Sano, buono e ora per tutte le tasche. Grazie alle nuove catene di supermercati dedicati i prezzi dei prodotti bio iniziano a scendere. Come capire se si tratta di vero biologico e dove comprarlo.
Gli italiani difficilmente rinunciano al cibo di qualità. La dimostrazione arriva dagli ultimi dati presentati al salone Sana, fiera di riferimento per i prodotti biologici e di erboristeria: per il terzo anno consecutivo il dato è positivo, con il 59% degli italiani che ha comperato biologico almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Il giro d’affari, solo in Italia, stando ai dati dell’Aiab (Associazione Italiana per l’agricoltura biologica) è di 3 miliardi di euro, di cui solo uno proveniente dall’export. E se i consumi tradizionali sono ormai in caduta libera, il biologico nel primo semestre del 2014 ha addirittura segnato un +17 per cento.
Biologico è meglio? Le ragioni di questi dati così positivi sono presto dette: il cibo biologico non contiene elementi chimici e quindi ha un sapore più genuino e aiuta l’organismo a non accumulare tossine , anzi ne promuove lo smaltimento. A contribuire al suosuccesso, non da ultimo, la maggior diffusione del bio nella grande distribuzione che ha contribuito ad abbassarne i prezzi di vendita. Un vantaggio che si traduce anche sulla qualità del cibograzie a un’attività di controllo più efficace e mirata sui cibi che si fregiano della denominazione “biologica”
Come scoprire se è vero bio. Se un tempo a garantire l’autenticità della provenienza biologica di un prodotto erano solo l’aspetto, magari un po’ meno perfetto, e i profumi degli alimenti, oggi la garanzia sta in una specifica etichetta. Questa deve riportare la dicitura “Da Agricoltura Biologica” e specificare i seguenti criteri:
- Nome e codice dell’organismo che controlla la produzione biologica
- Codice dell’azienda che produce
- Numero di autorizzazione per la stampa della singola etichetta
La certificazione bio può essere utilizzata solo da Enti accreditati presso il Ministero italiano delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Per i prodotti realizzati con più ingredienti come torte o biscotti, si può parlare di alimento biologico sealmeno il 95% dei prodotti utilizzati sia di origine biologica (nell’esempio citato: farina, uova ecc.). Il 5% degli ingredienti restanti deve essere individuato tra alimenti la cui certificazione non sia possibile, come nel caso del sale.
Dove comprare bio a buon mercato. Tutte le principali catene di supermercati hanno ormai lanciato una linea bio: Esselunga Bio, ViviVerde di Coop, Conad il Biologico, Carrefour Bio, solo per citarne alcune. Se però cercate una scelta davvero ampia di prodotti, allora, dovete rivolgervi alla grande distribuzione specializzata. Il marchio più conosciuto è forse Natura Sì, uno dei primi a credere e investire nel biologico, che permette anche l’acquisto online.
Curiose le iniziative di Alamaverdebiomarket, presente per adesso a Milano, Bologna e Reggio Emilia con tre punti vendita: oltre a fare la spesa – che viene anche consegnata a casa, rigorosamente in bicicletta – si possono anche ordinare dei lunch a domicilio per chi non ha tempo di cucinare.
Si è fatto conoscere molto velocemente anche CuoreBio (stesso gruppo di NaturaSì) presente in tutta Italia, dove l’attenzione è a 360°: packaging, volantini, tutta la carta presente nei loro punti vendita è riciclata. Anche la scelta di vendere prodotti alla spina come detersivi ecologici o sfusi (cereali, riso, ecc.) permette un risparmio sul prezzo finale del 20%, ma anche sull’uso di plastica e derivati (-80%). Una menzione la merita il loro blog CresciBio dedicato alle mamme con tante ricette per i bambini.
Ha aperto da poco i battenti, Piacere Terra, il cui claim è “Il Bio per tutti” poiché fa del prezzo la sua forza. Non a caso si tratta di un supermercato a tutti gli effetti: trovate una carta fedeltà e un volantino con le offerte del momento. Vasto assortimento di prodotti anche dedicati ai vegani, intolleranti a lattosio e glutine.
Spesa online ancora per pochi. L’online stenta un po’ a decolare nel mondo del bio:questo perché spesso il consumatore bio preferisce ancora vedere e “toccare con mano” cosa finirà sulla sua tavola, maanche perché la distribuzione relativamente di nicchia non riesce ad abbattere i costi, come accade invece nella gdo. Vi segnalo comunque – per le emergenze – il sito BioSalute e ComproBio, che non si limita solo agli alimenti, ma vende tutto biodegradabile: dalla cancelleria alle tazzine.
Il bio anche take away. Date un occhio al portale TuttoGreen, una sorta di Tripadvisor dedicato al mangiare sano, dove vengono segnalate attività commerciali anche più piccole e molti dei ristoranti che sposano questa filosofia, il tutto diviso regione per regione. Ottimo per tutte quelle volte che non volete mettervi ai fornelli ma non volete rinunciare al gusto e alla genuinità del biologico.
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