Traffico, condizioni meteo avverse, incidenti o lavori in corso possono trasformare un semplice spostamento in un incubo. Ecco un kit di sopravvivenza tecnologico: app che aiutano a scegliere mezzo e tragitti migliori, aggregatori di servizi per il car sharing e tanto altro
Il termine tecnico è intermodalità e significa combinare più mezzi di trasporto per raggiungere una destinazione. Perché, quando bisogna spostarsi, alcune strade sono più scorrevoli in auto, altre sono talmente imbottigliate che andare a piedi è perfino più veloce. La scelta migliore allora è un mix di piedi, rotaie, due e quattro ruote.
Il futuro è in app come la finlandese Whim che, con un abbonamento mensile, permette di viaggiare sui mezzi pubblici, attraverso bike sharing e di prendere taxi e auto a noleggio: tutto è integrato in un solo servizio. È l’app a suggerisci la combinazione migliore e a prenotare per noi. In Italia, purtroppo, non abbiamo nulla di simile, ma ci stiamo avvicinando. C’è ancora bisogno di un po’ di fai-da-te, ma potete costruire la vostra strategia intermodale ed evitare di arrivare in ritardo a un appuntamento o di passare ore intere nel traffico.
Confrontate tempi e costi. Tra le app intermodali più interessanti c’è Urbi. Qui, dopo aver impostato la destinazione, avrete una valutazione dei costi con il trasporto pubblico, servizi di car sharing, bike sharing, moto sharing, Uber o Taxi. Potete ordinare le soluzioni per prezzo o per durata del viaggio. È un’app sicuramente utile, ma meglio non fidarsi troppo: l’algoritmo che aggrega i risultati non tiene conto di traffico e, quindi, le indicazioni di tempo sono solo stime.
Prima di scegliere, informatevi su traffico e parcheggio. In questo caso, il navigatore Waze fornisce indicazioni abbastanza accurate. Ma, anziché concentrarsi sulle strade da percorrere, è importante focalizzarsi sui tempi. Dal menu principale, potete scegliere “pianifica un viaggio”, qui vedrete quali sono i tempi di percorrenza in base agli orari. Vedrete un diagramma che può essere insolitamente più lungo se ci sono ingorghi o se c’è qualche incidente. Inoltre Waze segnala se, a destinazione, è facile o meno trovare parcheggio. I navigatori, infatti, dimenticano i minuti necessari a trovare un posteggio per l’auto. Quest’app invece ci indica anche il tempo di percorrenza a piedi per raggiungere la destinazione dopo aver lasciato la macchina. Sommando tutti questi dati avrete la convenienza effettiva di muoversi con un mezzo proprio.
Valutate quanto convenga usare una bici. Citymapper è uno dei pochi navigatori urbani che, tra le opzioni, indica tempi di percorrenza anche con “la mia bici”, dove potete anche impostare il tipo di pedalata (calma, regolare e veloce). È un’app che, nella sezione “Citymapper Labs” mixa metro, mezzi pubblici, bici e Uber. Purtroppo i servizi di car sharing non fanno parte della combinazione (vengono mostrati solo come unica scelta). Ma l’algoritmo dell’app è abbastanza sofisticato e cambia i suggerimenti a seconda del tempo atmosferico. Se piove, per esempio, consiglierà meno cambi e meno tratti a piedi. Purtroppo in Italia è disponibile solo a Milano e Roma. Per le altre città, un’alternativa meno completa, ma abbastanza valida, è Moovit.
Integriamo mezzi pubblici con car e moto sharing. Se dovete fare un percorso abbastanza lungo e solo una parte è servito dalla metropolitana, app come Free2move aggregano i servizi di car, bike e moto sharing disponibili nella vostra città. Così potrete verificare quali, tra questi, sono disponibili nei pressi della fermata della metro di destinazione e valutare se fare l’ultimo tratto di strada in questo modo.
E infine per gli spostamenti tra più città. Nugo vi indicherà tutti i mezzi da prendere per arrivare a destinazione anche quando vi spostate da una città all’altra. Nel suo database ci sono treni e mezzi pubblici delle principali città italiane. Inoltre, il servizio farà un preventivo di spesa (è possibile inserire anche più compagni di viaggio, per avere la cifra esatta). Segnaliamo che, in alcune città, Nugo permette di acquistare anche tutti i biglietti digitali all’interno dell’app.
E voi? Vi affidate a un solo mezzo di trasporto o avete una strategia per combinarli?
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