Il padiglione austriaco ricrea un piccolo bosco “portatile” che produce ossigeno sufficiente per 1800 persone all’ora.
“Puoi sopravvivere 5 settimane senza cibo, 5 giorni senza acqua, ma non 5 minuti senza aria”, così il Padiglione dell’Austria accoglie i visitatori e invita a respirare a pieni polmoni l’ossigeno dei boschi alpini, insieme ai profumi della terra, delle felci e del legno, immersi in un’esperienza sensoriale capace di far riflettere sul rapporto tra la vita urbana, la natura e il nostro clima. Il padiglione dell’Austria presenta una struttura simile ad un polmone verde che accende il desiderio di un mondo più pulito, dimostrando i vantaggi di una politica di rimboschimento contro il declino globale delle aree verdi del Pianeta.
Dove si trova. Il Padiglione austriaco è situato di fronte al Padiglione svizzero, lungo il Decumano a pochi passi dall’intersezione con il Cardo, nel settore Est dell’Esposizione Universale. L’ingresso Sud di Cascina Merlata è il migliore per raggiungere la struttura, perché dista solo a 400 m; basta qualche consiglio per orientarsi più facilmente all’interno del sito e trovare i padiglioni senza alcuna fatica. Una volta arrivati, poiché c’è un numero massimo di visitatori all’interno, spesso c’è da fare un po’ di coda, ma solitamente è molto scorrevole.
“Respira l’Austria”. Il Padiglione austriaco non è il solito padiglione: non si tratta infatti di un’esposizione o una mostra, e non è una struttura iper tecnologica o multimediale. È un piccolo bosco alpino, con il proprio micro-clima, dove si respira l’aria di una fitta foresta naturale: per questo motivo si chiama Breathe.Austria – ovvero “respira l’Austria” – perché si è cercato un modo per rendere l’aria, mezzo di sostentamento primario, qualcosa di realmente percepibile. Così il Padiglione si propone come nuovo modello di architettura urbana, in grado di portare un po’ di aria alpina nelle città più inquinate d’Europa o in quelle dal clima più arido e caldo situate nel deserto. Questo modello climatico – una vera e propria centrale ad aria – dimostra come il rimboschimento urbano potrebbe migliorare la qualità della vita nelle città del futuro, semplicemente sfruttando l’effetto rinfrescante delle piante che – nel caso della struttura presente in Expo – sono capaci di produrre l’ossigeno sufficiente per far respirare 1800 persone, donando benessere e assorbendo CO2. Il percorso è arricchito dalla presenza di speciali binocoli che, puntati sulle diverse piante, forniscono le informazioni essenziali sulle singole specie e sul loro habitat.
Fig.3 – L’inizio del percorso nel Padiglione Austria
Una centrale ad aria. L’intero Padiglione funziona come un sistema di climatizzazione naturale. Non ci sono impianti di aria condizionata, poiché per rinfrescare si utilizza un processo biologico di evaporazione e fotosintesi della vegetazione. Quasi 60 alberi e oltre 12.000 piante forestali e piccoli arbusti presentano una superficie fogliare complessiva di 43.200 metri quadrati e producono 62,5 kg di ossigeno in un’ora. Contemporaneamente il bosco assorbe 92 chilogrammi di CO2 al giorno. Ventilatori e sistemi di nebulizzazione stimolano e supportano l’attività naturale del bosco piantumato. In questo modo una superficie di 600 metri quadrati consente di ottenere lo stesso rendimento di un ettaro di bosco in natura.
Energeticamente autosufficiente, completamente sostenibile. Il padiglione austriaco funziona con un bilancio energetico nullo. La corrente è prodotta tramite una tecnologia innovativa: per la prima volta viene impiegata una cella solare a colorante, che per la produzione energetica ricorre all’intelligenza della natura. L’energia viene prodotta dalla luce, secondo il principio della fotosintesi.
Mangiare al bar D’Atmosfera. Anche l’idea gastronomica si articola lungo la stessa linea tematica: ispirandosi alla natura e usando gli ingredienti del bosco, chef di punta austriaci hanno elaborato specialità culinarie che rappresentano l’aria e i suoi prodotti tipici, reinterpretandoli in modo originale e creativo. Al bar D’Atmosfera vengono offerti piccoli snack da consumare sulle panchine con vista sul bosco, oppure piatti freddi o caldi: dalla pigna selvatica, composta da fagotti di pasta sfoglia ripieni di ragù di cervo (6 euro) al risotto al forno con funghi e salsa di abete rosso (6.5 euro). Tutti gli assaggi di degustazione sono serviti su materiale riciclabile.
Se, invece, preferite uscire dal padiglione e provare qualche sapore italiano o esotico, senza spendere troppo, ecco la guida per scegliere il ristorante. Continuate a seguirci all’interno della sezione Expo per scegliere e programmare la vostra visita, con i consigli su eventi e padiglioni da non perdere. Buona visita a tutti!
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