Tra gli incentivi statali e quelli della grande distribuzione, chi acquista un nuovo apparecchio restituendo il vecchio spende meno. Ecco come
Frigorifero, forno, phon, aspirapolvere ma anche pc, tablet, smartphone: vecchi elettrodomestici e rifiuti elettronici, grandi o piccoli che siano, possono farci risparmiare sull’acquisto dei nuovi. Prima di liberarsene, quindi, conviene dare un’occhiata alle offerte stagionali della grande distribuzione, agli incentivi statali e ai programmi di riciclo dei produttori. E se proprio non troviamo nulla che fa al caso nostro, ecco le iniziative da tenere d’occhio per rottamare gratis dispositivi ed elettrodomestici, funzionanti e non, in cambio di sconti.
Gli incentivi statali. Chi vuole acquistare frigorifero, forno, lavatrice o mobili può avvalersi degli incentivi statali. Il bonus mobili ed elettrodomestici prevede una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’acquisto va effettuato entro il 31 dicembre 2016. La detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Il limite dei 10.000 euro riguarda la singola unità immobiliare comprensiva delle pertinenze o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.
Gli incentivi della grande distribuzione. Periodicamente le catene della grande distribuzione offrono sconti in cambio di vecchi elettrodomestici – soprattutto cellulari, tablet e computer (fissi o portatili) – anche non funzionanti. Euronics, per esempio, offre ciclicamente il programma Rottama Tutto: basta presentarsi nei punti vendita convenzionati (l’elenco è disponibile sul sito ufficiale) e scegliere un articolo: il valore dell’elettrodomestico usato sarà sottratto dall’importo da pagare. Anche Unieuro offre la possibilità di acquistare a prezzi scontati nuovi elettrodomestici rottamando i vecchi. L’articolo viene accettato, ma non valutato: indipendentemente dal suo valore o dal fatto che sia funzionante o meno, si ottiene lo sconto riportato sul volantino. Si può scegliere un prodotto della stessa categoria di quello che si è lasciato (per fare un esempio delle cifre, l’ultima promozione, di qualche mese fa, garantiva uno sconto di 350 euro per l’acquisto di un nuovo pc in cambio del proprio vecchio apparecchio, anche non funzionante). Di tanto in tanto rottama i vecchi elettrodomestici anche la catena Expert.
I programmi di riciclo di Apple e Samsung. Apple ha da poco lanciato Apple Renew, programma di riciclo dei dispositivi vecchi o non funzionanti che promette di riutilizzare ogni parte del prodotto non più in uso. Gli utenti che decidono di aderire all’iniziativa ed effettuano la procedura online vengono reindirizzati alla pagina dei ringraziamenti, dalla quale si possono scaricare sfondi per smartphone a tema “green”. Diverso è il discorso per chi decide di fare una permuta: portando all’Apple Store il vecchio iPhone o un altro device che rientri comunque nei requisiti stabiliti dall’azienda si potrà decidere di riciclarlo e di ottenerne un altro. In questo caso il cliente avrà allora diritto a uno sconto sull’acquisto di un dispositivo oppure riceverà una carta regalo da spendere in negozio. Gli sconti vanno dai 75 euro per un iPhone 4s ai 300 per iPhone6s plus: gli importi, comunque, sono confermati dall’azienda dopo aver accertato lo stato del prodotto. Samsung Value è il programma di Samsung che permette di trasformare il vecchio smartphone in un Galaxy S7.
“Uno contro uno” e “uno contro zero”. A volte il problema non è tanto acquistare un nuovo apparecchio, ma liberarsi del vecchio, specie se ingombrante. In questo senso è molto utile il regolamento definitivo che disciplina il ritiro gratuito di apparecchiature elettriche ed elettroniche di piccole dimensioni firmato dal ministero dell’Ambiente a fine marzo. Con questo provvedimento, in pratica, al ritiro “uno contro uno”” si aggiunge la formula “uno contro zero”: a differenza di quanto accadeva in passato, cioè, lo smaltimento non è più strettamente connesso all’acquisto di un nuovo apparecchio, con l’entrata in vigore del regolamento ci si può disfare del piccolo elettrodomestico (le cui dimensioni non devono superare i 25 cm) direttamente presso un esercizio commerciale. A ritirare e smaltire il vecchio elettrodomestico sono i distributori con una superficie di vendita di almeno 400 metri quadrati. Attenzione: se il rifiuto rappresenta un rischio per la salute e la sicurezza del personale o se è privo dei suoi componenti essenziali, il ritiro può essere rifiutato. Nel caso, invece, di elettrodomestici più grandi si può usufruire del ritiro “uno contro uno”. In base a quanto previsto dalla normativa, cioè, i rivenditori di elettrodomestici devono assicurare il ritiro gratuito dell’apparecchiatura da buttare al momento dell’acquisto di un elettrodomestico “equivalente”. In altre parole: comprando una nuova lavatrice, il rivenditore è tenuto a ritirare quella vecchia senza costi aggiuntivi.
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