10 idee per ridurre il consumo di acqua

Nel mese della Giornata Mondiale dell'acqua, l'Italia si avvicina al secondo anno di siccità. I nostri consigli per ridurre da subito la tua impronta idrica

Il 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua. Per l’Italia, questa giornata mondiale dell’acqua ha un significato particolare: arriva nel secondo anno consecutivo a forte rischio siccità, sarebbe il sesto anno di siccità in vent’anni, è uno degli effetti più chiari della crisi climatica nel nostro paese. Consumare acqua in modo più responsabile e sostenibile è una responsabilità di tutti, individuale, collettiva e politica. Tutti dobbiamo prendere parte alla transizione idrica, e possiamo farlo da oggi: possiamo risparmiare migliaia di litri di acqua all’anno, dal rubinetto, alla tavola, persino nell’armadio, perché l’acqua è dappertutto.

La situazione del nostro paese è difficile. Le perdite idriche non fanno che aumentare, ormai sono il 42 per cento della risorsa. Ogni dieci litri d’acqua presenti sul nostro territorio, quattro finiscono sprecati. E l’Italia è il secondo paese dell’Unione Europea per consumo idrico pro capite. Per ogni singola persona italiana vengono prelevati dalla rete 153 metri cubi all’anno: peggio di noi soltanto la Grecia, la media degli stati membri dell’Unione Europea è tra 45 e 90 metri cubi. Sono livelli che dovrebbero rappresentare il nostro obiettivo: dimezzare il consumo di acqua. Possiamo farlo senza intaccare troppo le nostre abitudini.

Qui ti diamo un elenco di buone pratiche idriche, che puoi applicare da subito per celebrare la Giornata mondiale dell’acqua e onorare la risorsa più vitale e fragile che ci sia.

1. Il gesto più semplice, chiudi quel rubinetto

Partiamo dai rubinetti, è un inizio banale, ma da qualche parte si deve pur pur partire ed è comunque utile ricordarlo: chiuderli mentre ci si lava i denti permette risparmiare 6 litri d’acqua ogni minuto. Sono 54 litri di acqua al giorno. Sono 19mila litri di acqua all’anno. E tutto con un gesto così semplice. Significa che c’è un enorme potenziale nelle nostre scelte. Vale anche per la doccia, ogni minuto risparmiato sono fino a 10 litri d’acqua conservati.

2. Salva il mondo dal water

Va bene, forse non salverai esattamente il mondo, ma usando in modo ragionevole l’acqua del water (che, ricordiamolo, in Italia è acqua potabile) e installando un modello con un getto regolabile a seconda delle esigenze, puoi risparmiare fino a 26mila litri di acqua ogni anno.

3. Acqua senza calcare per il ferro da stiro

Questo è un piccolo trucco, ma sapevi che nel ferro da stiro non solo puoi usare l’acqua del deumidificatore o del condizionatore ma che quell’acqua farà anche durare più a lungo la vita del ferro da stiro stesso, essendo senza calcare? È un piccolo esempio di economia circolare domestica dell’acqua.

4. Aggiorna i tuoi elettrodomestici

Se hai un modello vecchio di lavatrice o di lavastoviglie, inizia a valutare di cambiarlo. Non solo risparmierai energia elettrica in bolletta (e comunque non è poco), ma potrai anche usare molta meno acqua, dal momento che i modelli più efficienti in vendita sul mercato oggi di fatto ne dimezzano i consumi idrici a parità di prestazioni (e permettono di regolarli in base al carico).

5. La legge del pieno carico

In ogni caso, non avere mai fretta di lanciare un lavaggio piatti o un bucato, magari c’è spazio per un altro vassoio, un altro bicchiere, un’altra maglietta. Con questo piccolo accorgimento, potresti ridurre la tua impronta idrica di 8200 litri ogni anno.

6. Scongelare con saggezza

È un vecchio trucco, uno di quelli di solito trasmessi dalle nonne: non c’è bisogno di scongelare gli alimenti sotto l’acqua corrente (sempre perché il flusso è di 6 litri al minuto), puoi raggiungere lo stesso risultato pianificando con (poco) più anticipo l’operazione e lasciandoli all’aria o in una tinozza. Cibo scongelato, acqua risparmiata.

7. Una dieta senza carne

Gli accorgimenti di piccola scala come chiudere il rubinetto o cambiare il water o la lavatrice sono importanti, ma se davvero hai voglia di fare la differenza sul tuo consumo idrico devi iniziare a guardare cosa c’è nel tuo frigorifero e nel tuo piatto. In ecologia non c’è un cambiamento di maggior impatto di un cambiamento nella tua dieta. Una scelta vegetariana, per esempio, consuma il 55 per cento di acqua in meno di una dieta onnivora. Un chilo di verdura richiede 336 litri di acqua, uno di legumi 4615 litri, uno di carne di maiale 6299 litri e uno di carne di manzo 15mila. A te le proporzioni: tra un pasto vegetale e uno carnivoro ballano 2mila litri di acqua. (A proposito: cerchi ricette vegane gustose? Forse dovresti seguire Cachondo Vegano su Instagram, qui la nostra intervista).

8. L’acqua nell’armadio

Secondo il report Global Fashion Agenda l’industria tessile globale consuma ogni anno 79 miliardi di metri cubi di acqua. Su cento litri di acqua che ci sono sulla Terra, quattro vengono usati per fare vestiti, scarpe, t-shirt. Quindi ridurre i consumi in fatto di vestiario, riusare il più possibile, fare shopping in modo più sobrio, è (anche) una misura che contrasta il consumo e lo spreco di acqua.

9. Non tutti i tessuti sono uguali

Come per il cibo, anche per i tessuti non tutte le scelte sono uguali. Il cotone biologico, per esempio, è basato su un principio di rotazione delle colture, è coltivato in terre più fertili e quindi ha bisogno di un uso meno intensivo di acqua. Ricordati di questo dettaglio, la prossima volta che fai shopping.

10. Consumo consapevole

Per concludere, ricorda che l’acqua è dappertutto, e quindi che ogni consumo è (anche) un consumo di acqua. Vivere in modo più sobrio, applicando i concetti di riuso e di economia circolare, riduce automaticamente la tua impronta idrica. Se poi hai la curiosità di calcolarla, puoi farlo qui o qui (nessun sistema è perfetto, quindi usarne più di uno ti aiuta ad avere una stima più accurata).

Hai già ridotto il tuo consumo di acqua? Da cosa sei partito?

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