Primi segni di lieve miglioramento sul mercato immobiliare, dove riprende l’erogazione del credito. E con i prezzi degli immobili ancora in calo, per chi ha voglia di acquistare può essere il momento giusto
Per gli italiani possedere la casa è da sempre un valore che va al di là delle valutazioni puramente economiche. Non deve quindi sorprendere che la percentuale delle famiglie italiane che possiede la casa in cui abita (74% a fine 2012, secondo L’Eurostat) sia tra le più alte tra i paesi dell’area euro e ben al disopra della media dell’area (66,7%). Non solo. L’acquisto di un’abitazione ha rappresentato tipicamente per gli Italiani una delle forme preferite di investimento: secondo le stime di Banca d’Italia (che trovate qui), la ricchezza detenuta in immobili a fine 2012 (ultimi dati ufficiali disponibili) era attorno ao 4800 miliardi di euro, il 56% della ricchezza totale netta delle famiglie.
I prezzi delle case? Possono anche scendere
Il calo dei prezzi degli immobili a cui stiamo assistendo in seguito alla crisi (il prezzo medio è sceso del 10,4% dal 2011 al quarto trimestre del 2013, secondo i dati Istat) ha quindi stupito e destabilizzato buona parte degli italiani, che avevano una percezione asimmetrica dei rischi dell’investimento in immobili. Fino a pochi anni fa, infatti, nell’immaginario collettivo i prezzi delle case potevano solo salire o al più restare fermi. La recente esperienza della crisi ci ha mostrato, al contrario, che i prezzi possono scendere anche in un paese che non ha sperimentato evidenti bolle immobiliari, come l’Italia.
L’ultimo dato del quarto trimestre dello scorso anno segna ancora un calo del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2012. La tendenza alla contrazione dei prezzi quindi non sembra esaurita e potrebbe protrarsi ancora per qualche trimestre: ma non è detto che in questa situazione non sorgano delle opportunità. Chi ha liquidità da investire o riesce ad accendere un mutuo, può infatti approfittare della maggior flessibilità al ribasso sui prezzi richiesti dai venditori (sconto medio del 16%), confermata dall’indagine Bankitalia-Tecnoborsa.
Torna il credito, nuove occasioni
Oggi finalmente il quadro sul fronte del ciclo del credito sta mutando e questo fattore influenza strettamente le possibilità di recupero del mercato immobiliare. Ottenere un mutuo oggi, insomma, dovrebbe essere più facile di un anno fa. Dopo un periodo di irrigidimento delle condizioni di erogazione del credito da parte delle banche, penalizzate a loro volta da crescenti sofferenze e da un contesto regolamentare che ha imposto criteri più prudenziali sul fronte della capitalizzazione e dell’attivo, nel quarto trimestre dello scorso anno, per la prima volta dopo cinque trimestri, la percentuale di acquisti di case finanziati con mutuo è tornata al di sopra del 60% (ultima indagine Banca d’Italia-Tecnoborsa). I segnali provenienti dal mercato dei mutui in questo primo scorcio d’anno confermano un aumento della competizione fra le banche, sintomo di rinnovato interesse ai mutui sul fronte dell’attivo. Il numero delle transazioni immobiliari concluse mostra qualche timido segnale di miglioramento .Dopo una caduta libera che ha visto le transazioni di immobili residenziali dimezzarsi fra il 2006 ad in 2012, il tasso di contrazione ha rallentato significativamente nel 2013. Qualcosa si sta finalmente muovendo, anche se è prematuro farsi troppe illusioni: la ripresa sarà lenta.
Come informarsi sul mercato
Come informarsi sui prezzi e sulle tendenze del mercato? E’ possibile consultare l’indice nazionale dei prezzi delle abitazioni (IPAB) dell’Istat, istituito nel 2012. Non chiediamogli però di fornirci informazioni sulla nostra città e sul quartiere dove vogliamo comprare o vendere casa: non è il suo mestiere. Se ci servono informazioni di dettaglio sui prezzi di un comune o di una zona in particolare, ci viene in soccorso il sito dell’Agenzia delle Entrate, che rende disponibile gratuitamente (qui) una banca dati che ci può aiutare nella stima del valore di un’abitazione, con una copertura geografica molto fine. Non resta che iniziare la ricerca.
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