Energici e produttivi sul lavoro

Filippo Ongaro, High Perfomance Expert ospite dell’evento Recharge@ING, dedicato al benessere dei dipendenti, ci dà i suoi suggerimenti per aumentare la concentrazione durante la giornata

Diventare più produttivi ed efficienti sul luogo di lavoro, per essere anche più soddisfatti: è possibile? Ce lo spiega Filippo Ongaro, High Performance Expert, medico e scrittore, che il 19 settembre è stato ospite della giornata “Recharge@ING”, evento di lancio del programma di iniziative per il benessere dei dipendenti ING. La giornata ha visto alternarsi coach, esperti di nutrizione e postura in speech e momenti di approfondimento, seguiti da lezioni di yoga, massaggi e incontri per imparare la mindfulness. Pronti a diventare più efficienti? Ecco gli interessanti spunti scritti per noi da Filippo Ongaro.

La relazione tra soddisfazione e concentrazione. Avete mai conosciuto qualcuno che ha il desiderio di lavorare malissimo o di essere un pessimo impiegato, un manager terribile? O ancora una mamma incapace? Non credo proprio. Ogni essere umano ha un profondo desiderio di fare le cose bene, di dare il meglio di sé e la ragione è semplice: essere efficaci ed efficienti ci dà un grande senso di soddisfazione. Negli atleti d’élite questo è particolarmente vero. Un grande atleta preferisce perdere dando il meglio di sé piuttosto che vincere con una prestazione mediocre. Eppure, a guardarsi attorno, non è poi così difficile incontrare persone che lavorano male, genitori che sbagliano spesso con i figli e lavoratori che sono poco produttivi. Le statistiche descrivono un mondo del lavoro in cui esiste un’enorme dispersione di risorse, una percentuale molto elevata di persone distratte, svogliate, demotivate, stanche e prive di energia. Queste persone non danneggiano solo le loro organizzazioni, ma creano soprattutto un danno a se stesse, perché si trovano a vivere una condizione di scarsa soddisfazione che dipende dal modo in cui affrontano la vita e il lavoro.

Il lato scientifico della soddisfazione. Sul piano neurologico la soddisfazione dipende in particolare dai livelli di dopamina, un neurotrasmettitore prodotto dal nostro cervello che è anche in qualche modo responsabile dei nostri livelli di energia. Infatti energia, motivazione e soddisfazione sono spesso collegati così come stanchezza, poca voglia di fare e frustrazione. Sono estremi opposti di stati psicofisici che caratterizzano la nostra vita. Ovviamente in tutto questo ha un ruolo importante anche la condizione del nostro corpo. Tendiamo a dimenticarci che il cervello è un organo e funziona nel contesto del corpo ed è particolarmente sensibile alla qualità della nostra dieta, agli sbalzi pressori o della glicemia, alla sedentarietà e allo stress. Basta pensare che l’attività fisica regolare aumenta nettamente la produzione di Nerve Growth Factor (NGF) e Brain Derived Neurotrophic Factor (BDNF), sostanze che letteralmente aiutano il cervello a ripararsi e rigenerarsi.

Le nemiche della performance. Esistono due fattori fondamentali che incidono negativamente sulla prestazione e sulla produzione di dopamina: la monotonia e le distrazioni che sono per altro problematiche strettamente interconnese. La monotonia in particolare sul lavoro abbassa drasticamente la concentrazione di dopamina nel cervello e per questo ci rende enormemente suscettibili alle distrazioni che rappresentano delle occasioni per aumentare la dopamina cerebrale. Il nostro cervello si è evoluto in modo da essere molto sensibile ai segnali che provengono dall’ambiente che ci circonda ma questo oggi ci rende particolarmente vulnerabili alle distrazioni. Ovviamente più il lavoro è monotono (e quindi incapace di sostenere una produzione adeguata di dopamina) e più andremo in cerca di distrazioni di ogni genere: guardare il messaggio sul telefono, fare l’ennesima pausa caffè, fumarsi la sigaretta o mangiare un dolcetto sono tutte azioni che compiamo nel tentativo di aumentare la dopamina per sentirci meglio. Il problema è che l’effetto è molto breve e abbiamo bisogno di continuare a ripeterle, danneggiando così la nostra prestazione e anche la salute. Le distrazioni peraltro riducono le nostre riserve di attenzione e ci portano nel caos e nell’inefficienza. Un esempio di questo è il cosiddetto “multitasking” che di fatto significa passare continuamente da un compito all’altro riducendo drasticamente la qualità di ciò che facciamo.

Come essere in controllo della propria energia. È importante rendersi conto che l’energia si sviluppa internamente se si impara a gestire in modo diverso la propria giornata. Uno dei fattori principali è percepire un grande senso di controllo sulle proprie azioni. Essere in controllo e non sentirsi in condizioni di subire costantemente richieste esterne permette di ridurre lo stress e di aumentare l’energia e il senso di soddisfazione. In questo senso esistono 3 fattori importanti che ci possono aiutare a migliorare la gestione della giornata:

  1. Intenzione e scopo: l’intenzione e il senso di scopo vanno rinvigoriti varie volte nel corso della giornata, magari creando un piccolo rituale interiore in cui ci ricordiamo del perché portiamo a termine un determinato compito.
  2. Blocchi di lavoro: la giornata lavorativa può essere organizzata in blocchi dedicando una specifica quantità di tempo e un particolare stato psicoemotivo ad ogni compito. Per esempio se dobbiamo scrivere un documento possiamo bloccare due ore e in quel periodo chiudere il telefono e le mail.
  3. Gestione delle transizioni: la giornata lavorativa si caratterizza per compiti differenti e a volte uno stato emotivo negativo che si crea in un contesto finisce con inquinarne un altro. Per esempio una telefonata tesa e irritante può far sì che lo stato emotivo negativo venga “trascinato” in un successivo meeting compromettendone l’efficacia. Anche in questo caso un piccolo rituale che permetta di ritrovare lo stato emotivo ottimale risulta estremamente utile. A volte basta anche fare qualche respiro profondo per ripartire alla grande.

In conclusione, per avere energia occorre gestire proattivamente la propria giornata. L’energia non deriva dall’esterno ma la creiamo noi e l’energia positiva è il regalo migliore che possiamo fare al mondo.

E voi? Faticate a concentrarvi? Vi sentite spesso stanchi sul lavoro? Raccontatecelo nei commenti!

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