Combatti i rincari sulle bollette e tieni la tua casa al caldo partendo da alcuni semplici accorgimenti: dal sigillante per gli spifferi a un'attenta programmazione del riscaldamento
Se ne parla ovunque: dalle bollette dell’energia alla benzina e ai prodotti del largo consumo, i rincari si stanno abbattendo sui bilanci familiari degli italiani, tanto che il governo è allo studio di un nuovo decreto per famiglie e imprese.
Nel frattempo, ti diamo qualche consiglio per mantenere la tua casa al caldo senza spendere una fortuna. Iniziamo da qualche piccolo accorgimento.
Conosci l’efficienza energetica della tua casa
Un primo, fondamentale aspetto da tenere bene a mente è quello di sapere quanto calore la nostra abitazione è in grado di mantenere. Sembra banale sottolinearlo, ma quanto più una casa è in grado di ‘trattenere’ il calore nei mesi freddi, minori sono i costi per riscaldarla.
Per fare questo occorre consultare il cosiddetto APE, l’attestato di prestazione energetica, che in Italia è obbligatorio per ogni immobile residenziale. Se siete in affitto o avete acquistato l’immobile, dovreste quindi avere l’APE.
La classificazione prevede 10 classi energetiche, dalla più efficiente a quella meno. Si parte da A4 (poi A3, A2, A1) e dalla B si arriva alla G, la peggiore. Se casa tua è in classe G, vuole dire che lo ‘spreco’ di calore è elevato.
Occhio al termostato
Il secondo aspetto da considerare è quello di decidere ‘quanto’ caldo si vuole avere. Premessa doverosa: il controllo della temperatura è naturalmente molto più fattibile per chi ha un impianto di riscaldamento autonomo e quindi regolabile con un termostato.
Per chi ha quello centralizzato, la possibilità di intervenire è minore, ma comunque possibile grazie alle termovalvole – la cui installazione è diventata obbligatoria dal 2027 – che servono per regolare la potenza del calore di ogni radiatore. In una scala da 1 a 5 in ordine di riscaldamento crescente.
Nei mesi invernali, quelli più freddi, la temperatura all’interno delle mura domestiche dovrebbe essere generalmente attorno ai 20 gradi centigradi. Ogni grado in più, infatti, comporta una spesa ulteriore pari a quasi il 10%.
Avere temperature di 24/25 gradi permette sicuramente di poter stare in maglietta anche d’inverno, ma oltre a ‘gonfiare’ la bolletta comporta un danno all’ambiente. Si ‘spreca’ energia che potrebbe essere usata altrimenti e si aumenta il riscaldamento dell’ecosistema. Inoltre, non fa bene alla salute: se fuori ci sono 4/5 gradi e in casa una ventina di più, una simile escursione termica non è ottimale per il nostro corpo.
Programma le ore di riscaldamento
Altro suggerimento all’apparenza banale ma che può farti risparmiare: il riscaldamento serve quando sei in casa. Se hai un impianto autonomo dotato di un cronotermostato puoi facilmente programmarne l’accensione e lo spegnimento in base a quando sei in casa. Ricordando che di notte, tendenzialmente, non serve accenderlo perché siamo al caldo, sotto le coperte.
Se invece abiti in una casa con impianto centralizzato, puoi regolare manualmente le tue termovalvole a 1 prima di uscire e alzarle quando rientri. Per quanto riguarda l’accensione e lo spegnimento, invece, è la caldaia condominiale a determinali.
Lotta agli spifferi
Tra le maggiori cause di spreco di calore all’interno di una casa c’è la cattiva condizione degli infissi domestici. Col tempo e con l’usura, lo spazio tra telaio e controtelaio si allarga favorendo l’ingresso di aria indesiderata. Oltre a essere fastidiose, le piccole correnti d’aria fredda chiamate ‘spifferi‘ causano un abbassamento della temperatura e, quindi, una spesa maggiore per riscaldare.
Se le tue finestre non sono efficienti, ti consigliamo di valutare una sostituzione degli infissi. Grazie alle tante agevolazioni fiscali sulla casa ancora attive nel 2022 è l’occasione di effettuare questi lavori con una spesa contenuta.
Se però non riesci a pianificare un intervento di questo tipo, puoi adottare alcuni piccoli accorgimenti per neutralizzare gli spifferi. I classici “para-spifferi” possono essere comodamente usati solo se appoggiati in orizzontale quindi la soluzione migliore è usare il sigillante, in particolare il più diffuso e utilizzato è il silicone. Oggi, però, lo sviluppo tecnico e scientifico propone altri materiali come schiume espandenti o particolari polimeri. Per avvalersi di questi, però, è meglio affidarti a un professionista perché una posa sbagliata potrebbe causarti inconvenienti spiacevoli.
Sfrutta il calore dei fornelli
Ci sono poi alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutare a ‘guadagnare’ calore e soldi. Per esempio, quando apri le finestre per aerare i locali della tua casa (pratica consigliata sempre e a maggior ragione in questo periodo di Covid) ti consigliamo di mettere al minimo il riscaldamento.
Anche se stai cucinando e hai acceso i fornelli o il forno: il fuoco è una notevole fonte di calore ti consigliamo di abbassare il riscaldamento o abbassare l’intensità delle termovalvole in cucina e stanze limitrofe. Una volta che hai finito di cuocere le tue pietanze, durante la fase di raffreddamento puoi lasciare lo sportello aperto. In questo modo il calore accumulato si diffonderà, con effetto sulla temperatura della tua cucina.
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