Si tratta di documenti importanti, ma cosa fare se non riceviamo codice fiscale e tessera sanitaria a casa? E a chi rivolgersi per scegliere il medico di base?
Serve per identificare le persone fisiche e i soggetti diversi dalle persone fisiche in tutti i rapporti con gli enti e le amministrazioni pubbliche. Parliamo del codice fiscale, un documento che viene attribuito a tutti i neonati direttamente dai Comuni nei quali viene effettuata l’iscrizione nei registri anagrafici della popolazione residente, quindi nel momento in cui vengono registrati. Per i cittadini stranieri, invece, la procedura è diversa perché prevede in prima battuta la domanda di ingresso nel territorio che deve essere presentata agli sportelli unici per l’immigrazione. Quando viene convocato allo sportello, perciò, il cittadino straniero riceve anche il certificato di attribuzione del codice fiscale. I cittadini italiani residenti all’estero, invece, possono richiedere il proprio codice fiscale alla rappresentanza diplomatico-consolare italiana nel paese di residenza. Se un cittadino è sprovvisto del proprio codice fiscale o ne vuole ricevere una copia, in qualunque ufficio dell’Agenzia delle entrate è possibile fare richiesta di emissione utilizzando il modulo AA4/B disponibile sul sito agenziaentrate.gov.it.
Come richiedere la tessera sanitaria. Il codice fiscale è uno dei dati contenuti anche nella tessera sanitaria. Si tratta di un documento strettamente personale che permette di usufruire dei servizi sanitari nazionali e di quelli degli altri paesi dell’Unione europea. Oltre che quando si va dal medico, la tessera sanitaria è utile per acquistare medicinali in farmacia, per avere scontrini detraibili, e quando si prenotano o effettuano esami diagnostici e visite specialistiche,. Come richiederla? In genere, dopo l’attribuzione del codice fiscale da parte del Comune di residenza o di un ufficio dell’Agenzia delle entrate, l’intestatario riceve automaticamente la propria tessera sanitaria con validità di un anno. La tessera poi viene sostituita con una nuova tessera a scadenza standard una volta che vengono acquisiti i dati di assistenza dalla Asl competente. Chi non dovesse averla ricevuta può rivolgersi direttamente alla propria Asl di appartenenza.
Scegliere il medico di base, i passi da seguire. La scelta del medico di famiglia o del pediatra non è sempre facile. Per agevolare la decisione, negli uffici delle Asl di riferimento sono disponibili gli elenchi dei medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale che, in alcuni casi, sono disponibili anche online. Le aziende sanitarie sono obbligate a fornire dettagli importanti di ogni singolo medico, come il curriculum vitae, gli orari dell’ambulatorio e le caratteristiche strutturali dello studio. Gli aspetti da valutare prima di fare una scelta sono diversi: dalla distanza dello studio dalla nostra abitazione o dal luogo di lavoro, agli orari che vengono messi a disposizione per le visite. Quando abbiamo individuato il medico, non resta che recarci negli uffici scelta e revoca della Asl di pertinenza, con la nostra tessera sanitaria. Negli stessi uffici è inoltre possibile presentare la richiesta di cambio medico, per esigenze personali o perché, semplicemente, non ci si trova a proprio agio.
Quando è possibile richiedere un medico di famiglia temporaneo. La scelta del medico può essere anche temporanea. Parliamo di tutte quelle situazioni per cui, per motivazioni inerenti il lavoro, la salute o lo studio il nostro domicilio è diverso dal quello di residenza. In questi casi, per soggiorni minimi di tre mesi e massimo di 12, bisogna prima di tutto recarsi presso gli uffici della Asl di residenza e richiedere la cancellazione temporanea del servizio del medico di famiglia. Bisogna quindi presentarsi presso gli uffici della Asl della città in cui siamo domiciliati temporaneamente presentando il documento di cancellazione rilasciato dalla Asl di residenza, la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento. A seconda della motivazione della richiesta, sarà necessario allegare documenti specifici attestanti la situazione di variazione temporanea del nostro domicilio. Una copia del contratto di lavoro di durata superiore a tre mesi (motivazione valida anche per i familiari), la copia dell’iscrizione all’istituto o all’università che si frequenta oppure un certificato rilasciato da un medico specialista che attesti i motivi di salute per cui l’assistito si trova sul territorio e la durata necessaria per effettuare le cure.
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