L’acqua è essenziale, ma sempre più a rischio. Tra crisi idriche e cambiamenti climatici, scopri alcune curiosità sorprendenti su questa risorsa insostituibile.
Ogni giorno apri il rubinetto e l’acqua scorre. Un gesto semplice e automatico, che però non è scontato per tutti: secondo l’Unicef, nel mondo 2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua sicura da bere.
Per questo il 22 marzo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, è importante fermarsi a riflettere sull’importanza di questa risorsa e sulle sfide legate alla sua disponibilità.
La crisi idrica globale è sempre più evidente: siccità prolungate, inquinamento e sprechi mettono a rischio un bene fondamentale per la vita e per l’economia. Sempre secondo l’Unicef, almeno il 50% della popolazione mondiale affronta carenze idriche almeno un mese all’anno. Anche la FAO ha analizzato che entro quest’anno, 1,8 miliardi di persone potrebbero trovarsi in condizioni di scarsità assoluta d’acqua.
Per proteggere questo bene prezioso dobbiamo imparare a conoscerlo meglio. Sapevi, ad esempio, che l’acqua può “volare” sopra le foreste o che potrebbe avere una sorta di memoria?
Ecco 10 curiosità sull’acqua che forse non conoscevi.
1. L’acqua può scadere?
Hai mai notato una data di scadenza sulle bottiglie d’acqua? In realtà, l’acqua non ha una vera scadenza, ma il contenitore sì. Nel tempo, la plastica può rilasciare sostanze che alterano sapore e qualità.
Come evitarlo? Conserva l’acqua lontano da fonti di calore e utilizza preferibilmente bottiglie in vetro o borracce riutilizzabili.
2. L’acqua è ovunque, anche nello spazio
Non è solo un elemento terrestre: tracce d’acqua sono state trovate su Marte, sulla Luna e persino attorno a stelle lontane. Nel 2011, un gruppo di astronomi del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e del California Institute of Technology (Caltech) hanno pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal Letters una scoperta eccezionale: la scoperta di una riserva d’acqua nello spazio grande 140 trilioni di volte gli oceani terrestri. Una notizia entusiasmante che ha aperto nuove ipotesi sulla possibilità di vita oltre la Terra. 1
3. L’acqua sta diventando un bene sempre più raro
Solo il 2,5% dell’acqua presente sul pianeta è dolce, e meno dell’1% è accessibile all’uomo.
Secondo il rapporto The State of Climate Services 2021: Water dell’ONU, entro il 2050 oltre cinque miliardi di persone potrebbero affrontare carenze idriche. Il cambiamento climatico e lo sfruttamento intensivo delle risorse idriche stanno riducendo sempre di più la disponibilità di acqua potabile.
Per invertire questa tendenza, sono necessarie politiche di gestione più sostenibili e un maggiore impegno nella riduzione degli sprechi a livello individuale e collettivo.
4. L’industria della moda “beve” più di quanto pensi
L’industria tessile è responsabile di circa il 20% dell’inquinamento globale dell’acqua potabile. Ogni anno, milioni di tonnellate di microfibre derivanti dai lavaggi dei tessuti sintetici finiscono nei mari. Secondo le stime, ci sono già 0,5 milioni di tonnellate di microplastiche negli oceani e il numero è destinato a crescere.
Scegliere tessuti naturali e durevoli e ridurre gli acquisti inutili può fare la differenza.
5. L’acqua ha una memoria?
L’idea che l’acqua possa “ricordare” le sostanze con cui è entrata in contatto è al centro di un acceso dibattito scientifico. Questa ipotesi, nota come memoria dell’acqua, nasce dagli studi del medico e immunologo francese Jacques Benveniste negli anni ’80.
Benveniste sosteneva che, anche dopo numerose diluizioni, l’acqua conservasse un’impronta delle sostanze con cui era stata in contatto, influenzandone la struttura molecolare. Questa teoria è alla base dell’omeopatia, secondo cui una sostanza diluita all’estremo manterrebbe un effetto biologico grazie alla “memoria” dell’acqua.
Tuttavia, la comunità scientifica non ha mai trovato prove solide a supporto di questa ipotesi. Gli esperimenti di Benveniste non sono mai stati replicati in modo affidabile e i suoi studi sono stati ampiamente criticati per mancanza di rigore scientifico.
6. Esistono “fiumi volanti”
Non tutti i fiumi scorrono sulla Terra. Sopra l’Amazzonia, gli alberi rilasciano nell’aria enormi quantità d’acqua attraverso l’evapotraspirazione, creando veri e propri “fiumi volanti” di vapore.
Queste correnti trasportano ogni giorno più acqua del Rio delle Amazzoni stesso e regolano il clima di interi continenti, portando piogge fondamentali per l’agricoltura e l’ambiente. Ma la deforestazione e il cambiamento climatico stanno alterando questo meccanismo, riducendo l’umidità atmosferica e aumentando il rischio di siccità.
7. L’acqua in casa: ogni giorno ne sprechiamo troppa
Secondo Legambiente, gli italiani consumano ogni anno 26 miliardi di metri cubi di acqua. Il 22% dell’acqua prelevata, tuttavia, viene disperso, rendendo l’Italia uno dei Paesi con il più alto tasso di spreco idrico e una delle più alte impronte idriche d’Europa.
Ma buona parte di quest’acqua potrebbe essere risparmiata con piccoli accorgimenti. Ad esempio, chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti può far risparmiare fino a 19.000 litri d’acqua all’anno.
8. Il bagno è il punto della casa dove si spreca più acqua
Come abbiamo visto precedentemente in un nostro articolo, ogni scarico del WC utilizza tra 6 e 12 litri d’acqua potabile. Se installi uno sciacquone a doppio tasto, puoi risparmiare fino a 26.000 litri d’acqua all’anno. Anche la doccia fa la differenza: riducendola di 2 minuti si risparmiano fino a 20 litri d’acqua per ogni utilizzo.
9. Cosa mangiamo influisce sul consumo d’acqua
Ogni anno, la produzione di alimenti di origine animale richiede una quantità d’acqua immensa, gran parte della quale viene utilizzata per coltivare i mangimi. In particolare, il 98% dell’acqua impiegata negli allevamenti serve a produrre foraggi e cereali, mentre solo l’1,1% viene effettivamente bevuto dagli animali. Secondo un’analisi di Statista, per produrre 1 kg di carne bovina servono in media 15.415 litri d’acqua, mentre per la frutta e la verdura ne bastano rispettivamente 962 e 322 litri.
10. Scongelare il cibo senza sprecare acqua
Molte persone scongelano gli alimenti lasciandoli sotto l’acqua corrente, un’abitudine che può sprecare fino a 6 litri d’acqua al minuto. Un metodo più sostenibile? Lasciare il cibo a temperatura ambiente o metterlo in frigo la sera prima: il risultato è lo stesso, ma senza sprechi.
Ormai è chiaro, l’acqua non è infinita. La crisi idrica globale, l’inquinamento e i cambiamenti climatici stanno rendendo questa risorsa sempre più preziosa e a rischio.
La buona notizia? Ognuno di noi può fare la sua parte. Basta iniziare con piccoli gesti: chiudere il rubinetto, ridurre gli sprechi in casa, scegliere con consapevolezza cosa acquistiamo e consumiamo.
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