Postare troppo sui social, indossare il vestito sbagliato al colloquio e non solo: a cosa stare attenti quando si è a caccia di un’occupazione
Un battito di ciglia, cioè circa un decimo di secondo, è il tempo in cui uno sconosciuto si fa un’idea di noi. Secondo Alexander Todorov, psicologo e docente a Princeton, una volta formata, questa “sentenza inconscia” è molto difficile da modificare. Il beneficio del dubbio dura più o meno altri 7 secondi, ma, nel 70% dei casi, la prima sensazione è definitiva. Anche per questo motivo quando si cerca lavoro, anche con un colloquio online, bisogna fare attenzione a molte cose, nella vita reale e sui social network. Dalla mail di presentazione all’abbigliamento indossato al momento dell’incontro, fino ai refusi nei post di Facebook: ecco i passi falsi che possono compromettere la possibilità di trovare un’occupazione come evitarli.
- Postare troppo ed essere polemici sui social. Quando devono prendere una decisione, i selezionatori del personale guardano con attenzione ai comportamenti social dei candidati. Occhio, quindi, non solo ai contenuti ma anche alla forma dei post pubblici sui vostri profili social: secondo uno studio Jobvite, il 72% dei selezionatori giudica negativamente la presenza di errori grammaticali. Allo stesso tempo, anche condividere troppo di sè o partecipare a molte discussioni, magari con commenti polemici, non è visto di buon occhio: per sei selezionatori su dieci, un comportamento di questo genere incide negativamente sul giudizio che si creano del candidato.
- Mostrarsi dipendenti dallo smartphone. A volte capita di dover attendere qualche minuto in sala d’attesa prima di sostenere un colloquio. In questo caso sarà bene spegnere il telefono o impostarlo in modalità silenziosa: mostrarsi attaccati al proprio smartphone può dare l’idea di scarso interesse. A maggior ragione durante il colloquio lo smartphone va tenuto in tasca o in borsa, mai posato sulla scrivania. Mentre si parla col selezionatore, è bene mostrarsi interessati solo alla conversazione.
- Arrivare in ritardo. Sembra un consiglio banale, ma arrivare in orario è una regola a cui non è ammessa eccezione. L’ideale sarebbe presentarsi all’appuntamento 15 minuti prima dell’orario prefissato, per iniziare ad ambientarsi e osservare l’ambiente circostante, senza creare disturbo. In caso di ritardo per cause di forza maggiore, è necessario avvisare tempestivamente il selezionatore: non farlo sarebbe segno di disinteresse e una mancanza di rispetto verso chi sta aspettando. Il consiglio è organizzarsi per tempo: controllare dov’è la sede del colloquio e consultare app e navigatori per capire quale sia il percorso più breve.
- Mostrarsi remissivi o al contrario saccenti. In fase di selezione è decisivo l’impatto che il candidato riesce a dare di sé: ci si deve mostrare propositivi, svegli, in linea con i valori dell’azienda ma mai troppo sicuri di sé. Vanno evitati atteggiamenti remissivi: per chi ha anni di esperienza nel mondo del recruiting è facile intuire il livello di fiducia di un candidato anche dalla sua stretta di mano. Al colloquio, la proprietà di linguaggio è fondamentale per apparire sicuri e dimostrarsi idonei per la posizione. Attenzione a non sconfinare nella saccenteria o nell’arroganza: va cercato un giusto equilibrio tra sicurezza, calma e decisione.
- Un abbigliamento poco appropriato. Anche se l’abbigliamento casual è sempre più diffuso anche negli ambienti di lavoro, per sostenere un colloquio di lavoro è bene vestirsi in modo formale e sobrio. Secondo CareerBuilder.it, sito di recruiting e ricerca di lavoro in America, l’abbigliamento sbagliato è l’errore più comune commesso dai candidati durante il colloquio di lavoro (avviene nel 57% dei casi), seguito dal non dimostrare sufficiente interesse (55%) e dal parlare male dei colleghi o del precedente impiego (52%). Per il primo incontro, quindi, optare per un abbigliamento elegante e professionale: per l’uomo è d’obbligo l’abito, per una donna la scelta è più ampia. Può optare per un tailleur ma anche una gonna con camicetta o un vestito sobrio, in colori neutri.
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