Da come si calcola a come fare il versamento, ecco la mini guida alla tassa automobilistica.
Le strade italiane sono invase da oltre 37 milioni di autovetture. La distribuzione dei veicoli è molto variegata: la Lombardia è la regione più affollata con quasi 6 milioni di unità, fanalino di coda nella particolare graduatoria regionale su quattro ruote è la Valle d’Aosta che si ferma poco sotto la quota 150 mila. Questo lo scenario auto a fine 2014: ma cosa succede a livello fiscale? Possedere un’auto implica il pagamento su base annuale della tassa automobilistica, più conosciuta come bollo auto. Capiamo chi è tenuto al versamento e quali sono le modalità di calcolo e di pagamento. Che cos’è il bollo auto e chi deve pagarlo. La tassa automobilistica è stabilita dal D.P.R. n. 39 del 5 febbraio 1953. L’art. 1 nello specifico sottolinea che “la circolazione sulle strade ed aree pubbliche degli autoveicoli e dei relativi rimorchi (…) sono soggette alle tasse stabilite dagli articoli seguenti e dalle annesse tariffe”. Il bollo auto deve essere versato, con riferimento all’anno solare, da tutti i proprietari di veicoli, anche in caso di mancato utilizzo del mezzo. Criteri di calcolo. La tassa deve essere corrisposta sulla potenza effettiva della propria automobile. Questa informazione è indicata sulla carta di circolazione ed è espressa in Kw. L’Automobile Club d’Italia sottolinea inoltre che, qualora la cifra contenga una virgola (ad es. 47,80 Kw), l’importo deve essere calcolato senza considerare le cifre decimali (quindi 47 Kw). La seconda variabile da tenere in considerazione è la classe di inquinamento del mezzo, cioè se si tratta di un Euro I, Euro II ecc. È possibile effettuare il calcolo in pochi semplici passi direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate sia inserendo le caratteristiche della vostra automobile che la targa (il sistema è già a conoscenza delle informazioni utili). Ecco un paio di esempi: per un’utilitaria base Euro 5 con una potenza di 62 Kw, situata in Lombardia, l’importo del bollo auto è pari a circa 160€. Nelle stesse condizioni, la tassa automobilistica per un’autovettura sportiva con 120 Kw è di 335€. Superbollo, come funziona. Un pagamento aggiuntivo è invece richiesto per le autovetture più potenti. A partire dal 2012 infatti i possessori di autoveicoli e autovetture con una potenza superiore a 185 Kw sono tenuti al versamento addizionale di 20 euro per ogni chilowatt in eccesso rispetto alla soglia citata. La quota aggiuntiva è ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo, rispettivamente, al 60, al 30 e al 15 per cento, e non è più dovuta decorsi venti anni dalla data di costruzione. Dove e come pagare. Il versamento del bollo auto può essere effettuato presso le delegazioni Aci (è possibile trovare sul sito ufficiale l’ufficio territoriale più vicino), le agenzie di pratiche auto, gli uffici postali e bancari, oltre che presso i tabaccai convenzionati con Banca ITB o aderenti al polo Lottomatica. I costi dei diversi servizi sono indicati sul sito dell’Aci e variano su base territoriale: in alcune regioni certe tipologie di versamento sono completamente gratuite, mentre in altre i contribuenti pagano 1,87€ più una percentuale sul totale. Il Superbollo invece deve essere versato all’Erario attraverso il Modello F24. Potete trovare i codici tributo da utilizzare direttamente sul sito dell’Amministrazione Finanziaria. È opportuno infine sottolineare che non è più previsto l’obbligo di esporre o di portare con sé il contrassegno dell’avvenuto pagamento, ad esclusione dei ciclomotori.
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