Quali sono le innovazioni tecnologiche in grado di cambiare le nostre abitudini quotidiane per il meglio? Gli spunti in ambito banking, food e domotica
Entro il 2025 ci saranno almeno 50 miliardi di dispositivi connessi nel mondo: dotati di sensori e funzioni di attivazione automatica, saranno indossabili, potranno essere installati facilmente e utilizzati in tutti gli ambiti della nostra vita, dal lavoro al tempo libero. La rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo oggi sta cambiando anche le nostre abitudini: dalla gestione degli impegni di casa al modo in cui paghiamo o ci nutriamo. Quali sono le innovazioni di cui abbiamo davvero bisogno per migliorare la qualità della nostra vita? Quali strumenti saranno davvero indispensabili per semplificarci la vita e quali sfide affrontano aziende e banche per rendere tali soluzioni alla portata di tutti? Se n’è parlato martedì 12 novembre all’evento di Repubblica Talks on Tomorrow, con una panoramica sulle prospettive più innovative legate al digital banking, alla domotica e al food delivery.
Banche, customer experience al centro. L’interazione con i clienti oggi avviene principalmente online: “Se guardiamo a come interagiscono oggi i clienti, le banche non fanno eccezione. In ING oltre il 70% delle interazioni avviene online e il 25% dei nostri clienti opera solo da mobile” ha spiegato Ignacio Julià Vilar, Innovation Expert & Head of ING Digital Platform di ING. “Queste cifre cambiano davvero le regole del gioco. Oggi i clienti settano gli standard di servizio in base alle esperienze fatte con le principali piattaforme digitali: vogliono brand rilevanti come Google, semplici come Apple, social come Facebook, personali come Amazon. In un contesto del genere, la chiave per avere successo anche per una banca è una customer experience che sia semplice, personalizzata e smart. Dobbiamo costruire una relazione digitale con i nostri clienti e innalzare l’engagement: un circolo virtuoso fatto di interazioni, miglior customer experience e vendite. È così che in ING abbiamo aumentato del 50% la percentuale dei nostri clienti primari, oggi a quota 12,5 milioni”.
Servizi semplici e “for everyone”. Semplicità e personalizzazione che sono anche alla base dei servizi di Google. Come spiega Simona Panseri, Communications and Public Affairs Southern Europe di Google, “i servizi devono essere for everyone e devono sapersi adattare alle diverse esperienze della vita quotidiana”. L’utilizzo dei servizi vocali, in particolare, è in forte ascesa. “Può essere risolutivo per tantissime situazioni: dalla mamma che cerca un’informazione mentre accompagna per mano due bambini, all’automobilista che legge un messaggio senza distrarsi alla guida”. Interessante anche l’applicazione per i disabili. “Pensate ai servizi di trascrizione live che trascrivono in tempo reale sullo schermo quello che viene dettato: una grande opportunità per chi ha problemi di udito”.
Le potenzialità del food delivery. Un altro settore in cui la tecnologia sta cambiando le nostre abitudini è sicuramente il food. In particolare il mercato del cibo a domicilio, che in Italia vale 3,2 miliardi di euro all’anno. “Oggi il 18% degli ordini viene effettuato online da computer, smartphone e tablet”, spiega Daniele Contini, Country Managing Director di Just Eat Italia. “Una cifra che su Milano e Roma è molto più alta ma mostra l’enorme potenzialità di crescita del settore. In fondo tutti abbiamo sempre meno tempo per fare la spesa e cucinare, ma facciamo comunque almeno due pasti al giorno. Il cibo a domicilio sta diventando sempre più comodo, conveniente e vario e le opportunità sono infinite”.
La banca del futuro. La tecnologia della banca del futuro andrà a rendere ancora più facili e sicure le operazioni bancarie digitali. “La tecnologia”, ha spiegato Marco Bragadin di ING, “è un fattore abilitante che permette alle persone di risparmiare tempo e di compiere scelte di risparmio consapevoli. La banca del futuro dovrà essere mobile e disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, anche da app”. La direzione è quella della personalizzazione del servizio. “In ING”, ha continuato Bragadin, “i clienti sono già liberi di scegliere il PIN della propria carta”. Anche la richiesta dei prodotti come il mutuo dovrà essere completamente digitale. La sfida per le banche, quindi, sarà “rendere i processi ancora più semplici per il cliente, aumentando al tempo stesso il livello di sicurezza delle operazioni”. Insomma un’offerta sempre più semplice, personale e smart.
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