inoltre di risparmiare diversi euro di fronte al banco del pesce. Risparmio: si può arrivare a spendere anche il 70% in meno con la scelta giusta (ad esempio, un chilo di pesce spada costa circa 22 euro, lo sgombro viene venduto a 7-8 euro al chilo)
4. Non usare saponi antibatterici. Meglio utilizzare saponi convenzionali invece di quelli antibatterici – il cui uso in Italia è in forte espansione. Alcuni scienziati hanno evidenziato che i composti chimici (per esempio: triclosano e triclocarbano) usati nei saponi antibatterici sono persistenti e pongono problemi ambientali: il triclosano presente nel sapone per lavarci, per esempio, questo finisce nello scarico e quindi nell’ambiente, nei torrenti e altri corsi d’acqua. Una volta diffuso, il triclosano può compromettere la capacità delle alghe di svolgere la fotosintesi. Peraltro, le virtù di questi saponi non sono migliori di quelle dei saponi convenzionali. Risparmio: il prezzo tra saponi antibatterici e saponi convenzionali non varia sensibilmente. Per spendere meno meglio comprare saponi naturali alla spina che costano fino al 70% in meno.
5. Non sprecare l’acqua. Il cosiddetto oro blu, elemento essenziale di vita e sviluppo, deve essere preservato e soprattutto non sprecato. Basta seguire quotidianamente alcuni consigli perridurre lo spreco d’acqua aiutando l’ambiente e il vostro portafoglio. Qualche esempio: controllare che i rubinetti in bagno e in cucina siano ben chiusi e non perdano, preferire la doccia al bagno, installare uno sciacquone intelligente (online si acquista a massimo 40 euro). Risparmio: con queste accortezze si può arrivare a ridurre sensibilmente il consumo idrico e così anche la bolletta.
6. Riusare, riciclare e riparare. Sono queste le tre parole chiave per diventare amici dell’ambiente. Nelle scelte d’acquisto è importante prestare attenzione alla durata dei beni, alla scelta dell’imballaggio meno ingombrante e più facilmente riciclabile. È importante anche effettuare correttamente le raccolte differenziate attive nel proprio Comune e nei Comuni ospiti quando siamo in viaggio o in vacanza. Il riciclo di metà dei 500 kg di rifiuti prodotti ogni anno da ciascuno di noi permette di risparmiare 240 kg all’anno a testa di emissioni di CO2. Sono tutte azioni semplici e facili. Risparmio: con la raccolta differenziata incentivante in alcune città è possibile ottenere buoni da spendere al supermercato, nei negozi o al ristorante.
7. Utilizzare il compostaggio. Attraverso il compostaggio i residui della preparazione dei pasti, gli scarti di cibo e dell’orto, l’erba del prato ed il fogliame, la cenere di legna ecc. vengono trasformati in concime organico riutilizzabile nello stesso orto e nel giardino. Trasformare fondi di caffè e scarti di frutta e verdura in concime non solo riduce la raccolta dell’umido in casa, ma permette anche di risparmiare sulla Tari (in alcuni comuni lo sconto arriva al 30%). Risparmio: con il compost fai-da-te non solo si riempie il secchio della spazzatura più lentamente e si ottengono gli sgravi sulla tariffa per il servizio di gestione dei rifiuti urbani, ma si risparmia in toto il costo dei terricci e dei concimi.
8. Regalare un albero. È la nuova frontiera dei regali green: donare (o donarsi) un albero che verrà piantato in una zona specifica e seguirne nel tempo la crescita. Ci sono start up italiane che permettono a persone e aziende di adottare un albero attraverso il web. Ogni pianta viene georeferenziata tramite Gps e localizzata su una mappa accessibile tramite il sito. Collegandosi alla pagina web è possibile veder crescere l’albero che si è scelto di piantare dal proprio profilo attraverso le foto. Risparmio: il costo parte da 5.90 euro, meno di un regalo tradizionale, e un albero è per sempre (o quasi)!
9. Muoversi in modo sostenibile. La mobilità sostenibile gioca un ruolo di fondamentale importanza per rendere il nostro stile di vita rispettoso dell’ambiente e per restare in salute e la bicicletta è il mezzo prediletto: pedalando non solo non si inquina, ma si risparmia. Molti non sanno che si stanno diffondendo gli incentivi per andare al lavoro e a scuola in bicicletta. Mentre per chi deve percorre più chilometri c’è una soluzione economica, ecologica e che costa meno di un motorino: in Italia è boom di bici a pedalata assistita, le cosiddette e-bike. Risparmio: camminare e pedalare è gratis, con un risparmio del 100%.
10. Dedicare le vacanze all’agricoltura biologica. Chi ha voglia di mettere a disposizione la propria manodopera in cambio di ospitalità viaggiando in tutto il mondo c’è il Wwoof “World Wild Opportunities on Organic Farm” l’associazione internazionale che mette in contatto Host, imprenditori di agricoltura biologica che ospitano, e Woofer, viaggiatori alla pari che vengono ospitati. Risparmio: il vitto e l’alloggio sono gratuiti, resta solo il costo del viaggio.
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