Qualche decina di euro e piccoli "hack" per controllare la temperatura di casa con uno smartphone, usare i lampadari come sveglie o spegnere in un tocco tutti gli elettrodomestici
Accendere il condizionatore a distanza, dieci minuti prima di arrivare a casa, per trovare l’appartamento già fresco. Oppure pronunciare “guadiamo un film” e vedere la tv che si accende da sola sul canale preferito, con le luci che si spengono da sé quando ci sdraiamo sul divano. O, se siamo sbadati, spegnere luci, monitor o ventilatori quando siamo già fuori casa. Sono le meraviglie della smart home. : un desiderio che ormai si fa abbordabile. Qualunque casa, infatti, ormai può diventare “intelligente” con un investimento di poche centinaia di euro,senza sostituire elettrodomestici né fare lavori in muratura. Ecco qualche idea.
Rendiamo intelligenti i raggi infrarossi È una tecnologia con una cinquantina di anni alle spalle, ma è la chiave di volta. Con un ricevitore universale Broadlink RM Pro (costa circa 40 euro) possiamo mettere in comunicazione tutto ciò che funziona con gli infrarossi al nostro smartphone. Questo tipo di ricevitori si collega al wi-fi casalingo e, tramite un’app, permette il controllo remoto di tutti gli elettrodomestici azionati da un telecomando tradizionale: televisori, aria condizionata e persinol’impianto hi-fi. Unica accortezza: i raggi infrarossi non oltrepassano i muri e, quindi, il gadget smart dovrà trovarsi nella stessa stanza dell’oggetto che vogliamo rendere intelligente. Se, per esempio, abbiamo più condizionatori da “trasformare”, allora possiamo valutare l’acquisto di un ricevitore in più (sono in grado di dialogare tra loro).
Interruttori, luci, prese di corrente a portata di smartphone. C’è una strada low cost anche per controllare le luci di casa, ovvero gli interruttori smart. I brand con il miglior rapporto qualità-prezzo sono: la già citata Broadlink, Livolo, Sonoff e Anukoo. Questi interrutori costano circa 20 euro e vanno sostituiti alle placche elettriche di casa per rendere intelligente qualunque cosa azionata dall’interruttore. Certo, per installarle serve un po’ di dimestichezza con il cacciavite: in alternativa, possiamo sostituire le lampadine con prodotti come le o ancora acquistare delle “smart plug” e inserirle nelle prese di corrente, come se fossero adattatori per le spine elettriche. In questo modo, anche un ventilatore diverterà smarte potremo monitorare i consumi degli elettrodomestici.
Se è elettrico, può essere connesso. Più o meno utili, gli oggetti per rendere intelligente la nostra casa sono moltissimi:
- Esistono sensori per monitorare la qualità dell’aria e il livello di umidità e, una volta collegati in wi-fi, azionano il condizionatore quando alcuni parametri di salubrità scendono, per rendere l’ambiente più confortevole.
- Campanelli con videocamera, che si attivano quando qualcuno suona alla porta. Così possiamo vedere chi ci cerca quando siamo fuori. E, se arrivasse un pacco, potremmo contattare il vicino e chiedergli di ritirarlo per noi.
- E, ancora, serrature digitali, per aprire la porta di casa in modalità “keyless”. Così potremo garantire l’accesso a un ospite anche senza lasciargli le chiavi di casa. Qui, per motivi di sicurezza, la connessione è bluetooth e funziona con una portata limitata.
- Videocamere che riconoscono i nostri volti e ci avvisano se vedono passare uno sconosciuto.
Potenziamo la smart home con qualche “hack”. Oggi la nuova frontiera tecnologica degli oggetti intelligenti è il controllo vocale. Se acquistiamo un assistente virtuale come Google Home o il più economico Home mini (da marzo 2018 disponibili in Italia a 149 e 59 euro) possiamo collegarlo, per esempio, al ricevitore Broadlink RM Pro. Così, pronunciando: “Ok Google, accendi il condizionatore a 25 gradi” ci sentiremo come Iron Man nella sua lussuosa dimora. Molti device smart sono compatibili con IFTTT, un servizio online che permette creare “ricette automatiche” con pochi tocchi: per esempio se il sensore dell’antifurto rilevasse un movimento fuori casa, potremmo accendere in automatico le luci Philips Hue, oppure far pulsare le lampadine all’arrivo di un’email. O, ancora, farle accendere gradualmente e simulare l’alba quando abbiamo impostato la sveglia.
Scansiamo le delusioni, con qualche controllo preventivo. Quando dei normali oggetti diventano dei mini computer, ereditano anche alcuni svantaggi. Primo fra tutte: la compatibilità. Insomma, se ci affidiamo a un brand per rendere intelligente la nostra casa, non dovremo “mischiare” prodotti diversi, ma orientarci sulle linee di poche marche. o rischieremmo di ritrovarci a gestire decine di app diverse per gestire azioni tutto sommato semplici: un programma per accendere le luci, un altro per la tv ecc. E sarebbe frustrante. Inoltre, se abbiamo intenzione di usare un assistente virtuale o IFTTT, meglio visitare il sito ufficiale del prodotto e verificare in anticipo la compatibilità, meglio se documentata sul manuale di istruzioni (di solito scaricabile in pdf nella sezione “supporto”).
La sicurezza informatica diventa ancora più importante. Il ponte invisibile della nostra casa smart è il wi-fi: se non è protetto da una buona password (qui qualche consiglio per crearne una robusta) ci esponiamo a molti rischi. Ecco quindi come proteggerci:
- Se possiamo, mascheriamo il nome della nostra rete casalinga (in gergo si chiama ssid).
- Per aumentare il livello di sicurezza, se il nostro router ce lo permette colleghiamo ricevitori e sensori alla “rete ospiti”,. In questo modo, i nostri file condivisi, viaggeranno su un altro canale, più protetto.
- Non rimandiamo gli aggiornamenti software dei prodotti acquistati, spesso correggono falle nei sistemi che possono essere usate dai malintenzionati.
- Se i prodotti acquistati hanno una password per l’accesso, è fondamentale cambiare di default, altrimenti i nostri dispositivi – connessi a Internet – saranno aperti a tutto il mondo.
E voi? Quali prodotti preferite per rendere la vostra smart home? E quali sono i vostri modi intelligenti per controllare la casa con lo smartphone?
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